“Nevrosi e psicosi sono entrambe espressioni della ribellione dell’Es contro il mondo esterno, del suo dispiacere, o, se preferite, della sua incapacità di adattarsi alla dura realtà”. (Sigmund Freud, “La perdita di realtà nella nevrosi e nella psicosi”, 1924)
ATTUALIZZANDO… PSICOSI, INTERNET, LIBERTA’, IDIOZIE
Dobbiamo fare i conti con un complicato puzzle, dopo l’allarme che il terrorismo ha suscitato in mezzo mondo – quello occidentale – dopo gli attentati di venerdì 13 a Parigi. Investe Internet.
Molte volte ho scritto che Internet ha portato mille disagi, certamente, nella nostra vita quotidiana. Ed è pressoché impossibile regolamentarlo, con criteri liberali, senza censure. Ha tuttavia un merito prezioso e irrinunciabile, a mio parere: ha reso universale la trasparenza, ha dato voce a tutti. Molti politici italiani non hanno ancora compreso questa rivoluzione. Non hanno capito che chiunque, con un click, può denunciare e sputtanare comportamenti spiacevoli di chiunque. Sembra che sia stato un tassista a cliccare un tweet per scrivere di aver visto quella famosa (e brava) signora della politica che utilizzava le guardi del corpo, all’Ikea, per fare la spesa. E una signora, in un ristorante di Courmayeur, a manifestare la propria indignazione perché il sindaco di Genova, tormentata dall’alluvione, nel week end era in vacanza in montagna anziché restare in città, vicino ai cittadini che doveva tutelare. E ci sono altri episodi di questo tipo. Ci sono anche personaggi che hanno ben capito la rivoluzione in questo modo di comunicare e se ne sono serviti con grande successo: i primi nomi che vengono in mente sono quello di Renzi, che digita quotidianamente su Twitter, e quello di Beppe Grillo, che sui social network, sul web, ha costruito la sua colossale, imprevedibile ascesa.
EVVIVA, LIBERTÀ E INFORMAZIONE SFRENATA. PERO’…
Dunque, grazie a internet, tutti testimoni, tutti giornalisti, libertà per tutti di comunicare: in modo utile e prezioso, ma anche, a volte, devastante. In questi giorni di paura, grazie a Internet abbiamo avuto informazioni istantanee, ma anche abbiamo registrato scherzi di pessimo gusto o autentiche idiozie (oltre a commenti selvaggi, razzisti, deliranti). Un esempio, tra i tanti: ieri a Roma è stato segnalato un pacco sospetto nella stazione Lepanto della metropolitana, nel quartiere Prati. Metropolitana bloccata, stazione evacuata, grande disagio. Poi, ufficialmente, una nota che assicurava che nel pacco non c’era alcuna bomba. Passa qualche ora e una ragazza, mi dicono, figlia di un’imprecisata funzionaria o autorità di un ministero, afferma su Internet che la bomba c’era, ma la smentita era tesa a evitare panico ed allarmismi. Per qualche ora, col passaparola sui social network, si è rimasti nella paura, nell’incertezza, nel dubbio. Qual è la verità? Un’indiscrezione importante o una nuova balla metropolitana? Ci sono stati molti altri episodi simili, ormai si parla diffusamente di psicosi, basta un nonnulla per suscitare allarme e panico.
Cosa dire? Credo, temo che dovremo abituarci a vivere nell’emergenza, e riusciremo ad abituarci, a subire, ad accettare che la tranquillità più o meno abituale della nostra vita sia incrinata, insidiata, deformata – al di là della retorica e della nostra volontà – non solo dai continui atti terroristici, ma anche dalla inadeguatezza di chi dovrebbe proteggerci, e dall’idiozia di chi si diverte (quale incredibile livello di insensibilità, deficienza culturale, assenza di spirito di umanità e solidarietà) a improvvisare scherzi stupidi o a trasmettere informazioni esagerate e incontrollate. E ricordo ciò che scrisse James Hillman (“Saggio su Pan”, 1972): “Essere senza paura, privi di angosce, invulnerabili al panico, significa perdita dell’istinto.”
UNA DOMANDA SENZA PREGIUDIZI. PUTIN É UN GIGANTE?
Non ho mai simpatizzato per il regime sovietico, ho cominciato la mia vita giornalistica a quattordici anni, nel ‘56, turbato dalle immagini in televisione dei carri armati che l’Urss aveva inviato in Ungheria per domare la ribellione di quel popolo: scrissi un articoletto, che fu apprezzato dal “Corriere Mercantile” e pubblicato con tutti gli onori… e lì cominciò la mia strada nella carta stampata.
Dopo la caduta del muro, non ho granché simpatizzato per la Russia. Per Putin non ho avuto istintiva simpatia, forse anche per pregiudizi, al di là di certe censure e di provvedimenti restrittivi e punitivi nei riguardi di chi dissente, anche per certe indiscrezioni sui passatempi ludici che condivideva con Berlusconi, in Sardegna e in Russia. Però, oggi, mi chiedo: Putin, con tutti i suoi difetti, si sta delineando come un gigante politico, per come sta affrontando il terrorismo e i problemi in Siria? É un gigante lui o sono pigmei i leader dei governi europei? Datemi il vostro parere, vi prego: non ho certezze. Forse una sola: i provvedimenti americani ed europei, le sanzioni anti Russia mi sembrano, politicamente e realisticamente, una colossale sciocchezza.
IDEALIZZAZIONI / PENSO A CHURCHILL…
Forse l’ho già scritto, ma voglio ribadirlo. E forse si idealizza ingenuamente, ma non mi interessa. Come sempre, cerco di esprimere le mie opinioni, idee, fantasie, speranze, paure. Insomma, a farla breve: mi piacerebbe che a guida dell’Europa, oggi, e meglio ancora dell’Italia, ci fosse una personalità paragonabile a quella di Winston Churchill.
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AVIO / GIULIO RANZO NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO
Cambio al vertice di Avio spa. L’azienda aerospaziale italiana che costruisce il lanciatore spaziale Vega. Giulio Ranzo, 44 anni, è il nuovo amministratore delegato nonché direttore generale. Succede a Pier Giuliano Lasagni, 66 anni, nominato vicepresidente. Ranzo, diffusamente apprezzato come un manager dalle notevoli capacità tecniche, è chiamato a consolidare l’Avio, che è riuscito ad avere, tra pochi Paesi al mondo, un proprio lanciatore spaziale. Auguri, viva il merito!
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ITALO / CDA PIÙ SNELLO, IN USCITA ANTONELLO PERRICONE
Il cda di NTV ha registrato con soddisfazione la sottoscrizione della seconda tranche di aumento di capitale, in vista di una più snella composizione dell’organo amministrativo. I consiglieri si sono dimessi, per la ricomposizione del cda sarà convocata a breve una nuova assemblea. Secondo indiscrezioni attendibili alla presidenza sta per arrivare Andrea Faragalli, 64 anni, marchigiano, in passato in Alitalia e Poste, e che fino al 30 giugno era a capo delle risorse umane di una divisione di Intesa San Paolo (primo azionista di Ntv). In uscita Antonello Perricone, che certo non avrà problemi tra le varie offerte di incarichi, ma ancora non si sa quale sarà la nuova destinazione. Stabile e al lavoro, né semplice né facile, l’amministratore delegato Flavio Cattaneo.
BABETTE / NON SOLO CUCINA, ANCHE CULTURA
Per me, che sono orso e la sera tendo a rinchiudermi in casa a leggere e scrivere, ieri sera una piacevolissima serata. Da Babette, un ottimo ristorante in via Margutta, con tre brillanti amici e compagni di tavolo: Lina Passalacqua, per me Linuzza, pittrice celebre anche come l’ultima futurista in Italia, Fiammetta Jori, spesso citata qui come il mio premio Nobel personale per la poesia, Simone Cantagallo, pronipote di “Rosa Rosà”, una scrittrice austriaca aderente al movimento di Marinetti, innamorata dell’Italia e all’avanguardia nel primo mezzo secolo del novecento.
Dedico questa nota a coloro che, come me, amano la buona cucina e anche, quando è possibile, una raffinata atmosfera culturale. Alle pareti del locale quadri eccellenti, all’ingresso una libreria di volumi che non si trovano più, molte le prime edizioni.
cesare@lamescolanza.com
20.11.2015