“Mi sembra chiusa la partita fra D’Alema e Renzi. E’ un patto chiaro. Un’amicizia lunga. Massimo si è mosso per rasserenare il clima. Sulla base di un riconoscimento esplicito: tu hai vint’, io ho pers’, io riconosc’ la tua vittoria, tu riconosc’ la mia importanza” (Antonio Bassolino, intervista a Claudio Cerasa, Il Foglio, 20 marzo 2014).
ATTUALIZZANDO… SE VOLETE CAPIRE L’ASSE D’ALEMA RENZI…
…leggete per intero la spassosa intervista di Cerasa a Bassolino, pubblicata oggi sul quotidiano di Giuliano Ferrara. Il giovane Cerasa è il più bravo reporter politico dell’ultima generazione, destinato a grandi traguardi. Bassolino, ex sindaco di Napoli ed ex ministro (con D’Alema), è un vecchio sapiente della sinistra italiana. Mi lusinga di aver scritto, ieri, cose simili alle opinioni bassoliniane. Se leggete, troverete spassose battute tagliate da Cerasa con l’apostrofo. Con un approfondimento: dopo aver attirato D’Alema al seno, Renzi non si curerà più di tanto dell’opposizione interna (Bersani&Letta). Perchè, dice Bassolino, non conta un… carciofo (scrive Cerasa, traducendo pudicamente). Io penso che Renzi, gran paraculo e navigatore nato, capo naturale come tanti altri capi sempre pronto a proclami e smentite, farà il possibile per acquietare Bersani e perfino Letta, governando senza spine il suo partito. (Per non andare tanto lontano nella memoria, più o meno come fece Craxi nel psi, partendo da una posizione assolutamente minoritaria, sembrava addirittura un ostaggio di Mancini e Signorile… L’intesa Renzi/D’Alema è sublime sul piano puramente politico, chi siamo noi per giudicare l'(av)vincente svolta, o per rievocare le feroci facezie e i morbidi veleni che i due si scambiavano fino a pochi giorni fa?
IL SOLE SORGE E TRAMONTA. O E’ MEGLIO VICEVERSA?
Il mio amico Gianìn Bonelli, ex monarca di Genova e dintorni, mi ricorda che il sole che sorge ispira pensieri più dolci e benevoli del sole al tramonto. Se condividete, ecco la sua motivazione. Gianìn è immalinconito dai miei ricorrenti bollettini medici in questo diario e dal pessimismo che ne deriva. Alla fine, dice con la solita sincerità, il lettore si esaspera. Ha ragione: così è successo anche nella mia famiglia, che non mi legge quasi mai, ma è obbligata ad ascoltarmi sempre.
Il pretesto bonelliano giunge a proposito per chiarire la mia identità, di fronte ad amici e nemici. Io sono un pessimista globale di fondo, ma anche un cazzaro ottimista nella quotidianità. Non c’è nulla che attenga alla ragione in grado di mitigare il pessimismo globale. E solo poche cose atroci (tutto ciò che riguarda le tragedie che colpiscono gli innocenti) riescono a trattenermi dal fare il cazzaro, ogni giorno. A cominciare, per auto-ironia, dalla mia salute. Sono un mix di contraddizioni, prendetemi così se mi volete. Però Gianìn ha ragione. Alla lunga, chi mi legge o mi ascolta si rompe i cabbasisi, per dirla come Camilleri. Quindi, mi allineo: in futuro su queste colonne troverete maggior spazio al sole che sorge, rispetto ai tramonti. Ma se si abbassa il mio tasso di sincerità, non dovete prendervela con me, ma con Gianìn, democristiano impeccabile di lungo corso, maestro di saggezza nei consigli sul saper vivere.
FIORENTINA – JUVENTUS: NON VINCA IL MIGLIORE…
Scrivo prima della storica sfida di oggi pomeriggio tra gli acerrimi rivali viola e bianconeri. Quando l’indimenticabile Nereo Rocco allenava il Padova e i cronisti gli dicevano: “Vinca il migliore”, lui rispondeva “Speriamo di no!”. Bene: la Juventus è assolutamente più forte della Fiorentina, ma la Fiorentina ha vinto, ha pareggiato e ha perso una sola volta nei tre incontri disputati in questa genoana. E io spero, senza essere anti-juventino, che vinca la squadra meno forte. Perchè sono ancora in convalescenza, da pessimo umore, del risultato di Genoa-Juventus. Il Genoa ha preso a pallonate la Juve, dimostrando che la Juve può essere messa in difficoltà se aggredita senza tregua a livello atletico e di pressing: meritava di vincere. Invece all’ultimo minuto il mio Grifo ha perso, castigato dall’ennesima prodezza di Pirlo su un calcio di punizione. Ma davvero la Juve è irresistibile? Fiorentina, Montella, Gomez, Quadrado… Consolateci voi!
RAI, ENEL, ENI, POSTE, FINMECCANICA: NOMINE, GABANELLI DIXIT
Su (quasi) tutti i giornali infuriano voci, indiscrezioni, rumors, provocazioni e invenzioni sulle nomine nelle aziende pubbliche. Là dove si annidano i poteri forti, i poteri oscuri, i poteri di cui si parla poco, insomma i poteri veri. Ci proveremo anche noi, ma invito senza grandi speranze i giornali prestigiosi e bene informati a regalarci un quadernone trasparente, stilato con oggettività. Chi sono i personaggi in ballo, da confermare o silurare? Questo è relativamente facile. Più difficile segnare, come in una pagella, voci tipo: antipatie personali, riferimenti politici conosciuti e sconosciute, lobby di appartenenza, un cui prodest in relazione a una riconferma o a una nomina, e anche i compensi e le liquidazioni esistenti e prevedibili. Trattiamo questo alto management esattamente come, da tempo, i mass media trattano la classe, anzi la Casta politica!
Qualche riflessione ad esempio si può fare sul dotto pezzo di Milena Gabanelli, in prima pagina oggi sul Corriere della Sera, governato da Sua (terrestre) Santità Ferruccio de Bortoli.
* Se scrivete e se volete, indirizzate per favore a cesare@lamescolanza.com
20.03.14