OGGI VI DICO CHE… PAROLE CHIARE, PER IL PREMIER

“E poi, diciamocelo Presidente, Al Baghdad non è Hitler, nessuno pretende che lei sia Churchill”. (Riccardo Ruggeri, “Italia Oggi”)

ATTUALIZZANDO… GUERRA IN LIBIA? PRUDENZA, PRUDENZA, PRUDENZA…

riccardo ruggeriRiccardo Ruggeri, tra altre qualità, possiede anche la capacità di formidabili sintesi intrise nell’ironia. (Cito un’altra sua battuta odierna: “La Terza Camera non è più di Bruno Vespa, ma di Barbara D’Urso”, dopo la nuova incursione di Matteo Renzi a Canale 5, in un’intervista – dandosi del “tu”! – con l’esuberante conduttrice). Quella che cito qui sopra è l’ultima riga, la conclusione di una eccellente analisi, in cui Ruggeri – dopo aver dato vari riconoscimenti al premier, con oggettività – chiede a Renzi molta prudenza e di starsene alla finestra, di fronte all’ipotesi di entrare in guerra in Libia, per una nuova sciagurata esibizione muscolare – che non servirebbe a nulla. Se volete leggere il suo articolo pubblicato ieri da “Italia Oggi”, come mi auguro, digitate www.lamescolanza.com.
Per parte mia, apprezzo in particolare la severità con cui Riccardo si esprime verso le intollerabili esternazioni dell’ambasciatore americano e di quello inglese.

DOPO L’8 MARZO UN RINGRAZIAMENTO ALLE MIE AMICHE DONNE

8 marzoRingrazio le mie amiche donne che (in un elevato e confortante numero) mi hanno chiesto di evitare, ieri, stucchevoli e retorici commenti sulla cosiddetta festa della donna. Colgo ancora una volta l’occasione per dire che detesto le feste obbligate, anche Natale e Pasqua per intenderci, e in particolare quelle imposte dal consumismo: la festa della mamma, del papà, dei nonni, dell’amore il giorno di san Valentino e via festeggiando. Penso che certi importanti sentimenti debbano valere, se esistono, ogni giorno. Perché in un solo giorno dell’anno dobbiamo ricordarci dei nostri genitori (a proposito, esiste la festa dei figli?), perché a Natale dovremmo essere più buoni e miti, perché negli altri giorni dell’anno – per chi sia credente – non si dovrebbe avere a mente la resurrezione di Cristo oppure, laicamente, vietarci il piacere della sorpresa,
esaltandola solo per l’uovo di Pasqua?
Di più: nei giorni di festa non si lavora e in Italia ci sono troppe feste. Quindi, per me è un piacere lavorare in qualsiasi giorno di festa (Capodanno, Ferragosto… tutte le feste), col vantaggio di poter farlo in solitudine. Grazie ancora, amiche donne.

SPIFFERI TIVÙ / BY GIORGIO PONZIANO, DA “ITALIA OGGI”: CARRA’ IN CRISI E…

Raffaella CarràGli spifferi di “Italia oggi” (alla scuola e sotto la vigilanza del direttore Pier Luigi Magnaschi) sono attendibili e degni di attenzione: attingo in questo caso da Giorgio Ponziano.
1. “The Voice” della Carrà senza suore canterine non decolla, almeno a giudicare dalla seconda puntata: 2,3 milioni di telespettatori (9,9% di share), quasi un milione in meno della prima puntata (14,7%). È la prima grana del nuovo direttore di Rai2, Ilaria Dallatana.
2. Marcello Nicchi, presidente dell’Aia, associazione degli arbitri annuncia una rivoluzione: dal prossimo anno potranno essere intervistati, in via sperimentale.
3. Marco Travaglio, assiduo frequentatore dei talk televisivi, sta provando un nuovo spettacolo teatrale, “Slurp”, in cui, insieme all’attrice Giorgia Salari, prenderà di mira gli opinion leader che via via hanno esaltato le doti delle classi politiche che si sono succedute in Italia. Lo scorso anno Travaglio era andato in tournée con “Anestesia totale” (al suo fianco vi era Isabella Ferrari).
4. Antonio Di Bella, neo-direttore di RaiNews, sta predisponendo il piano editoriale: più dirette, più inchieste, meno dibattiti in studio, una rassegna stampa notturna più completa e ragionata.
5. Daria Bignardi e Fabio Fazio, amici per la pelle che ora rischiano la collisione. Infatti Fazio è stato negli ultimi tempi il direttore-ombra della rete, non solo occupa le due serate top (sabato e domenica) ma pure ha una striscia quotidiana col suo “Rischiatutto”, più qualche speciale, e infine dava suggerimenti sul palinsesto. Un ruolo ingombrante per la nuova direttrice, arrivata con l’intenzione di dare la sua impronta alla rete. Ma il cerchio magico attorno a Fazio, cioè Milena Gabanelli (“Report”), Riccardo Iacona (“Presa Diretta”), Diego Bianchi (“Gazebo”) fanno quadrato. L’unica a osservare dall’alto queste grandi manovre è Federica Sciarelli, che col suo “Chi l’ha visto?” puntella la rete.
6. Teo Teocoli è andato ospite da Fabio Fazio che, si sa, non nega una telepromozione a (quasi) nessuno, in questo caso si tratta del nuovo film del comico, il quale comunque ribadisce il suo addio alla tv: «In televisione sono scomparso da tempo. Nel piccolo schermo non c’è più spazio per la tv dell’intrattenimento, quella del one man show che io ho praticato, divertendomi tantissimo, accanto a Fiorello e a Adriano Celentano».

A SKY SPORT, UNA RIVOLUZIONE: CORCIONE DIRETTORE

massimo corcionVi consiglio di leggere Claudio Plazzotta, sempre su www.lamescolanza.com e sempre ripreso da “Italia Oggi” (che oggi qui è nostro grande ospite): nei dettagli ci sono tutte le novità che rivoluzionano il settore sportivo di Sky. Accolgo qui, con stima e simpatia, la nomina di Massimo Corcione, eccellente giornalista, alla guida di Sky Sport, e di Matteo Marani – che ha lasciato il “Guerin Sportivo” – a vice direttore.
Da assiduo frequentatore di Sky, colgo l’occasione per avanzare qualche commento: Fabio Caressa, fin qui considerato il leader, era e resta il campionissimo delle telecronache e farebbe bene a tornare alla diritta via smarrita; come dirigente e coordinatore mi ha suscitato molte perplessità. In primis, il suo programma definito “club”, in cui si scherza e si ride tanto, per un argomento – il calcio – trattato in Italia con sacralità, quasi una messa cantata. Si ride, si fanno battute, il telespettatore è preso in una morsa tra battute incomprensibili e tecnicismi non divulgati; c’è una verbosa signora che ci stordisce con statistiche e altre superflue curiosità, la massima stranezza è fornita dagli interventi di Mario Sconcerti, grande giornalista per carità, che spiega il calcio e i segreti delle partite a campionissimi attoniti come Boban, Bergomi (campione del mondo a diciotto anni!), Massimo Mauro e tanti altri. Silenziosi e straniti i campioni che hanno giocato a calcio, sussiegoso ed ex cathedra Mario. Una stranezza, perdonatemi, grottesca.
Un’altra bizzarria è stata vedere Gianluca Vialli passeggiare e parlare con assorta ispirazione, lungo le gradinate e i campi di calcio, nel poco verosimile ruolo di filosofo e/o sociologo: in pur meritevoli servizi sui retroscena e gli scandali del football. Da tifoso del Genoa, darei, caro Corcione (con gli auguri di rito, ma sinceri) una limatina all’eccesso di indulgenze e di servizi verso le grandi squadre, a favore delle trascuratissime piccole. Altre critiche secondarie ci sarebbero, ma la qualità di Sky Sport è notevole e direi vincente, due giornalisti come Corcione e Marani potranno agevolmente far decollare tutta la band.

LA ROMA SENZA PACE, TRA TOTTI E SPALLETTI

per la romaHo già scritto che, tra Totti e Spalletti, mi schiero per Francesco tutta la vita. Dopo l’eliminazione da parte del Real Madrid, lasciatemi dire: c’è qualcuno che crede sinceramente che Totti, schierato in campo, avrebbe cannato le cinque palle gol costruite dai giallorossi? Non avrebbe infilato in rete con disinvoltura quella incredibilmente fallita da Džeko? E non vi ha detto niente l’ovazione straordinaria che ha accolto Totti al suo ingresso in campo, a venti minuti dalla fine? Il pubblico di Madrid ha la bocca buona, raffinata, sa bene chi applaudire e perché, Totti in passato ha segnato al Real gol memorabili. È curioso che, osannato in Spagna, Francesco trovi contestatori in casa sua… Non si tratta così un purosangue, un campionissimo, un simbolo universale di qualità e di fedeltà alla maglia!
Infine, mi sembra che Spalletti abbia sbagliato nel denigrare tanto crudamente i suoi giocatori, a fine partita. In parte, condivido le sue opinioni: squadra senza cattiveria, senza determinazione. Ma sono cose che si dicono negli spogliatoi, mai pubblicamente: i panni sporchi si lavano in famiglia. Temo che i giocatori possano reagire con malumore. La Roma è destinata senza scampo, per un motivo o per l’altro, a stagioni tormentose?

cesare@lamescolanza.com
09.03.2016