“Quando la mamma dice: “Torna presto” e “Vai piano”, ci avete mai pensato? Vi sta chiedendo due cose esattamente opposte.” (Andrea Balestrero)
ATTUALIZZANDO… MA QUAL E’ IL MESSAGGIO DI RENZI A MARINO?
Il premier, in sintesi, ha detto, a proposito di Marino sindaco di Roma: “Chi sa governare, governi: ma non pulisca solo Roma dalla corruzione, pulisca anche le strade; chi non sa governare, vada a casa.” Tutti dicono che il messaggio è esplicito: Marino deve fare un passo indietro e dimettersi. “Socrate”, il nostro movimento di opinione a sostegno del merito, avrebbe preferito un linguaggio più esplicito. Peraltro, se il sindaco non vuole, non sarà facile ottenerne le dimissioni. Il pd romano potrebbe sfiduciarlo. Forse Renzi ha voluto verificare la disponibilità dei suoi compagni di partito romani a spingere Marino fuori dal Comune? Avremmo gradito la chiarezza di Maria Teresa Meli, esemplare giornalista del Corriere della Sera, direi non accusabile di antipatia verso Renzi. L’ho seguita poco fa, in un intervento televisivo: “Marino non sa governare… non sa fare il sindaco. Il giorno del delirio alla stazione Tiburtina, anziché andare sul posto è andato, per ore, alla manifestazione gay… Il sindaco di New York sarebbe andato due minuti a sfilare con i gay e poi sarebbe andato sul luogo dell’emergenza. Bisogna dire che Marino non si è mai occupato dei problemi di Roma.” (C’è anche chi, maliziosamente, ha osservato: dicendo che chi non sa governare deve andare a casa, forse Renzi, freudianamente, pensava anche a se stesso).
“SOCRATE” HA DENUNCIATO LA SPORCIZIA DI ROMA /
MARINO ZITTO, RENZI NE PARLA
Sapete che a, nome del nostro movimento, abbiamo ripetutamente chiesto al sindaco di Roma di fare qualcosa di concreto per porre rimedio all’indecente sporcizia che mortifica la Capitale. Marino non ha fatto nulla e non ha neanche risposto. Ormai è sommerso dalle critiche, le sue dimissioni sono inevitabili, non resta che augurarsi che lasci presto libera la sua importante poltrona. Inutile continuare a pungolarlo: non risponde, non agisce. Vorrei invece segnalare, con soddisfazione, l’accenno che Renzi ha fatto nella sopra citata dichiarazione: l’invito a pulire le strade di Roma. E’ un segno che il premier dedica una certa attenzione (quanto meno ne ha la consapevolezza) ai problemi reali: non è sufficiente l’onestà, per un sindaco chiamato ad amministrare una città, è indispensabile anche la capacità di governo. Fino a quando dovremo sopportare (oltre a tutti gli altri problemi non affrontati e non risolti) che le strade e le piazze, i giardini e i parchi, i monumenti di Roma saranno sommersi da una inaudita sporcizia? Roma è una discarica a cielo aperto e tale, e peggio, sarà fino a quando questo curioso sindaco, tanto sempre sorridente quanto inefficiente, resterà in carica. Aggiungo solo, per i miei amici socratici, che si chiude qui la nostra contestazione a Marino: siamo stati i primi a chiederne le dimissioni, ora tutti lo fanno, inutile unirsi alla folla, aspettiamo che il suo posto, si liberi, senza arrivare, speriamo alla ignominia – alla vigilia del Giubileo – del commissariamento per mafia.
ROMA SENZA PACE / SERGIO RIZZO E GIAN ANTONIO STELLA
IN PRIMA PAGINA SUL CORRIERE
E’ un obbligo intellettuale, vi prego, leggere l’articolo di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella in prima pagina sul Corriere della Sera. Qui vi basti il titolo: “Il grande degrado. Incuria e sprechi, il decoro perduto di Roma.” Per leggerlo, acquistate il Corrierone oppure cercatelo sul nostro sito www.lamescolanza.com
ROMA SENZA PACE / STAZIONE TIBURTINA,
FONDO STRADALE, MILIONI AL VENTO
Scrive Primo Mastrantoni, segretario dell’Aduc (Associazione diritti utenti e consumatori): “Una visita alla Stazione Tiburtina (Roma) ci é parsa d’obbligo per verificare la situazione dei migranti. Sembra tutto tranquillo, non ci sono bivacchi e situazioni emergenziali. Per arrivare alla stazione, però, abbiamo dovuto affrontare una prova di autocross, cioè un percorso su strada asfaltata che dire accidentata é un eufemismo. Tutto questo proprio davanti alla imponente facciata della seconda stazione ferroviaria romana. Abbiamo cercato di capire il perché e l’unica spiegazione che abbiamo trovato é stata quella di una sede stradale cedevole, quindi non ben realizzata, sulla quale ci sono e si muovono centinaia di auto e decine di autobus. La stazione e’ costata 170 milioni su un investimento totale di 330 milioni. Di questi 330 milioni non sarebbe stato opportuno destinare qualche decina di migliaia di euro alla realizzazione di un piano stradale degno di questo nome? Lo chiediamo al Sindaco, Ignazio Marino, agli assessori Maurizio Pucci (Lavori Pubblici) e Giovanni Caudo (Rigenerazione Urbana).” Insomma, dovunque butti lo sguardo, a Roma, trovi una rogna. Non solo della sporcizia, NON si occupa il dottor Marino.
LETTERE SUI GIORNALISTI DI VALORE / IN RICORDO DI SANDRO CURZI
Scrive Daniele Comboni: “Una domanda: ho visto che non hai citato il mitico Sandro Curzi (tele-Kabul), nell’elenco dei giornalisti che apprezzi. Non so se tra i gg/manager o altrove, certo una squadra l’ha allevata! C’è un motivo? A me sembrava assai in gamba… Mi piacerebbe sapere il tuo parere.” Rispondo: ho ricevuto telefonate, sms, posta elettronica e no, sulle opinioni che ho espresso, a proposito di giornalismo e giornalisti (nell’occasione, solo quelli impegnati nella carta stampata). Che dire? Erano opinioni, le mie, discutibili come qualsiasi opinione. Posso dire che scriveremo un libro, in tandem, Vittorio Feltri e io, e certo saranno molti i riferimenti, o i capitoli, dedicati al giornalismo – con le nostre, ovviamente personali, valutazioni. Pubblico questa lettera perché Curzi è stato un grande giornalista, indubbiamente caratterizzato dalla sua passione per il partito comunista, ma capace di primeggiare nel suo ruolo, e di allevare giovani di scintillante talento. Mi dicono anche che fosse un ottimo giocatore di poker, e questo aumenta la mia simpatia.
GIORNALISMO / IL NUOVO CORRIERE DI LUCIANO FONTANA
Prima impressione, anzi tre prime impressioni: da lettore, con tutto il rispetto possibile per Ferruccio de Bortoli, ex direttore, e per Luciano Fontana, suo successore. 1. La prima pagina sembra meno incisiva, forse perché i titoli sono graficamente più deboli. 2. Le pagine interne, la struttura dell’impaginazione delle pagine interne è molto più compatta e accattivante, rispetto alla precedente gestione (dove pure Fontana, se non sbaglio, si occupava della confezione del giornale). 3. C’è qualche segnale di compiacenza verso Fca, Marchionne, Jaki… Come lettore, non mi piace. Come giornalista, non vorrei che l’acquietamento fosse un semplice allineamento alle aspettative della società editrice.
COMUNICAZIONE / RICCARDO PUGNALIN TORNA A SKY
Chi voglia saperne di più, può digitarne www.lamescolanza.com. Pugnalin dopo tre anni torna in Sky, tra il 2008 e il 2012 era alla guida delle comunicazioni istituzionali e i “public affairs”. Oggi, negli stessi settori, avrà il ruolo di Executive Vice President.
IL VERNACOLIERE / PANE AL PANE E VINO AL VINO. IL GIORNALE / RENZI, STAI SERENISSIMO
“Il Vernacoliere” è un giornale fantastico. Satirico. Senza tabù. Purissima vox populi, con il linguaggio osceno che gli italiani usano ogni giorno. Anni fa invitai il direttore a un programma televisivo, di cui mi occupavo. Rimpiango di non aver insistito per proporre, parolacce comprese, una rubrica fissa. E lo smalto del Vernacoliere non si perde, negli anni. L’occasione è propizia anche per ricordare il folgorante titolo del Giornale, dopo la scoppola presa dal segretario pd e premier, nell’ultima consultazione elettorale: “Renzi, stai serenissimo”. (Il doppio riferimento, per i distratti, è la micidiale frase che Renzi rivolse a Letta prima di fregargli, il giorno dopo, il posto: “Enrico, stai sereno”; e alla disfatta elettorale a Venezia, popolarmente definita la Serenissima).
cesare@lamescolanza.com Si pregano tutti i lettori, in particolare quelli desiderosi di aderire al movimento di opinione “Socrate”a sostegno del merito e contro la rassegnazione e i pregiudizi, di scrivere a questo indirizzo: Lanza risponderà privatamente o pubblicamente, qui. Con le adesioni aggiungete nome e cognome, città di abitazione, se possibile età e lavoro, ogni riferimento utile per le comunicazioni. La privacy sarà rispettata per tutti.
17.06.15