OGGI VI DICO CHE… TERZISTA CORRIERISTA VITTIMISTA?

“All’alba di Renzi corrisponde il tramonto del terzismo di cui de Bortoli è stato uno dei principali interpreti in questo Paese, buy prima da braccio destro di Paolo Mieli, doctor un’era geologica fa, click poi nel corso delle due (molto differenti) direzioni del Corriere. Ed è stata la suggestione terzista, cioè l’ultima coda di un fenomeno che già moriva, a spingere infatti de Bortoli verso Mario Monti e poi verso Enrico Letta. Ed è la morte del terzismo, cancellato per sempre da un  progetto politico egemone e spiazzante a sinistra, a rendere oggi inconsolabile l’ormai quasi ex direttore del Corriere. Argomenti di opposizione allo stile Renzi tutti leciti, legittimi, persino interessanti. Purché non passi da vittima.” (Il Foglio, 25 settembre, 2014).

ATTUALIZZANDO… L’EDITORIALE DI DE BORTOLI TIENE BANCO

ferruccio de bortoli

Non si parla d’altro! E, come prevedevo ieri, giornalisti e politici si chiedono perché Ferruccio, direttore del Corriere, abbia deciso di scrivere un editoriale pesantissimo verso il premier Renzi e il suo governo. Come sanno quelli che mi seguono, io adoro Ferrara e la sua creatura, il Foglio: un’adorazione che potrebbe sembrare addirittura religiosa o pederastica (del resto, com’è noto, i due filoni sono spesso coincidenti). Ma, per una volta, dissento. Non so se l’editoriale senza firma sia stato scritto da Giuliano o da qualcun altro, su suo mandato. Non sono d’accordo quasi su nulla. Non mi imbarco sul terzismo, porterebbe lontano e provocherebbe confusione. Certo questo Paese è inguaribilmente doroteo, come si vede a occhio nudo in questi giorni. Ma andiamo su altri aspetti… Intanto, de Bortoli non è “l’ormai quasi ex direttore”: la fine del suo mandato è stata annunciata per la prossima primavera, mancano molti mesi e in questi mesi, se si stima almeno un po’ l’abilissima scaltrezza di Ferruccio, possono succedere molte cose. Poi, Ferruccio non è “vittima”: è protagonista, anche adesso. Ho scritto ieri, e confermo, che questo straordinario personaggio, che ebbi la fortuna di assumere e valutare come mio allievo, è di un ingegno speciale, un capolavoro della scienza e della tecnica e delle illimitabili qualità umane – lo volete capire, sì o no? Il prodigio di Ferruccio è proprio questo: riesce sempre a mantenersi nell’ambito della correttezza e dei suoi diritti, professionali legali ed etici, e contemporaneamente non fa MAI – scrivo in maiuscolo, come merita questa unicità, MAI E POI MAI qualcosa che possa urtare i suoi interessi, qualcosa che non corrisponda a una strategia – che gli assicuri qualche beneficio. Ferruccio mio, non è una critica, è una lode, una constatazione, un riconoscimento: tu non sei terzista, sei debortolista!

ALTRE REAZIONI AL BOTTO DI VIA SOLFERINO

sergio marchionne

In primo luogo, Sergio Marchionne, azionista di maggioranza del prestigioso quotidiano, ha sprezzantemente commentato di non aver l’abitudine di leggere gli editoriali del Corriere. Qualche cosa significherà! L’articolo di de Bortoli ha provocato l’attenzione, in qualche caso morbosa, dei mass media. Anche il Fatto si occupa dell’exploit di Ferruccio de Bortoli. Come altri, anche Stefano Feltri pensa che i retroscena siano molto complessi. Ad esempio, potrebbe trattarsi di una manovra a favore di Mario Draghi, governatore della Bce, candidato a sostituire Giorgio Napolitano al Quirinale. Sullo sfondo ci sono le elezioni, i probabili casini interni al Pd, i tormenti e gli assestamenti in casa Berlusconi… Tutto sembra aperto, insomma. E secondo il giovane Feltri, de Bortoli potrebbe in realtà candidarsi a “portabandiera di una schieramento alternativo al Pd renziano. I salotti non hanno più un loro uomo, visto che l’ambizioso Corrado Passera convince poco.” Per conto mio, mi permetto di opinare, conoscendo sia de Bortoli, sia Passera, che Ferruccio non sarà interessato a progetti politici e, al contrario, che Corrado ha risorse e opportunità di buon rilievo. Daniele Manca, vicedirettore del Corriere, stamattina a “L’aria che tira” ha difeso de Bortoli, dicendo che la politica preferisce pensare che ci sia dietrologia in ogni evento e non accetta che un giornalista possa scrivere quello che pensa realmente. E dunque per oggi concludo: certamente de Bortoli ha espresso ed esprime anche in questa occasione, sempre, ciò che pensa. Ma ciò che pensa, ripeto all’infinito, e ciò che scrive, si inquadrano perfettamente nel disegno di un progetto strategico. Quale sia, probabilmente è presto per dirlo. Ma non è frettoloso pensare, come ho detto, che possa succedere qualsiasi cosa nei mesi in cui de Bortoli manterrà la sua poltronissima in via Solferino.

GLI AFORISMI DI CESARETTO… LA GATTA, SE FRETTOLOSA…

gatta

…Non sempre fa i gattini ciechi. Il mio semplice divertimento è quello di contestare e valutare la saggezza dei proverbi. Non so, per la verità, cosa succeda alle gattine impazienti, ma per la razza umana non è così: il mondo è pieno di neonati lasciati nei bidoni della spazzatura, nei gabinetti dei ristoranti e davanti alle chiese – e poi cresciuti, se qualcuno li ha salvati, in perfette condizioni fisiche e di salute. Se mai, sono i politici frettolosi a produrre leggi di assoluta o disarmante cecità. Ogni riferimento alla presunta, e in molti casi purtroppo anche vera, frettolosità e impazienza di Renzi, è puramente voluto.

SANTORO STASERA A LA7, TRA POCHI GIORNI IL MIO DECODER

michele santoro

Stasera considero imperdibile il ritorno di Michele Santoro a La7 con il suo sempre interessante programma, vi consiglio di seguirlo, fosse anche solo per un segmento. Il mio interesse nasce dalla curiosità se “Servizio pubblico” riuscirà a resistere all’emorragia di ascolti, che colpisce in questo inizio di stagione gli show politici. E poi, seconda ma forse prima motivazione per quel che mi riguarda, tra pochi lanceremo “Il Decoder”, un blog su ciò che avviene in tv, 24 ore su 24, con interventi liberi per tutti i protagonisti: non certo quelli che si vedono nel piccolo schermo, ma i telespettatori. A presto.

 

cesare@lamescolanza.com

25.09.14