“Quant’è bella giovinezza, / che si fugge tuttavia! / Chi vuol essere lieto sia / di doman non c’è certezza” (“Trionfo di Bacco e Arianna, Canti Carnascialeschi”, Lorenzo de’ Medici)
ATTUALIZZANDO… E C’E’ ANCHE IL DESIDERIO DI ROTTAMARE
I versi di Lorenzo de’ Medici sono bellissimi, ma non persuasivi, per me. In primo luogo, c’è una induzione a vivere la giovinezza in modo carnascialesco, estremamente godurioso e ludico. Poi: la filosofia dello splendido signore del Quattrocento, in fondo, ricalca riflessioni sulla vita già note, a cominciare dal “carpe diem” e da infinite variazioni (perfino io, su posizioni analoghe, ho intitolato “L’attimo fuggente” una rivista che in questi giorni compie dieci anni). E poi ancora: il problema del domani non è solo quello della possibile morte, o il timore di calamità e sventure; il vero problema è come riusciamo a gestire il tempo che passa, come lo impieghiamo, a cosa lo dedichiamo e, forse soprattutto, come si rapporta con noi il mondo, intendendo per il mondo i nostri governanti, gli uomini che hanno il potere di influire sulla nostra vita, di regolarla, condizionarla, limitarla, eccetera. Oggi, ad esempio, al comando c’è un uomo solo, Renzi, che ha avuto l’idea di rottamare le persone di una certa età e da troppo tempo (sempre a giudizio di Renzi, naturalmente) insediate in posizioni di potere.
Non voglio qui accendere una meditazione sulla determinazione di Renzi ad abbattere gli anziani, con qualche singolare e poco trasparente diversità di valutazione, ovviamente. Mi limito a dire che se ci fosse stato un Renzi all’epoca dell’insigne Lorenzo, forse anche i giovani (chi non si considera sempre giovane, sempre verde?) avrebbero avuto qualche preoccupazioni in più, sul loro futuro, e avrebbero cercato di godersi le letizie della vita con maggior avidità, insicuri sul domani.
UNA CONFIDENZA PERSONALE / NELLA MIA VECCHIAIA…
…rimpiango di non essere stato più riflessivo sul tempo che passava, inesorabilmente, e di essermi disperso in godimenti carnascialeschi, anche quando non ce n’erano i presupposti. Quegli impulsi a voler essere “lieti”, non nascevano certo dalla lettura di Lorenzo de’ Medici (i versi mi piacevano, comunque, moltissimo), ma da una energia animalesca che, istintivamente, mi spingeva a cercare “letizia”, e a inseguirla dovunque ce ne fossero le tracce. Perché? Ancor oggi non so trovare una risposta convincente, per me e per tutti coloro che hanno vissuto la loro giovinezza. Oggi, però, so che mi sarebbe piaciuto riflettere di più, e agire di meno: più precisamente, penso che sarebbe stato importante dare maggior spazio alla riflessione. Superfluo aggiungere che la rottamazione “tout court” mi sembra una grande bestialità. Giusto, per noi anziani, fare un passo indietro e lasciare spazio ai giovani meritevoli. Però ci sono anche molti anziani meritevoli, che potrebbero essere utili o utilissimi alla società. E giovani immeritevoli che, assurti immotivatamente a ruoli di potere, a scapito di anziani da rottamare, al bene comune potrebbero risultare assai nocivi.
FINMECCANICA, NOME NUOVO E PROBLEMI VECCHI
Dicono e scrivono che Mauro Moretti vuole cambiare il nome di Finmeccanica, dicono anche che ci sono problemi per la vendita di Ansaldo Breda a Hitachi, non si sa esattamente quali siano. La vendita di Ansaldo Breda all’azienda giapponese era prevista per i primi di ottobre, slitterà invece a una non meglio precisata data, comunque – sembra – entro la fine del 2015.
GIANNI DI GIOVANNI – AGENZIA AGI (ENI) – VA IN AMERICA
Il cda di Agi – Agenzia Giornalistica Italia ha designato amministratore delegato Alessandro Pica e ha confermato presidente Massimo Mondazzi. Pica sostituisce alla guida dell’agenzia Gianni Di Giovanni, che assume la responsabilità dell’ufficio relazioni internazionali Eni a Washington, con il compito di tutelare e promuovere gli interessi Eni negli Usa per i rapporti istituzionali e per quelli con le authority, e fornire alle linee di business interessate elementi utili per valutare le tendenze in atto nell’ambito dei mercati di competenza sotto il profilo industriale, finanziario e commerciale, segnalando opportunità di sviluppo.
Anche questa nomina rientra nel discorsetto che stavo facendo su giovinezza, vecchiaia, frettolose rottamazioni. Dell’avvicendamento al vertice Agi si parlava da tempo, ora penso che la nuova destinazione di Di Giovanni a Washington sia strategicamente rilevante per l’ENI. Ecco come si utilizza una risorsa! Il curriculum chilometrico di Di Giovanni dice tutto: in sintesi, una lunga carriera dalla Stet a Tim, a Wind, girando il mondo (quindici anni in aziende di telecomunicazioni) tra Sud America, Europa dell’Est, India e Cina. Infine, da nove anni, all’Eni. Auguri a lui e ad Alessandro Pica, che lo sostituisce a Roma.
TIZIANA PANELLA NEL POMERIGGIO DE “LA 7”: “TAGATA”, UN NUOVO TALK… SENZA VOX POPULI?
Nell’emittente di Urbano Cairo è annunciato un nuovo talk, a partire da lunedì 26 ottobre, dal curioso nome “Tagata”: alle 14.20. Conduttrice sarà Tiziana Panella, che fino alla scorsa stagione coordinava al mattino “Coffee break”. Due riflessioni… La prima: la signora Panella ha due anime, nella prima ha bravura, cultura, qualità, potrebbe diventare una protagonista del piccolo schermo; nella seconda non sa regolare lo strepito di ospiti chiassosi, al chiasso partecipa sovrapponendosi con la sua voce, desiderosa di esprimere la propria opinione e guardando nel vuoto, chissà, forse per un problema agli occhi, forse perché si considera (e lo è) la più bella del reame, ne “La 7”.
Seconda riflessione. Cairo fa bene a estendere la linea dei talk politici e di attualità al pomeriggio, saldandoli con quelli della mattina e della sera. E’ una “linea”, un’identità. I talk costano poco e rendono molto, rappresentano una finestra sul mondo che, a torto o ragione, oggi è nella stanza dei bottoni in Italia. In pratica, un potentissimo servizio, per l’editore, di relazioni esterne e istituzionali. C’è tuttavia un grosso pericolo, ne ho scritto e ne ho parlato sia con Cairo sia con altri editori e addetti: è assente, non solo a La 7, la vox populi. E viviamo in una stagione in cui mezza Italia non va a votare e detesta profondamente la classe politica e la governante che predicano bene e razzolano male.
Se nei talk manca regolarmente una vox populi, e i conduttori (compresa Tiziana Panella), se la canta e se la suona, cinguettando con i detestatissimi ospiti, il risultato è che mezza Italia, e forse più, finirà col detestare non solo gli ospiti, le solite facce, ma anche conduttori e conduttrici e, infine, l’emittente, i dirigenti, gli editori. Talk avvisato, mezzo salvato (se queste umili riflessioni saranno accettate e condivise).
Per restare in tema: Tiziana Panella non è proprio una ragazzina, ma giovane certo, nel fiore della sua energia. Se vuol esser lieta sia, certo del doman non v’è certezza, ma sarà lei a costruire il suo futuro, cogliendo questa formidabile occasione di visibilità, con la forza di esperienze contraddittorie e di una auspicabile maturità.
DAVIDE / CONTRO OGNI GOLIA NEL MONDO DEL CALCIO (E NON SOLO)
Sabato riprende il campionato di calcio di serie A, dopo la sosta per le partite della Nazionale. In questi giorni, su www.lamescolanza.com/davide abbiamo lanciato un nuovo link, simbolicamente Davide, incentrato sui soprusi che a ogni turno di campionato vengono inflitti alle squadre cosiddette “piccole”, a favore delle cosiddette “grandi”. Il problema, molto grave a mio parere, si risolverebbe facilmente: basterebbe ricorrere alla designazione degli arbitri, per sorteggio totale e non pilotato: gli arbitri (che non sono corrotti, ma umanamente influenzati dal prestigio e dal potere dei club più ricchi (e dal timore di essere considerati “sgraditi”, altra infamia abituale) potrebbero dirigere le partite senza timori né soggezione né complessi di alcun genere.
Il sorteggio totale è stato adottato solo due volte e, guarda caso, lo scudetto è stato vinto dal Verona e dalla Sampdoria. Date un’occhiata a Davide, prego, e contribuite con le vostre opinioni e segnalazioni. Il curatore della rubrica è Donato Moscati, uno dei miei più bravi allievi, fategli gli auguri, per di più oggi è il suo compleanno. Ma non gli ricordo “chi vuol esser lieto, sia” perché il suo domani, con certezza, lo porterà certamente a una carriera importante.
LA FIORENTINA HA RIAPERTO IL CAMPIONATO / DAVIDE SPERA CHE NON CI SIANO FORZATURE
Il campionato è cominciato da neanche due mesi e già si apre un’opportunità: potrebbe essere un torneo finalmente aperto, liberato dal dominio della Juventus, diciamo la verità, un po’ noioso e fastidioso (salvo che per i tifosi bianconeri, naturalmente). E già siamo a una svolta: alla ripresa, Fiorentina e Napoli – le due squadre in apparenza più forti e più in forma – si incontreranno. Se vince la Fiorentina, la viola, già in vantaggio di due punti, prende il volo. Se ci sarà un pareggio, il Napoli dovrà lottare ancora molto per recuperare uno svantaggio pesante. Ma se dovesse vincere il Napoli, il campionato – da aperto che è già – diventerebbe apertissimo: oltre all’Inter e anche al Milan, oltre alla Fiorentina, ci sono la Roma, la Lazio e appunto il Napoli in grado di vincere lo scudetto. E poi l’incognita Juventus: non credo che possa lottare per il primato, ma mai dire mai. E poi, ancora, ci sono le cosiddette “piccole”: il Chievo, castigato già rudemente da arbitraggi infelici, il Torino, il Sassuolo…
Nella nostra rubrica, “Davide”, contro ogni Golia nel mondo del calcio, staremo ben attenti, pronti a denunciare con energia qualsiasi ingiustizia e a dare spazio ai diritti delle squadre di minor potere. Diciamo anche che, nel mondo del calcio, è auspicabile un vigoroso rinnovamento, a favore di nuovi e giovani dirigenti, di realtà innovatrici.
13.10.15