“Io sono qui per unire e non per dividere” (Antonio Conte, cittì della nazionale).
ATTUALIZZANDO… L’UNITÀ È RETORICA
In apparenza, la frase di Conte è bellissima, anche se riferita a un banale (ma popolare) conflitto tra la sua Juventus e la sua nazionale. In realtà, lo slogan dell’unità è il più insidioso tra quelli creati dalla retorica. A volte è essenziale: lotte sindacali, rivolte della coscienza popolare contro soprusi, invasioni, delitti, ingiustizie. Ma a volte, assai più spesso, è strumentale, bugiardo, fittizio: politica, qualunquismo, perseguimento di interessi illeciti..
Antonio Conte, neo designato, non é in buona fede: non vuole unire, vuole il suo successo, cosa legittima. Ha bisogno dei suoi juventini e ha bisogno del sostegno dei vertici della federazione calcio, che lo ha scelto. Alla vigilia del l’importante partita di stasera, ha scelto le parole giuste. Uniti si vince, ma guai se sotto il coperchio dell’unità nella pentola bolle la cruda discordia.
MONTEZEMOLO, IL QUID DECIDERÀ
La curiosa vicenda di Luca di Montezemolo, eliminato da Sergio Marchionne dal vertice della Ferrari, dovrebbe chiudersi oggi… L’inserimento di Della Valle nella vicenda non aiuta Luca, anche se il calzaturiere si è espresso a suo favore. È in discussione la liquidazione di Montezemolo: volgarmente il quid, il tot. milioni di euro, mica pizza e fichi. Se si trova l’accordo sul money, la querelle sparirà presto dalle prime pagine. E i fan (molti al mese guadagnano meno di duemila euro) felici e spontanei festeggeranno la speranza che la Ferrari, dopo sette anni di umiliazioni, torni a vincere qualcosina.
CORDOGLIO DEL PAPA, CHE NOTIZIA È?
Siamo tutti sconvolti per l’assassinio delle tre vecchie suore sgozzate (una violentata) in Burundi per un orologio. Molti giornali titolano sullo sgomento del Papa. Ma che notizia è? Notizia sarebbe se non esternasse cordoglio. O se dicesse, con tutto il rispetto, qualcosa di più profondo, qualcosa che consentisse di sperare che atroci efferatezze come questa in futuro potessero essere ostacolate ed eliminate.
ANCORA RETORICA… LA CAMICIA BIANCA
Da facebook: “Vorrei esprimere una perplessità” scrive un lettore calabrese. “Ho visto la foto con Renzi e altri quattro leader della sinistra europea a Bologna. Tutti in camicia bianca e maniche rimboccate. Ovvero in divisa. Dalla sinistra socialdemocratica alla sinistra coreografica?”.
Mi piace questa lettera perché va controcorrente. In questo caso, contro il lecchinaggio di quanti (tanti, troppi), non sapendo come ingraziarsi Renzi, esaltano perfino la sua camicia e la dilagante moda, coreografica.
ANTIRETORICA… RIECCO MARISELA!
Donato Moscati mi segnala la frase del giorno: Marisela Federici, ospite di Forum dove si parla di miracoli. “Non vado a Medjugorje, preferisco fare ginnastica!”.
GLI AFORISMI DI CESARETTO… L’ITALIA È INGABBIATA
Con la collaborazione del mio amico Francois Inglessis, siamo giunti alla conclusione che l’Italia sarebbe un Paese stupendo, se non ci fossero tante gabbie… Giustizia, tasse, valori convenzionali, censure, ammonimenti virtuosi, fobìe sessuali, spauracchi per la salute… Vero è per fortuna che gli italiani sono il popolo più libero e anarcoide del mondo e ciascuno fa per sè, sgabbiandosi da solo.
cesare@lamescolanza.com
09.09.14