OGGI VI DICO CHE… GRAZIE, PADRE ADOLFO NICOLAS

“ Bisogna ascoltare il mondo,  altrimenti il mondo non ci ascolterà. Non c’è solo il bianco e il nero, serve gradualità …” (Adolfo Nicolas, Padre Generale della Compagnia Gesù, 7 ottobre 2014)

ATTUALIZZANDO… QUEI MIEI SOGNI ROMANTICI

padre adolfo nicolas

Ogni tanto, capita – come oggi – di svegliarsi per il verso giusto, ispirati da piccoli e preziosi eventi. Ad esempio, questa mattina, leggere sui giornali le dichiarazioni di Nicolas, il venti novesi successore di Sant’Ignazio di Loyola, alias, popolarescamente, il “Papa nero”. Nicolas ha settantotto anni e anche se ne ho solo sei di meno mi rivolgo a lui con rispetto e qualche sommessa distinzione. Padre Adolfo è un gesuita, io un impertinente dalla nascita. Dunque penso che non sempre “serve gradualità”, come afferma Nicolas. A volte, è prezioso uno strappo traumatico, per cambiare percorso – come sta facendo, o meglio tentando di fare, Francesco. In parole povere, finalmente la Chiesa riconosce che una coppia di fatto, o sposata civilmente in seconde nozze, è migliore di tante coppie dove “non c’è amore, non c’è niente, anche se hanno compiuto tutti i riti…” Ma ora permettetemi, secondo impertinenza, di scherzare un po’. E accosto addirittura mister Pallotta, patron della Roma, all’eminente gesuita. Dopo lo scandaloso arbitraggio di Juventus Roma, con un sconfitta assolutamente ingiusta della sua squadra, Pallotta propone nobilmente di darsi tutti una calmata e di fare il possibile per il bene del calcio, lo sport più popolare in Italia. Chapeau! In questo caso, a volerla dire tutta, non c’è solo il bianco o il nero, che bisogna evitare come saggiamente chiede Nicolas. C’è, ahimè, il bianconero (juventino), ed è difficile neutralizzarne la logica e il potere… Sogno un mondo in cui la cosiddetta lady (?) Emma – moglie di Andrea Agnelli – sappia esprimersi con fair play, come Pallotta, anziché come una tifosa da curva. Dove diavolo è finito lo stile Juventus? Sogno che Giuliano Ferrara e Marco Travaglio riescano a confrontarsi senza insultarsi. Sogno che mia moglie non si comporti Petronilla con Arcibaldo. Futili sogni? Sogno anche che sui gay potessimo avere un rispetto unanime (non dico accettazione, che è dovuta). Ma i sogni cominciano a prendermi la mano! Sogno che israeliani e palestinesi possano trovare un traguardo per un accordo, sogno che le industrie farmaceutiche non ci propinino veleni allo scopo di arricchirsi, sogno che per combattere la fame di milioni di infelici nel mondo non ci siano milioni di opinioni diverse ma un solo efficace e concreto intervento da parte di tutti coloro che possano contribuire… Mi fermo qui. Anzi, fermatemi finché siete in tempo. Darei via libera ai miei sogni privati e, ne sono sicuro, ridereste di gusto.

GIUSTIZIA E GIORNALISMO 1/ IL CASO BETULLA

renato farina

A me, d’istinto, Renato Farina, detto Betulla (il nome utilizzato quando collaborava con i servizi segreti), è simpatico. Per il semplice fatto che era, e mi auguro che ora continui ad essere, alla radice un grande cronista, tipo di esemplare ormai scomparso nel giornalismo: uno che dava e, spero, darà notizie al proprio giornale e ai lettori. Nel 2007 Farina, in quanto Betulla, fu radiato dall’Ordine dei Giornalisti. Ai primi del passato settembre è stato reintegrato nell’Ordine lombardo, dopo una sentenza definitiva e assolutoria della Cassazione. E’ successo uno sconquasso. Carlo Bonini, di Repubblica, e Pietro Suber di Mediaset, si sono dimessi dal Consiglio nazionale, preseduto da Enzo Iacopino. Lo hanno fatto con lettere accorate e persuasive, sono eccellenti giornalisti. Però, dovremmo finalmente metterci d’accordo su un punto: il rispetto verso la magistratura e le relative sentenze è una regola da osservare sempre, o soltanto quando ci fa piacere? Il caso giornalistico è il più recente, ma non il più importante. De Magistris, sindaco di Napoli, ex magistrato, si agita contro i magistrati. Magistrati e giornalisti si infiammano di già perché la Procura di Palermo concede a  tre imputati (Mancino, ex presidente del Senato, e ahimè Riina e Bagarella noti mafiosi, super condannati) di partecipare all’udienza a cui per legge è obbligato il presidente della Repubblica. A proposito dello scottante caso della trattativa Stato- mafia. Infine Francesco Storace, leader de “La destra” ed ex governatore del Lazio, è imputato di vilipendio, per aver definito “indegno” Napolitano. Ineccepibile. Ma Storace sostiene, e  anche questo è ineccepibile, che l’accusa di vilipendio, reato discutibile anche a parer mio, e diffusissimo in Italia, è stato contestato solo a lui. Non farà appello e si dice determinato ad andare in carcere, in caso di condanna. Conclusione? Potete leggerla qui sotto, nel mio pensierino quotidiano.

GLI AFORISMI DI CESARETTO… LA GIUSTIZIA SELF SERVICE

giustizia

La giustizia non è uguale per tutti, dipende dagli umori dei giudici, dai luoghi geografici, da interpretazioni in buona fede, o anche, purtroppo, da soggezioni o interessi diversi.

 

 

 

 

IL DECODER, MENO CINQUE. COMPLIMENTI VARIEGATI

massimo giannini

Tiziano Rapanà è d’accordo con Ilaria Ammirati e tanti altri con lui: Giorgio Albertazzi, mitico attore, dovrebbe essere tutelato dallo scempio che se ne fa a “Ballando con le stelle” . Tiziano non le manda mai a dire e parla di boicottare il boicottabile, con agape francescana. E’ una ignominia, scrive./ Donato Moscati legge con entusiasmo, e condivide, la filippica de “L’ultima ribattuta”, il giornale di Guido Paglia: a proposito di Pier Forleo, direttore degli acquisti Rai, silurato dal dg Luigi Gubitosi./ Complimenti, miei, a Enrico Varriale, che nel “Processo del lunedì”, finito ingiustamente sul canale Rai Sport, è riuscito ad ottenere un risultato pazzesco. Complimenti a Paolo Liguori e a Paolo Giordano, che su Italia Uno hanno tenuto testa con intelligenza a deliranti e feroci invettive di Gianpiero Mughini, che stimo sempre quando non straparla di Juventus. Complimenti ancora a Massimo Giannini che mantiene stabile “Ballarò” al 6.63 di share (Floris, a La7, cala al 3.50). Infine, euforia meritata per Vanessa Incontrada e Loretta Goggi per la fiction su Rai Uno, arrivata al 30%, e più. E un amichevole apprezzamento a Ezio Mauro, in gran forma ieri sera a “Otto e mezzo”, abbronzatissimo. E anche un po’ ingrassato, da quale pulpito riesco a predicare…

*** (Il decoder di Cesare Lanza andrà online tra cinque giorni, lunedì 13 ottobre. Il giorno dopo la scoperta dell’America andremo alla scoperta – non casuale, come invece fu quella di capitan Cristoforo – di quanto accade in tivù, con aggiornamenti 24 ore su 24. Mandateci opinioni, giudizi, indiscrezioni e, qualora lo vogliate, sarebbero graditi anche lampi di gossip, possibilmente documentati. Grazie!)

DUE COSE CHE VORREI  DIRE A MARCHIONNE E A  RENZI

renzi-marchionne

I due, Sergio e Matteo, si amano o fingono di amarsi tantissimo. Non mi permetto di entrare nel flirt, ci sono già entrato nei giorni scorsi. Ma vorrei dare all’uno e all’altro consigli non richiesti, e perciò probabilmente indigesti. Marchionne, tu sei un grande manager, un grande paraculo, al servizio dei tuoi azionisti. Se in un’altra vita riuscirò a farti lavorare per me, Sergio carissimo, ti stringerei al petto tanto forte che nessuno  riuscirebbe a portarti via. Però, siccome a noi italiani, come volgarmente si dice, ci hai preso per i fondelli: mentre hai salvato la Fiat, e i tanti Angelli e agnellidi te ne sono grati, come infinitamente lo sarei anch’io… Agli italiani, non solo ai lavoratori Fiat, ma a tutti coloro che alla Fiat hanno dato sangue, lo hai messo (sempre, come si dice volgarmente) nel didietro! Smettila di pavoneggiarti sul nostro suolo e le nostre infelicità, diventa americano a tutti gli effetti, e cerca di avere un po’ di rispetto per la nostra residua dignità. Renzi, secondo gli ultimi sondaggi in poco tempo il tuo governo ha perso nove punti di consenso. Non credo proprio che gli abbraccioni con Marchionne ti diano benefici, sul piano della popolarità. Il troppo stroppia! Stai litigando con tutti, anche l’oretta di dibattito che concedi ai sindacati ti si torcerà contro, da tutti i fronti., Sei un grande politico, hai conquistato il potere e il Paese e meriti considerazione. Tra due mesi scade il tuo proclamatissimo ed enfatizzatissimo mandato europeo, e non hai combinato un ciufolo. E in Italia? A Napoli dicono: “A ccà nisciuno è fesso!” non trascurare la saggezza degli slogan popolari. Se no, non sarai mai un vero e grandissimo paraculo, come il tuo amico della ex Fiat.

cesare@lamescolanza.com

08.10.14