“I talk show sono fintamente democratici. Sono la distruzione del confronto delle idee. La natura del talk è una natura di superficialità.” (Giovanni Minoli giornalista e conduttore televisivo italiano)
“Christof: Truman, parla ti ascolto. – Truman: Chi sei tu? – Christof: Sono il creatore di uno show televisivo che dà speranza, gioia ed esalta milioni di persone. – Truman: E io chi sono? – Christof: Tu sei la star! – Truman: Non c’era niente di vero… “(The Truman Show)
“Il mondo vero certo è diventato una favola, anzi [… ] è diventato un reality, ma l’esito è stato il populismo mediatico, un sistema nel quale (purché se ne abbia il potere) si può pretendere di far credere qualsiasi cosa. Nei telegiornali e nei talk show si è assistito al regno del “Non ci sono fatti, solo interpretazioni”, che – con quello che purtroppo è un fatto non una interpretazione – ha mostrato il suo significato autentico: “La ragione del più forte è sempre la migliore” (Maurizio Ferraris, filosofo e accademico italiano)
ATTUALIZZANDO… MOLTO RUMORE SENZA IDEE
Il chiasso dei talk show politici non si fermerà neanche per un attimo, fino all’ultimo giorno della campagna elettorale. Vado oltre: penso che quest’anno sarà disinvoltamente violato il divieto di esternazioni nel giorno della vigilia, cioè il 3 marzo.Il pessimismo è semplice da spiegare, almeno questa volta. Le elezioni potrebbero dare una svolta: dunque, comprensibilmente, tutti i partiti hanno un disperato bisogno di affermarsi. Ma non ci sono idee. Quasi tutti gli uomini politici,di conseguenza, urlano, strillano, inveiscono.
IN CONFRONTO CON LA POLITICA CHE FU…
È un brutto spettacolo, soprattutto per chi, ricorda lo stile dei personaggi carismatici di una volta, Giulio Andreotti e Aldo Moro, Enrico Berlinguer e Bettino Craxi… Giganti. E ora? C’è un proverbio napoletano che dice: ” E unu ventre, ma no e una mente”, cioè le radici sono le stesse, ma la mente è ben diversa.
AL CAN CAN PARTECIPANO CERTI CONDUTTORI…
Inoltre, il can can è favorito da quasi tutti quei moderatori, che non hanno altre risorse, oltre al chiasso, per dare un’identità ai loro programmi. C’è addirittura un talk in cui il pubblico, con evidenza, ha l’ordine di applaudire fragorosamente, qualsiasi cosa venga detta. Il risultato è comico, ma i politici sono contenti. Sanno bene che, al di fuori di quella scena, e cioè nelle piazze e nella vita di ogni giorno, non ci sarebbero finti consensi, ma pesanti insulti.
PULCINELLA! UN ALTRO FANTASTICO PROVERBIO NAPOLETANO
Che gli importa? Ricordo ancora i proverbi napoletani (che adoro). “Pulicenella ‘e sische ‘e ttene ‘p’applause” (i fischi, li considera applausi). Oppure: “e sputazze pe’ argiento” (gli sputi per argento). Ma il 4 marzo, per i nostri molti Pulcinella politici, dalle urne non uscirà argento.