“E’ proibito dare consigli quando la gente non li chiede.”
(Eduardo de Filippo, regista, attore e poeta italiano)
“Tutti gli uomini sanno dare consigli e conforto al dolore che non provano.”
(William Shakespeare)
“I consigli che seguiamo più volentieri sono quelli che noi stessi ci saremmo dati.”
(Roberto Gervaso, aforista e giornalista italiano)
“Per imparare il cinese o il giapponese vi consiglio di frequentare la facoltà di architettura.”
(Carl William Brown, aforista)
ATTUALIZZANDO… SCALFARI VS. RENZI
Incredibile dictu, si può andare d’accordo – una volta! – anche con Eugenio Scalfari? Evviva, evviva: sinceramente non lo credevo umanamente possibile. Ma ho dovuto ricredermi: leggendo l’omelia domenicale del fondatore de “La Repubblica” e successivamente ascoltando le sue analoghe riflessioni nel programma di Giovanni Floris, “Di martedì”. Scalfarone nostro ha detto, papale papale, che Matteo Renzi farebbe bene a rivolgersi a un neurologo!
SONO D’ACCORDO E MI RALLEGRO
I consigli non richiesti non sono mai graditi. E Renzi non gradirà. Debbo dire che questa volta non solo sono d’accordo, ma in cuor mio mi sono rallegrato con l’ex vate dell’ex giornalone (diretto per vent’anni dal mitico Eugenio e per altri venti da Ezio Mauro e oggi temerariamente affidato al giovane e pretenzioso Mario Calabresi).
SCALFARI DICE CIÒ CHE PENSO
E perché mi sono rallegrato? Semplice… Scalfari ha scritto ciò che penso, e tuttavia non potrei scrivere, senza beccarmi una querela. Un neurologo addirittura per capire e curare la condotta politica a zig zag di Renzi, i suoi sbandamento, le sue contraddizioni. Querele in arrivò?
SALOTTI RADICAL CHIC, SINISTRA SOLO DI NOME
È un timore che Scalfari non nutre, sia per questioni di età, sia perché l’ex vate dell’ex giornalone è tuttora rispettatissimo, temuto e/o osannato nei salotti radical chic, nonché da lor signori, che proclamano di essere “de sinistra”, ma di sinistra non dicono né mai fanno nulla. Neanche immaginate quale sottile piacere mi abbia procurato ‘sto cazzottone, inaspettato, che il Bullo si é beccato in faccia: due volte in due giorni, e forse non è finita.
MATTEO MOLESTA E LUSINGA SCALFARI, COME SCALFARI FA CON FRANCESCO
Matteo molesta e lusinga Scalfari con tante telefonate, almeno quante quelle con cui Scalfari molesta e lusinga Papa Francesco. Una analogia imbarazzante. Tutti e due, Matteo ed Eugenio, in apparenza mostrano di essere pappa e ciccia con i loro interlocutori al telefono; e se ne vantano.
ECCESSI AMBIGUI E PERICOLOSI
Renzi però non ha capito che Scalfari, per accordare un consenso stabile, pretenderebbe (come d’abitudine, così ha sempre fatto con chiunque) che Renzi seguisse come un soldatino i suoi consigli alla lettera. Il che non é successo, di qui lo sbotto: vai da un neurologo! Similmente Scalfari abusa vistosamente della pazienza bonaria del pontefice; scrivendone, osannandolo, interpellandolo ogni due per tre e interpretandone, disinvoltamente, la dottrina e Le intenzioni.
UN DESIDERIO RECONDITO…
Consentitemi dunque, una tantum, uno spudorato ottimismo. Dopo lo sberlone di Scalfari all’ex premier arriverà anche, prima o poi, un cazzotto di Francesco all’ex vate del giornalismo?