Riccardo Ruggeri, il sublime opinionista che scrive su “Italia Oggi”, pubblicherà domani il suo millesimo cameo sul quotidiano magistralmente diretto da Pierluigi Magnaschi. Lo pubblicheremo anche qui, con l’augurio che, concludendo un ciclo, lasci spazio all’inizio di un nuovo migliaio di straordinarie riflessioni e opinioni.
ATTUALIZZANDO… SI FA PRESTO A DIRE GIORNALISTA
Ieri, a Milano, un gruppo di amici si è riunito per festeggiare Ruggeri. Riccardo, trattenendo emozioni e commozione, ha letto il suo millesimo, brillantissimo “pezzo” (quello che potrete ammirare domani sul suo giornale, e anche qui). Dopo di lui ha parlato, con arguzia, Magnaschi: tra i suoi meriti di direttore, c’è anche quello di aver scoperto le qualità, come opinionista, di Ruggeri, e di pubblicarlo ogni giorno. Infine – per il solo merito di essere stato la “levatrice” della festa – ho detto qualcosa anch’io. Per la verità, avevo auspicato (e insisto) che il millesimo exploit coincidesse con la pubblicazione in volume di tutti gli articoli di Ruggeri. Ho tuttavia colto l’occasione per fare qualche cenno di ciò che penso dei giornalisti: lo saprete, se vorrete leggermi, domani. Per ora, vi anticipo che divido la nostra complessa e discussa categoria in tre filoni: i giornalisti/giornalisti, quelli che hanno il mestiere nel sangue, per vocazione; i dirigenti, grandi professionisti che nel sangue hanno soprattutto la capacità di dirigere (qualsiasi impresa); e infine la sciagurata e meravigliosa sezione degli opinionisti, in cui qualsiasi cappone e pulcino e qualsiasi gallina si sentono autorizzati a pigolare, ma pochissimi sono i galli che ci incantano con il chicchirichì: tra di loro, in primissima fila, Ruggeri. Alla sobria e intensa riunione erano presenti, nello show room di Rick Owens in via Monte di Pietà, oltre a Magnaschi e alla moglie e alla figlia di Riccardo, tra gli altri, anche Ferruccio de Bortoli, il Procuratore generale di Torino Marcello Maddalena, Franco Debenedetti, Guido Cainarca di Radio Padania, Marco Cobianchi di Panorama, Osvaldo Danzi presidente di Fiordirisorse, alcuni amministratori delegati di varie aziende, un paio di finanzieri svizzeri. A domani!
LETTERE / SOCRATE E MARINO. IL CONFRONTO É TOTALE
Mi scrive F.V. (nel rispetto della privacy non pubblico la firma delle lettere, se non sono autorizzato), una intelligente e polemica amica, che ha aderito a “Socrate”: “Caro Cesare finalmente oggi ti ritrovo! Ho letto 5 della sera e mi sento di nuovo in sintonia. Invece non sono stata convinta dalle precedenti newsletter. In particolare mi ha dato fastidio l’atteggiamento forcaiolo nei confronti di Marino. Come sindaco non mi è mai sembrato all’altezza del suo compito istituzionale (e forse per questo era giusto già dai primi sei mesi fare una campagna contro). Ma proprio ora che sta scoperchiandosi il pentolone del marcio – grazie a lui che ha chiamato la finanza – buttare all’aria il lavoro di ‘risanamento’ e di anticorruzione in nome di un corretto atteggiamento ‘politico’ (non giudiziario, giacché contro di lui non c’è una sola denuncia) mi sembra da scervellati! In Italia non si dimette nessuno, nemmeno chi sia carico di denunce e di mandati di comparizione e si deve dimettere uno che se come sindaco va giudicato duramente, non può essere che apprezzato per l’opera di ‘pulizia’ (non delle strade, lo so: vivo in questa città) che sta facendo. Manca di comunicazione, sembra un… ridens, non ci ha fatto capire che cosa stava cercando di fare (ma forse non poteva farlo), però ha messo in moto inchieste contro fior di mascalzoni che da parecchi annetti lavoravano indisturbati. E ha cacciato delle persone indegne. Ti risulta che qualcuno prima di lui l’abbia fatto? Non sarà che chi grida alle dimissioni (escluso te )ha il suo tornaconto? Ora finisca questa parte di risanamento, poi – se ci riesce – faccia davvero il Sindaco. E se non ci riesce, non lo rieleggeremo. Ma alla fine non è Marino che mi fa star male. È che uno si domanda dove trovare un pugno di persone oneste e capaci. Sembra un binomio senza futuro…”
RISPONDO. ECCO PERCHÉ MARINO DEVE DIMETTERSI
Sarei dunque scervellato e forcaiolo, mia cara amica F.V.? Ma no, non credo. Vorrei escludere insulti ed epiteti dal dibattito e dal confronto che si svolge tra chi aderisce a Socrate, ma di F.V. conosco sensibilità e intelligenza, e anche la passione civica, dunque la tolleranza è senza confini. E non mi sembra il caso di presupporre divisioni e rotture, se abbiamo divergenze. Non facciamo politica, dove quasi tutti sono pronti a strumentalizzare i contrasti, per dar vita a correnti e scissioni – allo scopo di assicurarsi una fettina di potere personale. A me è a chi aderisce a “Socrate” il potere non interessa: il movimento ha un solo, fondamentale valore aggregante: sì al merito, no alla rassegnazione e ai pregiudizi. Vogliamo influire su chi possiede il potere affinché rispetti questi valori. Ora, Ignazio Marino come sindaco di Roma non può rivendicare alcun merito: perciò deve dimettersi, per inettitudine – come del resto ammette anche l’amica F.V. Gli abbiamo rivolto un appello per fare qualcosa, almeno una cosa positiva, ad esempio ripulire Roma, che è diventata una delle capitali più sporche del mondo. Marino non ha neanche risposto. É inetto e arrogante, indifferente alle proteste dei cittadini, che avrebbe il dovere di ben amministrare. Dicono: è onesto. Così lo difende il Pd, che non lo aveva mai sostenuto, per difendere il partito dallo scandalo. Bene: non mi basta l’onestà, se non c’è efficienza. L’onestà dovrebbe essere un presupposto scontato, vorrei un sindaco onesto, ma attivo, positivo, efficiente.
CORREGGIAMO IL GIUDIZIO SU ELISABETTA BELLONI…
… perché siamo stati vittime di un pregiudizio. E Socrate si batte contro tutti i pregiudizi! La Belloni è il nuovo capo di gabinetto del ministero degli esteri. Con approssimative informazioni, abbiamo scritto che la sua designazione era stata determinata da Renzi e, nelle pagelle, le abbiamo attribuito appena 6. Altre, successive e attendibili, informazioni sono assai più attendibili. Il voto diventa 8 e non risulta che il nuovo capo di gabinetto della Farnesina abbia sponde politiche, nè da Renzi nè da altri.
MILANO, FESTA PER IL COMPLEANNO DI ALBERTO RUSCONI
Non vorrei rubare il mestiere sapiente, peraltro non superabile, di Carlo Rossella, ma il mio ex editore Alberto Rusconi ha festeggiato il suo compleanno e merita i nostri auguri. Ha prenotato l’intero Baretto, in via Senato a Milano: c’erano la sua compagna Ingrid Torres (ammiratissimo il suo collier di diamanti), Stefano Zani – dg So-Ge-Mi – con la marchesa Maria Alberta Viviani, dinamica madrina di “Socrate”; il celebre fotografo Bob Krieger; Mara Venier con il marito, lo scrittore Nicola Carraro. Sempre per far concorrenza a Rossella 2000… Il vestito da sera più apprezzato? Quello di Maria Alberta Viviani, confezionato per lei da Gio’ Guerreri (moglie di Roberto Alessi, leader dei cronisti.
cesare@lamescolanza.com Si pregano tutti i lettori, in particolare quelli desiderosi di aderire al movimento di opinione “Socrate”a sostegno del merito e contro la rassegnazione i pregiudizi, di scrivere a questo indirizzo: Lanza risponderà privatamente o pubblicamente, qui. Con le adesioni aggiungete nome e cognome, città di abitazione, se possibile età e lavoro, ogni riferimento utile per le comunicazioni. La privacy sarà rispettata per tutti.
10.06.15