“Il ritmo del week end, con la sua nascita, i suoi piaceri programmati, e la sua fine annunciata, sembra seguire il ritmo della vita ed esserne un sostituto.” (Francis Scott Fitzgerald).
 

ATTUALIZZANDO… A PROPOSITO DEL NOSTRO WEEK END

Confesso che oggi avevo voglia di fare flanella, o sega, come si diceva quando ci si imboscava a scuola (ah, quei magnifici cinematografi aperti al mattino…). Poi il senso del dovere mi ha spinto ad aprire il mio diario: fatto sta che il giorno di vigilia del week end è il più insidioso e ambiguo. Di solito mi astengo il venerdì e il sabato, nelle settimane di accidia o depressione la tentazione di farla franca anche il giovedì esiste – non nego. Ma il problema è settembre, o almeno la sua prima quindicina: sono appena finite le vacanze, quali consigli o riflessioni si possono dare per il week end. Ho chiesto una ricerchina di aforismi, il più acuto, a mio giudizio, è quello di Scott Fitzgerald pubblicato qui sopra. Ma eccone altri:
*** “Preferisco la cremazione alla sepoltura, e tutte e due a un week end in famiglia.” (Woody Allen)
*** “Il solo motivo per cui chiediamo ad altre persone com’è andato il loro fine settimana è perché così gli possiamo raccontare il nostro.” (Chuck Palahniuk, Invisible Monsters, 1999)
*** “A tenergli compagnia nell’ultimo viaggio, non poteva mancare l’affezionata compagna di tanti week end: la sua personalissima “Nuvola da impiegato”!” (Paolo Villaggio, in Fantozzi in paradiso, 1993)
*** “Lo scopo del lavoro è quello di guadagnarsi il tempo libero.” (Aristotele)
***  “Dobbiamo usare il tempo come uno strumento, non come una poltrona.” (J.F. Kennedy)
*** “Aspettiamo il week end per vivere, riposare, sorridere e sperare. Poi il week end arriva e non sappiamo come usarlo, ed aspettiamo il lunedì per lamentarci ancora. Aspettare il week end è solo una scusa per aspettare a vivere.” (Stephen Littleword)
*** “Sam: “Che fa sabato sera?” – Ragazza al museo: “Occupata, devo suicidarmi.”  – Sam: “Allora facciamo venerdì sera?”. (Woody Allen, in Provaci ancora, Sam)
*** “Il mal di denti tende a cominciare di venerdì sera.” (Arthur Bloch, Legge di Johnson e Laird, in La legge di Murphy, 1977)
*** “Pazzo davvero chi fida nell’avvenire: chi ride di venerdì, piange la domenica.” (Jean Racine, I litiganti, 1677)
*** “Il segreto del mio lungo matrimonio? Andiamo al ristorante due volte a settimana. Ceniamo a lume di candela, musica romantica e qualche passo di danza… Lei ci va il martedì e io il venerdì.” (Henny Youngman)
E già che ci siamo, per attiguità e assonanza beccatevi anche questi:
*** “La bellezza, dopo tre giorni (di week end, ndr) è tanto noiosa come la virtù.” (George Bernard Shaw)
*** “Il tempo che ti piace buttare, non è buttato.” (John Lennon)
*** “Decise di cambiar vita, di approfittare delle ore del mattino. Si levò alle sei, fece la doccia, si rase, si vestì, gustò la colazione, fumò un paio di sigarette, si mise al tavolo di lavoro e si svegliò a mezzogiorno.” (Ennio Flaiano)
*** “I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.” (Ennio Flaiano)
*** “Lascia dormire il futuro come merita. Se si sveglia prima del tempo, si ottiene un presente assonnato.” (Franz Kafka)
*** “La vita non è altro che un brutto quarto d’ora, composto da momenti squisiti.” (Oscar Wilde)

 

GLI AFORISMI DI CESARETTO… MALEDETTI ANGLICISMI

Ma perchè dobbiamo parlare in inglese o americano anche per il tempo libero? “Coffee break”! Non sarebbe più semplice “Pausa caffè”? E anche “Week end”! Non sarebbe più semplice “Fine settimana”?

 
 
 
 
CON (IN)SINCERE SCUSE…

Vi chiedo, amici miei cari e carissime amiche, di perdonarmi. Con una ricerca affidata ad altri e il mio piccolo contributo nazionalista, oggi ho trovato il modo di far sega, come una volta a scuola. Auguri e baci da Cesaretto.

 

 

 
*** Se avete piacere di scrivermi (io il piacere ce l’ho sempre), indirizzate per favore a cesare@lamescolanza.com. Qui o privatamente, rispondo a tutti.

 

11.09.14