“Crescendo impari che la felicità è fatta di cose piccole ma preziose…
…e impari che il profumo del caffè al mattino è un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve”. (Paulo Coelho, “Crescendo impari”)
“La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l’amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l’anima respira e grazie alla quale vive”. (Banana Yoshimoto, pseudonimo di Mahoko Yoshimoto)
ATTUALIZZANDO… AHIME’, IL SESAMO NERO MI HA ILLUSO
La felicità è fatta di piccole cose? È una frase fatta, ma io ci credo. Nonostante l’ultima delusione. So bene che l’aspettativa di felicità, fondata non solo sulle grandi e irraggiungibili cose, ma anche sulle piccole, è destinata ad essere – quasi sempre – smentita e tradita. Ma quando una pervicace influenza lunga un mese mi ha lasciato in uno stato di debolezza cronica, mi sono arreso: una cara amica, Megan, e altri amici mi hanno in dotto a procurarmi il sesamo nero, considerato un toccasana miracoloso.
ANCHE LA PICCOLA FELICITA’ TI GIRA LE SPALLE
Così, sono stato felice fino a quando, alla ricerca del “bugiardino”, sul sesamo nero non ho indagato su Internet. A parte le delizie per l’uso nella cucina orientale, erano annunciate qualità terapeutiche formidabili, contro la vecchiaia (poco mi intriga), il colesterolo, i problemi cardiaci, ogni forma di malessere universale. Ahimè, venenum in cauda: alla fine dell’incoraggiante lettura, due ammonimenti micidiali. Il sesamo nero può provocare allergie alimentari (e io ne soffro, moltissimo) e fa ingrassare (e io sono abbondantemente sovrappeso). Fine della trasmissione e di questa possibilità di felicità, legata a una piccola cosa. “La felicità ci solleva sulle braccia, ci porta per qualche istante sul suo viso come la madre col bambino, e poi senza avvisare ci rimette a terra, sul terreno scivoloso della vita” (Fabrizio Caramagna).
Lascio il sesamo nero a chi non soffra di allergie e non abbia problemi quando si sale su una bilancia. E lancio un pubblico appello a chi possa, e voglia, suggerirmi integratori utili a farmi recuperare le forze (fisiche) perdute.
LE PAGELLE DEL GIORNO / NOTE E GIUDIZI
VALERIO FIORESPINO 5½ / Idem o quasi per il valente dirigente della Rai… L’organizzazione della giornata di lavoro è fondamentale. Ammetto che Valerio (più Spino che Fiore) soffre lo stress di eludere la voglia frenetica di Campo Dall’Orto di rottamare tutti e piazzare nei posti che contano i suoi manager di fiducia. E per questo gli va accordato una lenticchia di voto.
In più. (Giuseppe Parini: “Torna a fiorir la rosa che pur dianzi languia?”…Chissà!).
ALBERTO VACCHI 6½ / La sua quotazione per la presidenza di Confindustria cresce giorno per giorno. L’imprenditore bolognese fu individuato da Gianfelice Rocca, e sostenuto secondo i mass media da Lombardia ed Emilia – che contano molto. Oggi i tre saggi cominceranno le consultazioni, che porteranno al voto.
SILVIO BERLUSCONI 7½ / Dite di Silvio ciò che volete, e qualsiasi cosa nel bene e nel male si può dire, ma nessuno può negare che sia un grande artista nella comunicazione. L’ultima è che, a sorpresa, cogliendo un trend evidente, il Cavaliere si scopre vegetariano e afferma: “Mi è passata la voglia di mangiare carne, basta far soffrire gli animali!”.
BRASILE E ARGENTINA / QUELLA PICCOLA DIFFERENZA…
Mi spiegava un esperto, in grado di sintetizzare – per gli investimenti – le opportunità possibili in sud America. “Se si investe nel Brasile, bisogna sapere che l’economia brasiliana è curiosamente altalenante: per tre anni le cose vanno bene, poi per dieci vanno male, poi di nuovo per tre anni si recupera e poi ancora si cade in una crisi…” E l’Argentina?, gli ho chiesto. “Più o meno la stessa cosa, ma su quei tre anni di benessere non punterei. Spesso non ci sono…”
AGRICOLTURA / CAMUSSO E MARTINA AL FORUM DI OGGI…
Si è tenuto stamane a Palazzo Chigi il Forum “Attiviamo Lavoro – Le potenzialità del lavoro in somministrazione per il settore dell’agricoltura”. Ecco il quadro emerso sul lavoro nell’ambito del settore agricolo: a dominare lo scenario, come ha sottolineato Susanna Camusso, è il lavoro nero e il caporalato, che in Italia gestisce il trasporto e l’alloggio dei lavoratori agricoli. Il Ministro Martina è stato apprezzato quando ha ammesso che i voucher hanno significato per il lavoro stagionale una diminuzione di diritti e garanzie per i lavoratori. Al tavolo è intervenuto, in qualità di Presidente Commissione agricoltura del Senato, Roberto Formigoni, deludente. Arrivato in ritardo, ha limitato il suo contributo alla lettura di un testo ed è rimasto del tutto vago quando gli è stato chiesto di affrontare questioni relative ai prossimi lavori della sua Commissione in materia. A chiusura della lettura, ha lasciato il tavolo e la discussione.
PER CONCLUDERE, LE RIFLESSIONI SULLA FELICITÀ
Per concludere le riflessioni sulla felicità, piccola o grande, vi propongo tre aforismi importanti, non solo per dare una conclusione a questa paginata di diario sul sogno umano più difficile da realizzare.
Il primo: ”I tre grandi elementi essenziali alla felicità in questa vita sono qualcosa da fare, qualcosa da amare, e qualcosa da sperare” (Joseph Addison). Il secondo: “Non ci può essere felicità se le cose in cui crediamo sono diverse dalle cose che facciamo” (Freya Stark). Infine: “Dio si è riservato la distribuzione di due o tre piccole cose sulle quali non può nulla l’oro dei potenti della terra: il genio, la bellezza e la felicità” (Théophile Gautier). Su quest’ultima riflessione, senza impertinenza, vorrei aggiungere che, Dio a parte, dipende anche da noi umani, e forse anche dai genitori e dalle famiglie, coltivare il genio, la bellezza e la felicità. E per dirla tutta, aggiungerei il rispetto degli altri.
cesare@lamescolanza.com
23 02 2016