“Per poter sperare di vincere, bisogna poter perdere” (antico adagio, diffuso nel mondo del gioco, almeno tra i protagonisti più esperti)
ATTUALIZZANDO… REMEMBER, CARO RENZI! E NON SOLO TU
Il proverbio che abbiamo riportato qui sopra è valido per tutti, nella vita, ma lo dedico al nostro premier Renzi, che forse più di tutti ne ha bisogno in questi giorni. La traduzione è semplice, al momento di affrontare una partita di gioco di azzardo, oppure in qualsiasi sfida della vita – la politica propone ogni giorno sfide rischiose e audaci. Dunque: per poter sperare di vincere, bisogna avere la possibilità di perdere senza contraccolpi catastrofici per i propri valori, che siano economici, di potere o di prestigio. In parole povere, devi giocare la tua partita senza l’ansia legata all’eventualità della sconfitta: devi prevedere e accettare la possibilità di perdere, e quindi giocare, agire con la mente libera e tranquilla. Non è detto che, così facendo, la vittoria sia sicura: il contributo della fortuna è importante, a volta indispensabile. Ma, se parliamo di Renzi, direi che la fortuna fino ad oggi non gli sia mai stata ostile. Meditate, gente, meditate. E Renzi, che si trova di fronte a battaglie grosse e a ostacoli impegnativi e decisivi, non abbia paura di perdere: decida con coraggio e, se la fortuna lo assisterà, riuscirà a portare a casa ciò che desidera, ovvero il successo.
RAI 1/ DOPO GUBITOSI, UN NOME BEN QUOTATO: MICCICHE’
Il preambolo è il solito: quando Renzi riuscirà a varare la riforma della Rai? Se riuscirà a far passare la riforma, avrà le carte in regola per nominare come gli aggrada il nuovo cda, il nuovo amministratore delegato e il nuovo direttore generale. Ma ce la farà a varare la riforma? Molto improbabile che Mattarella possa firmargli, oltre a tutti gli altri, un decreto legge, come è noto giustificato solo da un criterio di urgenza. E dov’è l’urgenza, in un Paese che si batte su temi e decisioni da prendere per l’occupazione, l’immigrazione, la probabile spedizione guerresca in Libia, la scuola, i dissesti nel bilancio per coprire i buchi fiscali, e quant’altro? Si dice che il premier voglia varare un decretino incentrato esclusivamente o quasi sulla nomina della nuova governance… Mah! Se invece si dovesse arrivare a nuove nomine sulla base della vecchia legge Gasparri, tutto è possibile: come nei deprecati tempi antiche, le scelte sulla Rai saranno oggetto di compromessi e negoziazione, per accontentare tutti o, quanto meno, scontentare pochi.
RAI 2/ AGGIORNAMENTI SULLE CANDIDATURE
Pare che Marinella Soldi, ad di Discovery Italia, si sia messa da parte: non saprei dire se tatticamente o no, comunque a molti il suo curriculum appare debole, rispetto alla complessità della Rai. La mia impressione è che difficilmente Renzi punterà sui nomi circolanti, probabilmente si orienterà, come ha fatto per Mattarella al Quirinale, su un personaggio difficilmente contestabile dalle opposizioni. In caduta libera appaiono anche Vincenzo Novari, ad di H3G, e perfino Andrea Scrosati, executive vice president programming Sky: c’è chi ironizza perfino sul suo vezzo di aggiungere ad alcuni programmi, tra i titoli di coda “si ringrazia Andrea Scrosati”… Dove mai si è visto, quando mai sarebbe possibile una cosa del genere, pur nella chiacchieratissima Rai? Si parla sempre di Luisa Todini, si comincia a fare il nome di Gaetano Miccichè, che potrebbe essere per la Rai ciò che Mattarella è stato, nel cappello a cilindro di Renzi, per il Quirinale. L’incarico di Miccichè a Banca Intesa scade tra un anno, molti lo consideravano l’uomo giusto al posto giusto per la Cassa Depositi e Prestiti. Alla Rai Miccichè sarebbe un leader esperto di finanza, colto quanto basta per vigilare sul miglior livello dei programmi e dei contenuti, ricco di relazioni negli ambienti che contano in Italia, e non solo. Si vedrà!
RAI E FERROVIE/ UNA SGARBATA ESTERNAZIONE DI MAURO MORETTI
A un convegno sulla Rai, succede che Mauro Moretti, amministratore delegato di Finmeccanica, seduto al tavolo al fianco di Gubitosi, come ospite, incredibilmente si lasci andare a una furente, cruda e sgarbata esternazione sulla Rai. “Non vedo mai i programmi della Rai, molto saltuariamente, perché il livello è davvero basso…”, “preferisco fermarmi sulla BBC e su altre televisioni straniere…”. I presenti, e i curiosi (quorum ego) si sono chiesti il perché di questo exploit, anche se Moretti è famoso – tra l’altro – per alcune sue arroganti uscite. In sala, e al di fuori della sala, si è ironizzato: come fa Moretti a seguire le tv straniere, visto che la conoscenza delle lingue straniere è povera, poco o niente sa di inglese? Lasciamo perdere… C’è una malizia più attendibile. Il giorno dopo, si è sparsa la voce che Gubitosi potesse essere un candidato forte per le Ferrovie. Probabilmente Moretti, sempre informatissimo sulle notizie che riguardano il potere ( per sapienza e vocazione personali, non certo per l’assistenza del suo addetto all’informazione, il poeta Fabretti), era già al corrente di questa indiscrezione. E, chissà, considerando ancora le Ferrovie, a cui ha dedicato la vita, una “sua” seconda casa, si sia lasciato andare stizzosamente a quei crudi giudizi, per di più in casa di altri. Da segnalare che Gubitosi, di personalità e stile del tutto antitetici rispetto a quelli di Moretti, si è lasciato scivolare tutto addosso, non ha raccolto la polemica, come un uomo all’antica nel ruolo di padrone di casa, anzi ha espresso i complimenti a Moretti per quanto ha fatto alle Ferrovie, Frecciarossa e altro. Sommessamente, si è limitato a dire che se Moretti seguisse le televisioni straniere per una settimana di seguito, forse il suo giudizio, nel confronto con la Rai, cambierebbe.
GUBITOSI ALLE FERROVIE? L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELLE CANDIDATURE
Come detto, si è parlato molto delle candidature per le Ferrovie. Quella di Gubitosi, possiamo assicurare, non esiste affatto. La prima ragione è che il leader attuale, Michele Elia (vicino, guarda caso, a Moretti), ha un incarico in scadenza tra due anni. La voce che riguarda il dg della Rai, negli ambienti dei media e della politica, probabilmente è nata dal fatto che si vuole quotare in Borsa le Ferrovie, Elia non avrebbe denti per questo pane, mentre Gubitosi, tra i manager in circolazione, è uno che anche in questo senso ha dimostrato di saperci fare. Nient’altro.
GIANLUCA COMIN E STEFANO LUCCHINI/ IL DESTINO
DELLA STRANA COPPIA
Comin e Lucchini erano i colossi della comunicazione e delle relazioni, piazzati in maniera apparentemente inamovibile all’Enel e all’Eni. Poi, con l’avvento di Renzi, e di nuovi vertici nelle due grandi aziende, sono usciti. Comin ha scelto la professione libera, ha fondato “Comin & Partners”, ha sfangato duramente nei primi mesi, ora vede di fronte a sé praterie interessanti di successo e lavoro. C’è chi dice che si stia muovendo in stile Ambrosetti: l’organizzazione qualificata di convegni privati e monotematici. (Attenzione agli errori: negli inviti al convegno Rai ha dimenticato nomi importanti, con inevitabile, susseguente chiacchiericcio. Probabilmente, ormai, ha tanti impegni, da non riuscire a curare neanche con gli amici i rapporti personali. Succede!). Stefano Lucchini, invece, è rimasto nel sistema istituzionale: è uscito dall’Eni e subito dopo ha imboccato Banca Intesa, districandosi da par suo tra l’amicizia con Messina, fin dai tempi della scuola, e quella con il sempre potente Micciché. E molti dicono che ci siano altri imminenti traguardi, per il suo futuro. Da parte mia, sorrido al pensiero di ciò che avrebbero potuto combinare Comin e Lucchini, amici, ex colleghi e anche rivali, mettendosi insieme: a un certo punto sembrava un ipotesi molto fondata, per la strana coppia.
PAGELLE/ ALTRI CONDUTTORI DEL MATTINO TELEVISIVO…
MAGALLI IN VETTA
– Mia Ceran: 28 anni, nata in Germania e cresciuta tra gli Stati Uniti e l’Italia, conduce “Unomattina Estate” su Raiuno. Ottime radici, ancora un po’ acerba. PROMETTENTE. Voto: 6+
– Arianna Ciampoli: 44 anni,pescarese, conduce “Mezzogiorno italiano” su Raiuno. Simpatica, con qualche esagerazione. ESUBERANTE. Voto: 6
– Francesca Fialdini: 35 anni, massese, conduce “Unomattina” su Raiuno. Anche lei farebbe bene a limare qualche eccesso. Comunque UNA SICUREZZA. Voto: 6
– Giancarlo Magalli: 67 anni, romano, conduce “I fatti vostri” su Raidue. Forse, e mi scuso, è ingiusto inserirlo in questo elenco, lui fa parte della storia della televisione. INTRAMONTABILE, buono per tutte le stagioni e tutte le situazioni. Lo avevano perfino candidato al Quirinale! Voto: 8
– Ingrid Muccitelli: 36 anni, romana, conduce “Unomattina in famiglia”, fidanzata con Mauro Masi (forse non ne ha tratto vantaggio!). VARIEGATA PERSONALITA’. Voto: 6½
– Federico Quaranta: 46 anni,genovese, conduce “Mezzogiorno italiano” su Raiuno. L’origine genovese (sono calabroligure…) mi induce a simpatia e indulgenza. BUONA PROFESIONALITA’. Voto: 6½
– Benedetta Rinaldi: 33 anni, romana,conduce “Effetto Estate” su Raiuno. Nel mazzo dei molti volti che circolano in Rai… Si vedrà. INCOMPIUTA. Voto: 5½
– Tiberio Timperi: 50 anni, romano, conduce “Unomattina in famiglia”. Nella prossima stagione potrebbe condurre una versione pomeridiana il sabato pomeriggio. Mutatis mutandis, anche lui come Magalli meriterebbe di essere collocato in un elenco a parte. Esce da un brutto infortunio, parolacce registrate, ma non cancellate. ETERNA PROMESSA. Voto: 7-
– Adriana Volpe: trentina, 42 anni. Conduce “I fatti vostri” su Raidue. Bellezza e disinvoltura sempre affascinanti, ma quando decolla? MANCA LO ZIC (così scriveva Gianni Brera, mi sembra dei campioni promettenti, che non riuscivano a sfondare). Voto: 6-
– Alessio Zucchini,42 anni, di Umbertide, conduce “Unomattina Estate” su Raiuno. VOCAZIONE GIORNALISTICA, un futuro nell’informazione? Chissà. Voto: 6-
*** Alle pagelle ha collaborato Donato Moscati
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24.06.15