“Meglio soli che male accompagnati” (Silvio Berlusconi, dopo la rottura con Denis Verdini)
ATTUALIZZANDO… FILOSOFIA O POLITICA?
Filosoficamente, esistenzialmente é ineccepibile la citazione che il Cav fa del celebre proverbio. Ma la politica è l’arte del possibile e fu proprio Berlusconi ad arrivare al governo, nel 1994, rendendo possibile ciò che in apparenza era impossibile: l’alleanza contemporanea con Fini e Bossi. Oggi, nel centrodestra diviso e disperso sarebbe indispensabile, più che mai, la capacità di aggregazione da parte del vecchio leader o di chi aspira a diventarne l’erede (Salvini? Passera?). La scissione di Verdini è un guaio, farà male a tutti, come dice bene la volpe Gasparri: alla destra e al Pd. Se fosse calciomercato (e Berlusconi ne è esperto), al momento Silvio ha acquisito Della Valle e perduto Verdini. Mah… Verdini é un signor professionista della politica: meglio averlo amico che avversario, per non dire nemico.
SCALFARI BONARIO SU RENZI, GLISSA SUL VATICANO
Avevo scritto di essere molto curioso di leggere l’omelia domenicale del Fondatore. Esistono divergenze, all’interno de “La Repubblica”, almeno su due fronti: al sostegno a Renzi da parte reo giornale si contrappongono acute critiche di Scalfari; verso il rapporto privilegiato di Eugenio con Papa Francesco stride la rabbiosa protesta di Ezio Mauro verso la “sanzione” inflitta dal Vaticano a Marco. Ansaldo, escluso dall’aereo che porterà il pontefice a Cuba e negli States. Domenica Scalfarone ha firmato un editoriale molto bonario, indulgente, verso il premier. Neanche una parola sul Vaticano. Meglio avere un nemico, uno solo, per volta! Un compromesso tattico, machiavellico? Si vedrà.
FANNY ARDANT, IMPAZZIREI D’AMORE…
…se la conoscessi, se mi concedesse il privilegio di incontrarla. Mi farebbe impazzire come, nella finzione, in quel meraviglioso film di Truffaut, “La signora della porta accanto”, fece impazzire uno straordinario Gerard Depardieu. E come saranno impazziti e impazzirebbero, seguendola, milioni di suoi ammiratori, in estasi. L’ultimo palpito mi è arrivato sabato, leggendo una bella intervista che Stefano Montefiori ha pubblicato sul Corriere della sera. Adoro il senso della vita che la signora Ardant esprime: il piacere, l’importanza della sconfitta, il valore di recitare in teatro per tre soli spettatori: “Il teatro è una cosa violenta, come il mare che arriva, devi lasciarti andare.” Non l’ho mai vista, a teatro. Fanny! Mi è impossibile farmi amare, ma mi è possibile venire a teatro a vederti, e so che impazzirò ancora di più, per l’emozione, in silenzio, a tua insaputa.
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27.07.15