OGGI VI DICO CHE… FLAIANO DOCET

“Si battono per l’Idea, non avendone” (Ennio Flaiano, “Diario degli errori”, Adelphi 2002).

ATTUALIZZANDO… SCUSATEMI, PENSO A INZAGHI

Pippo Inzaghi

Chiedo scusa al grande Flaiano, che morì nel 1972 a soli sessantadue anni, ma vive – uno dei pochissimi intellettuale che riescano a vivere post mortem – nelle citazioni che, spesso abusivamente, gli dedichiamo. Un’intelligenza libera, senza confini. Oggi chiedo scusa, a lui e ai tanti che lo adorano: chissà perché la sua battuta, ricordata qui sopra e probabilmente riferita ai tanti mostri ottusi della politica o della cultura, mi ha fatto venire in mente l’allenatore del Milan, Pippo Inzaghi. Forse perché sono un superficiale appassionato di calcio, forse perché il weekend è iniziato e le partite di football incombono. Comunque sia, e ancora chiedo scusa, Flaiano mi ha fatto venire in mente il povero Pippo. Il motivo è semplice: il giovane e inesperto allenatore del Milan ripete spesso che per vent’anni almeno si dedicherà a questo mestiere (non però nel Milan, sperano i milanisti: altrove). E’ convinto, Inzaghi, di avere l’Idea del calcio nella sua vocazione, formazione, identità. Purtroppo non è così: è arrivato a guidare una squadra importante troppo presto, senza gavetta né esperienza, senza sofferenze né maestri. E si vede. Manda in campo plotoncini di giocatori, e alcuni sono anche apprezzabili campioni, senza aver insegnato o anche solo chiesto loro alcunché. Entrate in campo e giocate, in poche parole: una volta si diceva “alla viva il parroco”, in ricordo dei campetti parrocchiali, dove bastava inseguire la palla in qualche modo, e cercare di fare gol, non importa come.

LIBERI DI MENTE/ IL CATALOGO, PER ADESSO, E’ QUESTO…

Marco Pannella

Tra quelli che non ci sono più, aggiungerei Alda Merini, mia adorata poetessa. Una poetessa vivente libera di mente è certamente Fiammetta Iori. E poi, come suggerisce Ilaria Ammirati: Riccardo Ruggeri, Marco Pannella, Aldo Busi, forse Morgan (aspetto valutazioni). E, proposta da Maria Antonietta Serra, Selvaggia Lucarelli. Ieri, per lanciare con voi attraverso il web, il nostro catalogo libertario, avevo indicato i nomi di Livia Pomodoro, Massimo Cacciari, Massimo Fini, Luisa Todini, Vittorio Sgarbi. E anche il Papa Francesco, anche se può sembrare irrispettoso averlo tra noi: fatto sta che è il Pontefice, ma si comporta e si esprime come se non lo fosse. Grande! Altri nomi, qui sotto

LETTERE / “SIETE UNA CONSORTERIA DI MASCHI PREPOTENTI”

 Vittorio Sgarbi

Mah! Che la libertà di mente consista nell’attaccare tutti, come fanno gli Sgarbi e i Ferrara, mi fa desiderare l’umano modesto e servo, ma educato. Ne ho le tasche piene di gente attaccabrighe, molesta e sopraffattoria. Non mi hanno mai divertito. Ho smesso da tempo di vedere i talk show e via via tutta la Tv. Mi annoia. La cosiddetta ‘naturalezza, che poi significa maleducazione, non mi attrae. Oggi non sono d’accordo. Non che lo sia sempre, ma oggi sento che siete una consorteria di maschi prepotenti, divertiti da voi stessi. Mah! Però Alle 5 della sera è una droga. Ciao, Flavia Schiavi.

LETTERE / “CATTELAN E TOTTI, DIVERSI MA UGUALI”

Francesco Totti

“Ciao Cesare (non posso fare a meno di darti del tu a causa dello svago quotidiano che mi regali), permettimi di suggerirti una riflessione su due personaggi “liberi”, diversi ma uguali, grandi ma vicini, amati e odiati, geniali e normali, pop ma top: Maurizio Cattelan e Francesco Totti. Francesco Bruti

WEEKEND/ RIZZOLI E CARRARO, FINI, PATITUCCI, FLAIANO…

Sensi di polpa copertina

Sono i libri che sto leggendo. Chiedo scusa a Nicola Carraro e Alberto Rizzoli, che ho affettuosamente stroncato ieri. Comunque, raccomando a tutto ciò che più importa a un editore: leggete, anche se non vi piacerà, la biografia da loro dedicata al mitico nonno Angelo Rizzoli. Vero è che non mi piace il tono dolciastro delle prime decine di pagine, ma forse mi ricrederò. Ricordi e aneddoti sono, indiscutibilmente, interessanti. Massimo Fini: un vulcano in eruzione (prego, attenzione a scrivere correttamente: eruzione, non erezione; Massimo, mio coetaneo, probabilmente non è più all’altezza). Poi il libro, difficile e intelligente, di Luigi Patitucci: “Sensi di polpa. Design erotico e persistenza nella memoria”, edito da Malcor D’. Anche Flaiano, come avrete dedotto leggendomi qui sopra, mi delizia: il suo diario è un inno, pagina per pagina, all’intelligenza pura, alla fantasia, alla analisi ironica. Detto ciò, ricordo alla mia indispensabile Alessandra di inserirlo nel catalogo dei liberi di mente alla memoria. Ho sul comodino, ma non lo aprirò, anche il romanzo che ha tanto ha fatto parlare, “Sottomissione”, di Michel Houellebecq, edito da Bompiani. Perché ho voglia di tenerezza, anzi di leggerezza.

IN CAUDA VENENUM/ BERLUSCONI COME CLINTON

Berlusconi- Clinton
“Berlusconi ce l’ha fatta, ora è come Bill Clinton”: statisti e puttanieri, non è reato.” (Riccardo Ruggeri, Grantorino).

cesare@lamescolanza.com

 13.03.15