OGGI VI DICO CHE… SANSA SULLA TRAGEDIA DELLA SARDEGNA

“In 24 ore è caduta la pioggia di 6 mesi” dice il capo della Protezione Civile, Gabrielli, identica frase si sentì dopo l’alluvione a Genova e alle Cinque Terre. Magari è un modulo prestampato. Gabrielli dovrebbe aggiungere: in 20 anni in Sardegna si è costruito più che in dieci secoli. Ma anche: in un anno inquiniamo più che in due millenni. La pioggia. Il cielo. Il destino. L’alibi perfetto per non trovare le vere colpe.” (Ferruccio Sansa, Il Fatto Quotidiano, 20 novembre 2013). 

ATTUALIZZANDO… IL SARCASMO DI MAZZULLO.

La dice lunga anche questo sms ricevuto da Domenico Mazzullo, insigne psichiatra: “Amico mio, gli alluvionati della Sardegna saranno contenti delle preghiere del Papa e della solidarietà di Napolitano.” Ferruccio Sansa è figlio di Adriano, magistrato, poeta, ex sindaco di Genova. Avevo un eccellente rapporto con Sansa senior negli anno Settanta, quando guidavo il Secolo XIX: con Almerighi e Brusco componeva un terzetto che definii “i pretori di assalto”‘ perché non avevano paura di niente e di nessuno, erano antesignani del team di Mani Pulite. Leggendo Ferruccio si ha conferma della verità di un proverbio, “buon sangue non mente”… Evviva! Mazzullo é un amico grande, un anno fa gli confidai il mio stato depresso di fronte al non senso della vita. Da allora, ogni mattina all’alba mi manda (domeniche e festività comprese) un sms di incoraggiamento – quasi sempre ispirati dai valori mazziniani e risorgimentali che Domenico antepone a tutto. La strana terapia funziona, grazie all’efficacia del suo sarcasmo. La tragedia in Sardegna è un perfetto non senso. Di fronte a immani catastrofi, ieri Lampedusa e oggi la Sardegna e domani chissà, solo parole e lacrime d’obbligo. Niente o troppo poco si fa per intervenire, aiutare e prevenire.

ECCO PERCHE’ PAPA FRANCESCO “DESTINATARIO SCONOSCIUTO”

Un divertissement che rischiava di diventare un tormentone. Ho segnalato ai lettori di 5 della sera questo curioso episodio: ho scritto a Papa Francesco e la mia lettera, indirizzata a Santa Marta, è tornata indietro con questa dicitura, destinatario sconosciuto. Ho chiesto spiegazioni alle Poste. Ecco la riposta da parte della Direzione preposta, a firma di Simona Giorgetti. Risponderò presto e chiedo scusa, ma anche Sarmi mi ha fatto aspettare qualche giorno… “Caro Cesare, Non posso che scusarmi per l’accaduto, frutto sicuramente di una svista. Per una serie di coincidenze, il caso ha voluto (o forse è meglio dire che il Diavolo ci ha messo la coda …) che la tua lettera rivolta al Santo Padre fosse indirizzata alla chiesa di Santa Marta al Collegio Romano (da tempo chiusa e destinata ora a sala convegni), anziché alla Domus Sanctae Marthae, che ospita Papa Francesco in Vaticano. Purtroppo, l’edificio della ex chiesa non ha servizio di portierato, né buca delle lettere e nemmeno citofoni. Così è stato impossibile consegnare la lettera o reindirizzarla in modo corretto alla Città del Vaticano, con il cap 00120. La lettera ha fatto così il percorso inverso, tornando al mittente con una motivazione assolutamente singolare. Ora, però, ricostruite le cause e ribadite le mie scuse, faccio appello alla tua proverbiale indulgenza di spirito e al tuo sense of humor per chiederti di perdonare con animo cristiano una disattenzione sì, paradossale, ma sicuramente in buona fede e figlia di una corretta interpretazione del proprio lavoro.

Con stima, Simona Giorgetti”

LA CANCELLIERI, UN GIUDIZIO DIFFICILE.

Al momento in cui scrivo non so come si concluderà il complicato caso della ministra di giustizia, Annamaria Cancellieri. Sembra che non si dimetta. Non è indagata. Il PD ha ritirato, per ragion di stato e di governo, ovvero di bosco e di riviera, i documenti e le opinioni con cui Renzi e Civati, affettuosamente consigliavano alla ministra di fare un passo indietro. Chiederò alle migliaia di aderenti al mio movimento di opinione “Socrate 2000” per il ritorno al merito, che cosa pensino. La questione è delicata, complessa. Per quel che diffusamente si sa, Cancellieri è stata per una vita una ineccepibile servitrice dello Stato. Poi c’é stata questa scivolata degli interventi a sostegno della famiglia Ligresti, per la concessione degli arresti domiciliari alla figlia di Salvatore, Giulia, detenuta in carcere e malata. Sullo sfondo, la crisi di governo da scongiurare. Che ne pensate, qual è il vostro giudizio?

 

20-11-2013

 

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