“A gaddrina che cammina s’arricuoglie a panza piena” (Antico proverbio siciliano)
ATTUALIZZANDO…PREVALENZA DELLA GALLINA SUL GALLO?
Non saprei. Ma con un galletto come il premier che fa sentire i suoi chicchirichì, non solo all’alba, e con tanto capponi in giro che si credono galli, può darsi che si delinei la prevalenza delle galline. Non solo sono pazienti e metodiche, ma a volte uccidono anche viperette e viperotti… E tornano nel pollaio a pancia piena.
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LA SCELTA DI GIANLUCA COMIN
Due giorni fa ho annunciato la decisione di Stefano Lucchini, ex vertice Eni, di accettare un nuovo incarico alla Banca intesa/ San Paolo, come direttore degli affari internazionali. All’inizio dell’estate i due campionissimi della comunicazione, Lucchini e Gianluca Comin (ex vertice Enel) più o meno contemporaneamente uscirono dalle loro grandi aziende, dove avevano brillato per tanti anni. Tutti nell’ambiente si chiedevano che cosa avrebbero fatto. Si registrarono chiacchiere su un loro presunto progetto per mettersi “insieme”, in un’attività privata. Niente di vero. Amici e antagonisti, più o meno Coppi e Bartali, o Rivera e Mazzola, i due neanche parlarono di questo argomento, non avrebbero potuto lavorare con la stessa maglia indosso… E adesso si sono apprese le loro decisioni. Lucchini resta nel Sistema, Comin sceglie la professione libera, ha fondato un’agenzia di comunicazione, Comin&Partners, che in pochi giorni ha acquisito tre clienti di rilievo internazionale. Le scelte mi sembrano congrue rispetto al loro temperamento: Lucchini è Coppi/Rivera, più adatto ai saloni del potere, Comin è Bartali/Mazzola, più aggressivo e indipendente. Tutti e due sanno dove e come si esercita il potere, decisivo, della comunicazione, dell’immagine e dei rapporti che stanno in scena e dietro la scena.
L’ULTIMO PLAY BOY RILANCIA I PARIOLI
L’altro giorno ho accennato a Claudio Costantini, un seduttore che non ama (pur essendolo stato) essere definito play boy. Mi era apparso un po’ depresso, secondo i maligni per una imprevedibile disavventura sentimentale. Macché! Esattamente come Casanova, che piangeva e si disperava ed era colto da una febbre violenta quando si rompeva un amore, e al mattino si risvegliava fresco e libero di mente, pronto per nuove conquiste, così il malessere del bel Claudio dura poche ore. Di più: niente lacrime, niente febbre. Si è sparsa la voce che Costantini frequenta le Sicilianedde in viale Parioli, e subito il bar è affollato da ammiratrici d’ogni età e di vario pudore. Un po’ malinconico, come certi decadenti personaggi di Luchino Visconti, Claudio parla di calcio, scherza con gli amici e con qualche sguardo (l’eleganza della caviglia prevale sull’abbondanza del seno) opera la prima selezione. In serata si vedrà. Per un play boy il passato è passato, conta solo il futuro. A Montecarlo lo rimpiangono, a Roma se lo godono.
*** Qualora lo vogliate scrivere indirizzando a cesare@lamescolanza.com
Riempite la mia solitudine estiva! Risponderò a tutti.
06.08.14