“L’Italia è come un alcolizzato: ogni mattina si sveglia dentro una pozza di vomito e merda e non ricorda niente del giorno precedente” (Mimosa Martini, thumb by Donato Moscati da Facebook)
ATTUALIZZANDO… PESSIMISMO FORTE, sickness TERAPIA INCERTA
Mimosa (bellissimo nome) è una brava giornalista nel settore esteri del Tg5. Scrivo spesso della situazione italiana con pessimismo nerissimo, ma questa collega mi supera. Dobbiamo chiederci però se il pessimismo possa essere terapeutico ai fini di una, improbabile, riscossa italiana. Questo almeno viene spesso imputato a me, ed è curioso che proprio io oggi possa dare l’impressione di contestare l’iper realismo di Mimosa Martini. Certamente il pessimismo aiuta gli inconsapevoli e i buontemponi a prendere atto dei drammi nazionali, che al momento non lasciano speranza. E tuttavia, ammetto, dovrebbe essere un punto di partenza per rimboccarsi le maniche e operare positivamente. Guai, lo dice qualsiasi psicologo, a crogiolarsi nel rifugio cloroformizzato della depressione.
MONTE PASCHI, UN RAGIONEVOLE DUBBIO DA SEMPLICE CITTADINO
Venerdì scorso il titolo di MPS è salito alla grande, lunedì è crollato vertiginosamente. Chi ha acquistato e venduto venerdì? E’ una domanda che si pongono non solo i semplici cittadini, ma anche i piccoli risparmiatori campagnoli… Quando finiranno le tempeste mediatiche intorno alla tormentata banca toscana? Mi sembra di aver già scritto che Profumo, il manager, avrà anche un cattivo e discusso carattere, ma tra i banchieri spicca per la sua lucidità strategica. Sono certo, e non solo io, che abbia ben chiaro in mente il traguardo da raggiungere. Il problema purtroppo, per lui come per tanti, grandi e piccoli, nella situazione italiana di oggi, si racchiude in un dubbio: ci saranno tempi sufficienti per consentire di chiudere positivamente le pratiche, nonostante i quotidiani ostacoli dell’Italia – vedi sopra – alcolizzata? E, se i tempi non consentono rinvii, nel caso MPS, si sarà obbligati a sottostare alle implacabili norme europee, oppure ci sarà un salvifico intervento del Ministero del Tesoro?
TOMBARI, AREA RENZI, IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELL’ACRI
Il professor Umberto Tombari, presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio di Firenze, è il più autorevole candidato alla presidenza dell’ACRI, Associazione delle casse di risparmio italiane. E’ considerato, con grande rispetto, un riferimento importante per il premier Renzi, sostenuto anche dal fatto che Francesco Bonifazi, tesoriere del Pd, e Maria Elena Boschi, ministra vicinissima al presidente del Consiglio, si fecero le ossa nel suo studio legale (ed entrambi gli sono riconoscenti e affezionati). Tombari fu il successore di Jacopo Mazzei, altro sostenitore per la pelle di Matteo Renzi, nonché consuocero di Paolo Scaroni. Me ne occupo perché, negli ambienti bene informati, si dice che l’unico banchiere ascoltato da Renzi sia Fabrizio Palenzona, di Unicredit. E’ così, con una differenza: Palenzona chiede di essere ricevuto e subito ottiene un appuntamento, non solo a Palazzo Chigi, oppure Renzi lo chiama direttamente per cercare riscontri; Tombari alza il telefono e parla con Renzi ogni volta che vuole (non so se chiami a quel numero di cellulare, che quasi tutti a Palazzo posseggono – ma Renzi risponde solo a pochi – o su un’altra linea preferenziale).
ANNALISA BRUCHI, UN BEL SUCCESSO SU RAI2
Conosco Annalisa dall’inizio del nuovo millennio, la ingaggiai come consulente a una “Domenica in”, nel tentativo di alzare il livello alfabetico di quel popolare programma pomeridiano. E’ una specialista, attenta e seria, del complicato mondo economico italiano. Ora conduce “2 next, economia e futuro” su Rai2, uno dei successi di Angelo Teodoli, direttore della rete: sta ottenendo risultati importanti, per la seconda serata. Nell’ultima puntata, 7,50! Lorenzo Bini Smaghi firma una rubrica ogni martedì (diretta alle 23.45, il programma dura un’ora). In trasmissione sono comparsi personaggi come Patrizio Bertelli, il ministro Poletti, il prossimo martedì ci sarà Andrea Orlando, ministro della Giustizia. La Bruchi ha il merito di saper divulgare temi e argomenti di economia e finanza, abitualmente impervi, con un linguaggio comprensibile per tutti. E questo spiega, soprattutto gli ottimi ascolti.
LETTURE PER IL WEEKEND/ BOLERO, LA MEJO ROMA E LIBRI, LIBRI!
Alla vigilia del weekend, che passerò in felice solitudine (abbandonato da amici e famiglie, che cercano altrove ciò che è a portata di mano a Roma) ho l’abitudine di consigliarvi letture interessanti. E questa volta supererò me stesso, perché ho pensato sia alla passione per l’attualità, sia all’amore per la purezza di un grande poeta, sia – per chi resta a Roma – per qualche consiglio gastronomico, sulla vita dolce e salata della capitale. Cominciamo da quest’ultimo argomento perché attualità e poesia si gustano meglio, a stomaco pieno: “La mejo Roma” di Claudia Monteiro De Castro, Palombi editori, vi dà qualsiasi indicazione per la vostra vita edonistica. Claudia è brasiliana di origine, ha vissuto a San Paolo, Los Angeles, San Francisco e Parigi, poi è festosamente piombata a Roma nel 2002 e dimostra di conoscere a meraviglia le delizie romane. Quindi vi indica dove mangiare la migliore carbonara e i migliori gnocchi, ma anche quale sia la migliore pizza a domicilio, i migliori filetti di baccalà, il miglior pesce affumicato, perfino le migliori patatine fritte o miglior parco per fare colazione nel weekend, e il ristorante più antico, il greco e il tirolese, il turco e il libanese, il coreano e ovviamente il brasiliano e così via, poi si tuffa nei dolci e nelle bevande, ma anche nei negozi più allettanti, “nel vicolo più romantico per rubare un bacio” (suppongo che diverrà presto affollatissimo) e la miglior fontana dove piangere la fine di un amore. Insomma, grazie anche ai disegni di Daniéle Ohnheiser, una chicca di libro che non potete non mettervi in tasca. Poi, per ora, un breve accenno a “Bolero”, già citato in queste colonne, editore Piemme. Scritto da Carmelo Abbate, già noto nel mondo per li best seller “Sex and the Vatican”, ora ci ripropone il racconto, sul filo dell’epopea di Bettino Craxi, incentrato su confidenze e ricordi del suo amico fotografo Umberto Cicconi. Ingolosito, lo sto leggendo e ve ne parlerò. per ora vi dico che la formula narrativa è intrigante e imprevedibile, il linguaggio coinvolgente, debbo aggiungere che opto a credere che i ricordi siano veri, sempre comunque verosimili, forse a volte ben conditi con fantasia e qualità di immaginazione. Infine, una delizia per l’anima e lo spirito: Federico Garcìa Lorca: “Libri, libri! Discorso al paese di Fuente Vaqueros”, edizioni Estemporanee. Ho pianto e anche voi se proprio non avete una sensibilità ribalda, vi commuoverete. Vi ricordo che Garcìa Lorca morì a trentotto anni, fucilato dai franchisti all’inizio della guerra civile spagnola. Questo discorso fu pubblicato per la prima volta in Spagna nel 1986, è “il testo che il poeta lesse ad alta voce, davanti ai propri concittadini, in occasione dell’inaugurazione della biblioteca comunale del proprio paese natio.” Il discorso è un atto d’amore per i libri, ma in molti passaggi esprime sentimenti elevati del grandissimo poeta. Struggente il saluto finale, a tutti, “ai vivi e ai morti, visto che un paese è costituito sia da vivi che da morti.” Buona lettura e buon weekend
13.11.14