OGGI VI DICO CHE… COSI’ CARDUCCI PISCIO’

“Non vedi, caro,  che stai disturbando?/Su un portone,tranquillo sto pisciando./Io piscio dove mi pare e quando voglio,/piscio sopra l’aiuola e sullo scoglio./Piscio sulla moneta, e sopra il foglio,/piscio sul Vaticano e in Campidoglio; e se continui a rompermi i coglioni/piscio sul muso a te, e anche ai tu’ padroni.” E, terminato l’endecasillabo, Carducci si riabbottonò e girò sui tacchi imperturbabile, lasciando il povero Gaddo immoto e ammutolito. (Da un libro di Marco Malvaldi “Odore di chiuso”, 2011).

ATTUALIZZANDO… IN DIFESA DELLA PROSTATA SENILE

giosuè carducci

Fantasia di Malvaldi o realtà biografica? Me lo chiedo, ma non mi interessa più di tanto la risposta. Fatto sta che Malvaldi ambienta il suo racconto in un castello della Maremma Toscana vicino alla Bolgheri di Giosuè Carducci, un venerdì di giungo del 1845. Gaddo Bonaiuti, figlio del Barone Romualdo è un poeta dilettante che spera sempre di incontrare Carducci. Finalmente, una sera, lo avvista mentre il Poeta si avvicinava lento e maestoso nella strettezza di un vicolo, guardandosi intorno con calma; Gaddo, timido ed entusiasta, si chiede se sia il caso di avvicinarlo e presentarsi, quando si accorge che Carducci “si era fermato davanti a un portone e lo aveva studiato severamente per qualche secondo. Quindi, trovatolo confacente, si era sbottonato con difficoltà i pantaloni e aveva cominciato tranquillamente a liberarsi al vescica, la testa verso l’alto e il fare indifferente ce caratterizzano il vero professionista della pisciata all’aperto.” Il seguito è intuibile. Gaddo, impietrito, raggiunge il vate pisciante, lo guarda con stupore e Carducci procede, come se niente fosse. Al quel punto, Gaddo esplose. “Ma cosa diavolo state facendo?”, disse con voce tremante di rabbia e di sorpresa. Per nulla turbato, il Poeta rispose con quei versi improvvisati…. Deploro che, tra i tanti misfatti degli amministratori di Roma, ci sia stata anche l’abolizione dei mitici vespasiani, tramandati dall’Antica Roma e dall’imperatore consapevole delle necessità  prostatiche dei vecchi a passeggio per la città. E dunque? Penso che una buona pisciata all’aperto, sia per i maschi sia per le femmine, sia un atto liberatorio, romantico e assolutamente apprezzabile: a patto che, con questo spettacolo ovviamente discutibile, non si offenda la sensibilità dei passanti, in particolare di bambini. Quindi, per quanto  mi riguarda, non oso paragonarmi a Carducci, icona del vero professionista della pisciata all’aperto. Quando mi succede, confesso che mi guardo intorno, per assicurami che dietro il cespuglio fortunosamente trovato non si nascondano occhi indiscreti. Temendo di non essere adeguatamente apprezzato come meriterei, ricorro alla citazione di un testimonial eccezionale, Roberto Benigni, sorpreso a far pipì – non ricordo più se dall’alto del tetto della sua casa, o da un giardino. Di fronte a critiche e pettegolezzi, il grande comico sostenne la sua assoluta libertà di pisciare dove, come e quando volesse.

 LA7: SANTORO PARZIALMENTE DELUDE

michele santoro

Donato Moscati  mi segnala puntualmente che la prima puntata di “Servizio pubblico” ha ottenuto un risultato inferiore alle aspettative: 1.203.000 spettatori, 5,78 di share. Donato elogia tuttavia il racconto “perfetto grazie ai servizi curati e ben montati, a tratti commoventi come nella testimonianza di Bruno.” Fiacco il dibattito, forse anche a causa del forfait in extremis del sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Tiziano Rapanà concorda: il debutto di Santoro non è stato esaltato, sulla media di altri talk. I reportage, però, sono una leccornia assoluta. Purtroppo non si raggiunge il livello dei documentari realizzati da “Sciuscià”, Rai2 in seconda serata, più di una decina di anni fa.” Altri risultati interessanti: “Otto e mezzo” di Floris, 4.10. “X Factor” su Sky1 3.46 con 1.064.000.

UVA, UN BUON DIRETTORE GENERALE ALLA FIGC

michele uva

Il materano Michele Uva è il nuovo direttore generale della Federazione Calcio. Non si può che accogliere la designazione con soddisfazione, Uva è un ottimo professionista: chi mi segue sa che la scalata di Carlo Ta!-vecchio non  mi ha affatto esaltato, a dire il vero non ha esaltato, in gran parte, gli addetti ai lavori e i protagonisti del calcio, in primis i calciatori. Ci aspettavamo, sinceramente, un più confortante avvicendamento, dopo le batoste inflitte al calcio italiano negli ultimi due campionati del mondo. Uva, cinquant’anni a novembre, è stato braccio destro di Giovanni Malagò al Coni, come direttore di Coni Servizio, è stato presidente della Lega Pallavolo per la serie A femminile, ha vissuto la stagione d’oro di Tanzi nel Parma (vittoria in Coppa Italia, Super Coppa Italiana e Coppa Uefa) poi anche alla Lazio e nel basket. Un grande esperto di sport, specialista di testi di studio sull’economia e gli ordinamenti giuridici. Confido che riesca, con la sua esperienza, ha tamponare le terrificanti gaffes che Ta!-vecchio ancora commette.

DIMISSIONI E LITIGI IN CASA SALINI

simon pietro salini

Simon Pietro Salini si è dimesso con decorrenza immediata da consigliere e membro del comitato esecutivo di Salini Impregilo. Simon Pietro è il cugino dell’amministratore delegato del gruppo Pietro Salini. Le dimissioni, secondo indiscrezioni di prima caratura, fanno seguito a uno scontro su interessi all’interno della proprietà sulle strategie da seguire e sulla gestione delle risorse economiche. La notizia, immediatamente trasmessa dalla agenzia di stampe (anche dalla Reuters), ha destato scalpore nei salotti, sempre cosiddetti buoni, dell’alta finanza ed è destinata a importanti ripercussioni.

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26.09.14