“Banche italiane, solo due bocciate. Aumenti di capitale per Mps e Carige.” (E’ il titolo principale in prima pagina del Corriere della Sera, lunedì 27 ottobre 2014)
ATTUALIZZANDO… LA SODDISFAZIONE DI DIRE “SOLO”…
L’aspetto più interessante del titolo del Corriere, simile a quello di tutti gli altri mass media, sta in quell’ avverbio: solo! Con i piedi per terra, anziché ironizzare, possiamo essere soddisfatti che le banche italiane bocciate siano soltanto due, nel gruppone di 25 istituti di credito europei, folgorati dall’analisi della Bce.
Banca Italia rassicura i risparmiatori, il sistema complessivamente è solido. Molto bene. Se posso approfondire, ho grande fiducia nella resurrezione di Mps, guidata da Profumo, un personaggio che avrà pure un cattivo carattere, ma è forse il miglior stratega di cui possiamo disporre nel sistema bancario e nei territori, per natura infidi, finanziari. Molto più laboriosa sarà – ma ci sarà, scommetto – l’operazione collettiva indispensabile per la resurrezione della Cassa di risparmio di Genova, dei suoi pasticci ci siamo occupati a lungo, le ferite sono da rimarginare e dolorose in particolare per una città proverbiale per il senso del risparmio…
LA FAMIGLIA! NON FERMIAMOCI ALLA PREOCCUPAZIONE DI FRANCESCO
Da un po’ di tempo sono intrigato da tutto ciò che concerne il valore e il limite della famiglia moderna. E quindi potete immaginare quale sia stato il mio turbamento, di fronte all’accorata denuncia del Papa: “La famiglia non è mai stata attaccata come in questi anni…”. Vi annuncio (o minaccio?) lunghe dissertazioni in proposito. Ma, subito, vorrei esprimere una netta posizione rispetto alle pur nobili parole del pontefice e – separatamente – un dubbio non facile da sciogliere. La convinzione è che i problemi legati all’istituzione – famiglia non possono essere certo circoscritti a una questione religiosa o, ancor più semplicemente, cattolica. La famiglia corrisponde a un’esigenza, antropologica, primordiale, degli uomini: non a caso, secondo patti diversi e linee contraddittorie, l’istituzione nei millenni si riscontra puntualmente nella storia dei popoli più selvaggi e delle civiltà più antiche e preziose.
Il dubbio riguarda invece il dibattito frenetico di questi giorni sui gay, le loro legittime aspirazioni a costituire una famiglia, a sposarsi, ad avere figli. Non solo come liberale assoluto, così amo definirmi, ma forse soprattutto come istintivo libertario, mi schiero dalla parte dei gay. E tuttavia non posso trascurare la valenza, potenzialmente distruttiva, che le unioni gay potrebbero esercitare verso la Famiglia, scrivo con la F maiuscola, intesa non solo secondo le sue tradizioni, ma anche come rassicurante garanzia di un ordinamento sociale e civile. Gradirei interventi e opinioni.
ILDECODER.COM/ DA BOURDIEU A LEVI…
Vi raccomando di digitare sempre (traduzione: quando ne avete voglia) ildecoder.com, il nostro nuovo sito dedicato 24 ore su 24 a ciò che accade nel mondo della televisione. Nei prossimi giorni troverete alcune riflessioni su due vecchi libri, che ho ripreso in mano: per me, come per tutti i bibliofili presumo, è un sottile piacere riprendere in mano vecchi libri, scoprire se siano ancora attuali o superati dagli eventi. Parlo di saggistica, naturalmente: Dante, i grandi poeti, la letteratura classica son estranei a questo dubbio, rileggere è un piacere dello spirito, ogni volta più gratificante. Ma eccomi ai due libri sulla televisione: Pierre Bourdieu, “Sulla televisione”, Feltrinelli 1997; e Arrigo Levi, “Televisione all’italiana”, Etaskompass, 1969. Per il momento, mi limito a dire che il saggio di Bourdieu, uno dei più apprezzati sociologi europei, è pesantuccio come una mattonella, superato in molte riflessioni dal botto successivo di internet. Più piacevole la rilettura di levi, aneddotico e incisivo anche in alcune previsioni. Nel giudizio, naturalmente, incide il fatto di ricordarlo come un magistrale conduttore del telegiornale, allo stesso livello di Andrea Barbato e Piero Angela. Formidabili quegli anni…
GLI AFORISMI DI CESARETTO… CHI POSSIEDE LA FELICITA’
Secondo un vecchio proverbio felici sono soltanto i re, i papi e chi non ha niente. Non sono d’accordo. Papi e re sono notoriamente e quasi sempre tormentati e infelici. Chi non ha niente, invece, ha grandi opportunità di raggiungere una equilibrata serenità. Per questo, ogni tanto, mi viene il desiderio di vivere come un clochard: perché penso di avere poco o niente, poi mi risveglio e rifletto sul fatto che ho pesi implacabili addosso (come quasi tutti), le responsabilità verso altri.
TENERE PREVISIONI/ MARIA ELENA BOSCHI AL QUIRINALE?
Ho appreso con divertimento che l’ex fidanzato di Maria Elena Boschi (non ne ricordo il nome, lui aveva venticinque anni e lei venti) assicura che la ministra era una tipa molto tosta e che, a suo giudizio, tra qualche anno potrà aspirare a diventare Presidente della Repubblica.
ASPRIGNE ANALISI/ LA COLPA DEL BUCO MPS
Davide Serra, a.d. di Algebris, dice papale papale ciò che molti pensano: la colpa del buco del Monte Paschi di Siena va ascritta ai vecchi esponenti del Partito democratico, che l’hanno affondata facendola diventare la peggiore d’Europa. Sotto accusa, con nomi e cognomi, D’Alema e Bersani, Bindi e Camusso e altri ancora. Implacabile, Serra: “Mps ha resistito per cinquecento anni di storia, anche alle guerre… ma non ai vent’anni di gestione dei vecchi Pd, che ancora hanno il coraggio di parlare…”
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27.10.14