“Non ho ancora capito se l’Italicum è una boiata vera o solo percepita”, “Che senso ha comprare i BOT a interesse zero? Meglio il materasso.” (Riccardo Ruggeri,da “Italia oggi”)
ATTUALIZZANDO… L’INCOMPRENSIBILE BEL PAESE
Non ci resta che ridere, o sorridere? A Ruggeri, e a tutti noi perseguitati cittadini, non toglieteci anche l’ironia e il senso dell’umorismo. Ma, nel Palazzo, c’è qualcuno che “se imboressa”? Nessuno, nel Palazzo, riesce a capire che niente si salverà, neanche la Casta si salverà, dalla devastazione dilagante, se non riusciamo a fermarla in tempo? Abbiamo perso la testa, tutti? Non si parla che della legge elettorale, le gazzarre televisive sono sempre più insopportabili, e intanto si scopre che i BOT vanno a meraviglia anche a rendimento zero! (“Se imboressa” è un’espressione dialettale veneta, la utilizzo perché molti mi rimproverano di avere indulgenza verso il dialetto delle “mie” città: Cosenza, Genova, Milano, Roma. Traduzione: chi si colma di gioia e di allegria).
CROZZA, SU PASSERA, SBAGLIA
Nessuno tocchi Caino, il Caino micidiale della satira. Ma qualche obiezione sarà pur consentita, anche verso Maurizio Crozza, che è di gran lunga, tra i comici, il più bravo ed efficace: il più micidiale. Su Corrado Passera sta prendendo una cantonata, che non gli fa onore. Dunque: Passera è sceso in piazza, imbavagliando, per protestare contro l’Italicum e il modo di governare di Renzi. Crozza lo irride perché è stato il leader delle Poste, di Banca Intesa e ministro nel governo Monti. E allora? A parte il fatto che Passera, se invitato a un dibattito vero e non alla caciara ormai abituale, saprebbe replicare e spiegare cosa e quanto abbia fatto, di utile, sia come manager, sia come banchiere, sia come ministro… A parte questo non irrilevante aspetto, qual è il problema? Passera faceva parte, con ruoli importanti, delle Istituzioni. Oggi, ritenendo che le Istituzioni opprimano i cittadini e stiano portando l’Italia al collasso, ha fondato un suo partito, “Italia Unica”, per ora all’opposizione, e contro alcune delle attuali Istituzioni, si batte coraggiosamente e anche con intelligenza: è stata grande e significativa la reazione mediatica, di fronte alla manifestazione in piazza. Vero: faceva impressione vedere lo schivo ed educato Passera in piazza, col bavaglio. Ma qual è il problema? E’ vietato Passare da un ruolo all’altro, esprimere diversamente le proprie idee, cercare il senso della propria vita, battersi come si può nell’interesse della comunità, perseguire un obiettivo chiaro – un’alternativa a Renzi – anche contro la propria, egoistica convenienza? Mah! Ho inserito di mia iniziativa Passera nel catalogo delle persone libere di mente, e lo inserisco tra i riferimenti importanti nel movimento che ho annunciato ieri, quello che si batterà CONTRO i pregiudizi, la rassegnazione, la retorica, i luoghi comuni…
IL MOVIMENTO CONTRO LA RASSEGNAZIONE E I PREGIUDIZI
Sono un liberale assoluto e scrivo qui ciò che penso e faccio. Desidero che il movimento, se si creerà, nasca nella maggior trasparenza possibile, attraverso il “bocca a bocca” e il web. Dal basso! La madrina è Maria Alberta Viviani per la fondamentale ragione che mi ha scosso, in amicizia, con una letteraccia pubblicata ieri, dalla mia propensione inconscia alla rassegnazione e al mio vezzo di alludere bonariamente alla mia età. Bene: mi sono scosso, sono pentito, chiedo scusa e sono pronto all’azione. Non sarà facile. Chiedo e spero che chiunque aderisca e intervenga scrivendo ciò che abbia in cuore. Fondamentale è non restare immobili (fermi e determinati, sì, ma non immobili!) in una mera posizione di “contro” (a questo ha già pensato, con un successo meritato, Beppe Grillo), ma contestualmente esprimere proposte concrete, per dare un contributo positivo a chi desideri impegnarsi per un rinascimento italiano. E ciascun aderente, nel territorio o nel settore di sua competenza, dovrà operare per ottenere sostegni e adesioni. La madrina Maria Alberta, qualificatissima come esperta professionalmente nel settore delle relazioni e della comunicazione, in particolare sarà preziosa su Milano. Pubblico due lettere che mi sono arrivate qualche minuto dopo la pagina di diario di ieri. Da Franco Bellino (franco.bellino@francobellino.it), da Venezia, che vuole essere il socio numero uno: “Va bene, Cesare. Aderisco al tuo appello Basta piangersi addosso ! Per me varrebbe anche Basta scriversi addosso. Ma di questo, altrove. Se vuoi lanciare un circolo non solo intellettuale, ma possibilmente di grandi numeri, Contro la rassegnazione e tutti i pregiudizi, aderisco e mi impegno solennemente a non chiamare più la donna che amo da soltanto 52 anni, ‘la mia badante’, come ho cominciato a fare da qualche anno. Dirò a testa alta: la mia amante. Franco.” Benissimo, benvenuto: accetto il tuo imput personale e sentimentale. Ti chiedo di raccogliere adesioni e solidarietà su Venezia. E Da Tiziano Rapanà: “Un’iniziativa contro i pregiudizi mi piace a prescindere e quindi ti chiedo di insistere su questo fattore: è ben più importante della rassegnazione (che è un sentimento, una emozione. Aderisco, quindi, al tuo bel pensiero. Con affetto, Tiziano. Anche a te, come a tutti: chiedo idee, iniziative, adesioni nella tua città e nella tua regione.
BISIGNANI E MADRON CENSURATO IL LORO LIBRO. MAI PIU’!
Non me nero accorto, il libro di Luigi Bisignani e Paolo Madron è stato censurato, la notizia mi era sfuggita anche per il largo silenzio dei media. Dagospia è stato il primo a occuparsene, il 24 aprile. Poi, Paolo Bracalini sul Giornale, infine Pietro Buttafuoco. Dunque, questo il titolo e l’incipit di Dago: “UCCI UCCI, SENTO ODOR DI FRATELLUCCI – LORENZA BONACCORSI, LA PIDDINA CHE NON VUOLE PIÙ VEDERE BISIGNANI SULLA RAI, HA UN FRATELLO MOLTO BEN RACCONTATO NEL LIBRO “I POTENTI AL TEMPO DI RENZI” – E BISI SVELA CHE LA SUA INTERVISTA A “BALLARÒ”, CHE NESSUN PIDDINO HA CONTESTATO, HA SUBITO RICCHI TAGLI. La famiglia Bonaccorsi probabilmente non ha gradito che Bisignani e Madron abbiano tratteggiato l’ascesa di Filippo, che gestì la “privatizzazione” dell’azienda di trasporti fiorentina con vendita alle Ferrovie dello Stato. Ora coordina a Palazzo Chigi il gruppo che si occupa del dissesto idrogeologico e dell’edilizia scolastica…” Luigi Bisignani ha scritto a Dagospia: “A Renzi devono essere saltati i nervi se due fedelissime (Lorenza Bonaccorsi e Laura Cantini) chiedono l’intervento della commissione di vigilanza RAI per la mia presenza alla trasmissione ‘Virus’ su Rai 2. in occasione dell’uscita del libro ‘I potenti al tempo di Renzi’ scritto con Paolo Madron e che in pochi giorni è diventato un best sellers. La cosa non mi meraviglia affatto visto che nel libro ci soffermiamo sulla macchina di potere del premier e sulle gesta della famiglia Bonaccorsi ben impiantata nei vari cerchi che ormai circondano Matteo Renzi. L’anno scorso ero stato già censurato dai catto-comunisti del Salone del libro di Torino che non mi permisero di presentare il mio romanzo il Direttore. La verità è che alla sinistra trasmissioni libere come Virus non piacciono proprio, tanto che in consiglio di amministrazione Benedetta Tobagi non fa che contestarla. Certamente il PD preferisce di più i talk show come Ballarò che ha ospitato una mia intervista la settimana scorsa. Sarebbe bello chiedere ai responsabili della trasmissione perché hanno tagliato alcune parti politicamente significative. Luigi Bisignani.” Ecco la mia opinione: 1. stento a credere, anche se oggi non ci si dovrebbe più stupire di nulla, che Renzi – direi molto impegnato in questi giorni – abbia chiesto alle due signore della Vigilanza un intervento tanto maldestro. 2. Scandaloso – con le eccezioni di Dago, Bracalini e Buttafuoco – l’indifferenza dei giornali. 3. Censura, mai! Le opinioni vanno sempre rispettate e accolte: meglio quando siano scomode, succede di rado. E poi: Renzi e i renziani dovrebbero essere grati a Bisignani e Madron per il loro libro. Perché attribuisce – giustamente, con buon giornalismo – al premier e ai suoi cari uno spessore e un’abilità non solo politica, ma anche organizzativa, che molti non considerano.
CORRIERE / DOMANI LA DESIGNAZIONE DEL SUCCESSORE DI DE BORTOLI. O NO?
Domani il cda di Rcs dovrebbe designare il successore di Ferruccio De Bortoli alla direzione del Corriere. Ma c’è chi sussurra (ancora Dagospia, oggi, Roberto D’Agostino è in gran forma…) che la fumata bianca è rinviata al 10 maggio. Non entro nel merito, riferisco come sempre ciò che mi risulta, oggi. 1. Prima indiscrezione: De Bortoli, che ha diretto il Corriere per dodici anni complessivi in due lunghe stagioni diverse, potrebbe essere designato direttore editoriale. E’ una mezza novità: già l’ho scritto tempo fa. 2. Se la decisione sarà presa domani, il successore dovrebbe essere Luciano Fontana, attuale condirettore. Anche per un criterio importante, la continuità. 3. Se si rinvia al 10 maggio, presumo che il direttore sarà un altro. Fontana sarà reggente provvisorio per dieci giorni, che senso avrebbe aspettare per questo tempo? 4. Alternativo a Fontana potrebbe essere Mario Orfeo, oggi direttore del tigiuno: spingono in molti, a cominciare da coloro (editori, politici, candidati…) che vorrebbero che si liberasse la casella del più importante telegiornale italiano. Ieri è anche uscita una nota Ansa, la trovate sul nostro sito www.lamescolanza.com Mi sembra una ipotesi citabile, come abbiamo sempre fatto qui, ma ancora remota. 5. E’ recuperata la candidatura, che sembrava tramontata di Carlo Verdelli, uno che i giornali li sa fare (Vanity fair, La Gazzetta dello Sport…), ma è ostacolata. E non aggiungo altro perché il gossip sarebbe fastidioso. Certo è che gli accordi tra la maggioranza e la minoranza degli azionisti – al momento – sembra ancora lontana.
SI VIVE (NON SOLO) DI FOLGORANTI BATTUTE. DA BALTIMORA A POMICINO
Paolo Cirino Pomicino: “Chiamate la mamma di Renzi…” Il riferimento è alle mamme di Baltimora che prendono a schiaffi i figli ribelli, i black bloc (ma a Baltimora non li chiamano così, li chiamano manifestanti-facinorosi- guerriglia-“giovani aggressivi”).
GLI AUGURI DEL GIORNO. ALLE STAR, A SAINT VINCENT, A TURANI, DE ANDREIS E AL DOTT. AMENDOLA
Ogni giorno su www.lamescolanza.com registriamo i compleanni di personaggi di attualità. Oggi compiono gli anni André Agassi, Michelle Pfeiffer, Uma Thurman, Luca Laurenti, il Casinò di Saint Vincent che fu aperto nel 1947. E, tra gli amici, Peppino Turani. Ma diamo spazio anche ad altre ricorrenze. Paolo De Andreis, esimio dirigente Rai (non ci sono più i capistruttura di una volta…) festeggia le nozze d’oro con la moglie, complimenti alla signora che ha sopportato il suo caratteraccio! E un anno fa uscì il bel libro di Alfonso Celotto (giovane, ma eccellente servitore dello Stato), incentrato sulla figura del dott. Amendola, degno di una fiction…
FIAMMETTA JORI, LA POESIA DEL GIORNO
“Cullami,/o vento,/cullami ancora /una notte e/ poi il nulla/. O forse/l’aurora?
29.04.15