OGGI VI DICO CHE… QUANDO UN AMICO TI TRADISCE

“E’ spiacevole scoprire che un amico è un poco di buono. Ma è assai più doloroso scoprire che quel falso amico ti ha trattato come tutti coloro che è riuscito a truffare.” (Henry James)

ATTUALIZZANDO… MA LA VITA RISERVA ANCHE LIETE SORPRESE

tradimento amici

Capisco Henry James. Ho vissuto di recente questa dolorosa esperienza, medicine il tradimento, brutale, di una persona che consideravo come un amico fraterno. Bugiardo, inaffidabile e privo di rispetto verso qualsiasi valore. Ma per fortuna la vita non ti riserva solo queste pugnalate alla schiena; la ruota gira! Come leggerete qui sotto.


 
 
 
 
CON AQUILA, UNA MERAVIGLIOSA GIORNATA, A BASSANO

gianfranco aquila

Porte girevoli. Ancora turbato dalla delusione procuratami da un presunto amico, che non ha esitato a darmi un grande danno per trarne qualche meschino vantaggio (presto ne parlerò) oggi a Bassano del Grappa ho riscoperto il piacere, inestimabile, del valore, per me prioritario, dell’amicizia. Ho incontrato Gianfranco Aquila,  il signore delle penne stilografiche, le famose Montegrappa. Un imprenditore di particolare bravura ed etica morale. È uno di quelli che salva la baracca italiana, devastata da politici e banchieri, delinquenti e profittatori di ogni risma. Simpatico, spontaneo, affabile; un “unicum”, per la capacità di aprirsi, comunicare, ascoltare. Un uomo vero… Penne in primo luogo e poi orologi per lui non sono solo il business dell’azienda di famiglia, ma una ragione di vita, un orgoglio di sé e dell’arte che rappresenta, coltiva, perfeziona.

 

DA GUGLIEMO, CHEF DI ILLUSTRE QUALITÀ

il delicato ristorante
Ed ecco un altri personaggio straordinario, che considero già amico. Con Aquila sono andato a pranzo da Guglielmo, a pochi chilometri di distanza da Bassano. A Mussolente. È un altro “unicum”, Guglielmo. Proviene dalla Costiera di Sorrento, dal ’94 si è insediato in Veneto e ha creato il miglior ristorante di pesce della regione, “Il delicato”, affiancato dalla compagna Anna, ex tennista, partner efficiente e pragmatica. Ora deliziatevi con le raffinatezze che ha preparato per noi. Capesante, canestrelli (le piccole capesante), moscardini in umido (mai assaggiati di ugualmente gustosi), zappetta di fagioli e seppioline, rombo alla griglia. Vini: un suo rosé frizzantino, una meraviglia, e Chablis degno di quella Montecarlo che ebbi il piacere di frequentare negli anni ottanta. A conclusione, limoncello con i limoni che gli amici gli mandano da Sorrento. Aggiungo che il piatto preferito di Anna sono le bavette con panna e salmone, Guglielmo si concede le linguine con astice blu della Sardegna.  Ma non è stato solo questo portentoso menù a rendere radiosa la mia giornata. È l’incredibile umanità di un personaggio fuori dagli schemi, ci vorrebbe un libro per raccontarlo. Gianfranco Aquila va spesso da lui, non riesce a pagare mai il conto, sono amici -G e G – per la pelle. Evviva. Guglielmo ha un problema, lavora venti ore al giorno, non riesce a dormire più di quattro ore (al massimo) per notte. Ha sofferto e soffre molto, si vede. Già mi sono affezionato e mi preoccupo (io che sono fatalista e non mi curo della mia salute) per le conseguenze che l’insonnia potrebbe procurargli. G e G mi hanno invitato a passare insieme la notte di fine anno. Sono tentato. Per seppellire la vecchia e brutta amicizia tradita, per aggrapparmi a questi inattesi e nuovi spiragli di luce.

cesare@lamescolanza.com

 

15.12.14