…“Se l’acqua è poca, l’anatra non galleggia” (Shark 2001, da Proverbi napoletani e da Drive in, I Tre Tre: “L’acqua è poca, anzi scarseggia, e la papera non galleggia”).
CERTO, INCERTO, POSSIBILE, ANZI PROBABILE, IMPOSSIBILE
CERTO che il Corriere della Sera non lascerà la sede di via Solferino a Milano, fino a quando Ferruccio De Bortoli sarà il direttore. È certo che Ferruccio non ha la minima intenzione di accettare questo punto cruciale del piano industriale di Iovane (abbandono di Solferino per un’alternativa periferica, vendita dell’immobile, con l’incasso ricapitalizzazione della società editrice). Su questo rifiuto, De Bortoli ha il sostegno assoluto di Bazoli, abbastanza fermo di Della Valle e Rotelli, di altri azionisti, a fronte della evidente contrarietà, nei suoi riguardi, di Fiat e Mediobanca. Il trasloco da via Solferino si inserisce in un complesso progetto di unificazione de La Stampa e del Corriere della Sera: non si tratterebbe della fusione, pur avanzata e molto paventata, tra i due quotidiani, ma solo di un assemblaggio delle due società editrici, per ragioni di bilancio (in perdita) dei torinesi. Il Corriere ha chiuso, nonostante la crisi, il suo bilancio in attivo. Ovviamente De Bortoli può contare sulla solidarietà e il sostegno dei giornalisti, che vorrebbero vederci più chiaro.
PROBABILE, molto probabile che si apra una stagione cruenta di battaglie e di assestamenti azionari, non solo a Milano e Torino, per la Stampa e per il Corriere della Sera, ma dovunque per molte aziende editoriali: la crisi della pubblicità in calo a gennaio in media per il 30% rispetto all’anno precedente, toglie ossigeno un po’ a tutti. Previsione facile: spazio aperto e acque accoglienti per pirati e avventurieri, ma anche tra i colossi ci saranno regolamenti di conti.
INCERTO l’andamento della campagna elettorale negli ultimi dieci giorni, quelli decisivi. Ho passato a Milano una giornata molto intensa, tra giornalisti, editori, personaggi di cognome importante, ma anche amici sconosciuti, tassisti, camerieri… Un dato sorprendente che i tassisti mi abbiano parlato in termini molto accesi contro i magistrati che decapitano aziende importanti, in primis Finmeccanica. E sostengano che Berlusconi sarà vincitore o addirittura trionfatore della sfida elettorale. Nei quartieri alti, invece, si pensa che il Cavaliere non riesca ad andare oltre un certo limite: perché una parte del popolo italiano, che lo seguì nel 94, da tempo non gli crede più. A livello popolare, mi dicono che Grillo è sottovalutato nei sondaggi: forse gli interpellati non rispondono sinceramente alle domande dei sondaggisti, ma l’entusiasmo verso l’ex comico starebbe crescendo – al di là del presunto 20%. Insomma, sono un po’ frastornato: mi resta comunque la convinzione che con Berlusconi, per un verso o per l’altro, bisognerà fare i conti. Qualsiasi sia il Governo prossimo venturo, non sarà facile per nessuno governare. E la previsione d’elite è che la legislatura durerà pochi mesi e si esaurirà entro lo stesso 2013.
POSSIBILE, ANZI PROBABILE salvo eventi straordinari ma incredibili, come la partecipazione in extremis di Berlusconi, che il Festival di Sanremo alla fine non influisca sul risultato elettorale. C’erano tanti timori alla vigilia, ma la sobria, lieve conduzione di Fabio Fazio non sposta nulla: si è capito che Crozza non ce l’aveva solo con il Cavaliere ma con tutti; la Littizzetto, pur sempre spiritosa, è apparsa frenata verso i veri tabù; argomenti insidiosissimi come le dimissioni di Ratzinger e le vere lotte cruente tra gli aspiranti al ruolo di premier, nonché i retroscena scottanti di arresti che ricordano la furia di Tangentopoli, tutto questo non è stato neanche sfiorato.
IMPOSSIBILE, lo dico con avvilimento, che – a breve – si riesca a capire quali siano state le vere ragioni delle dimissioni di Ratzinger. Sono certo che i retroscena, se non anche parziali verità, verranno fuori col tempo. Per il momento nessun cronista, nessun inchiestista è riuscito ad alzare il coperchio della pentola vaticana: solo commenti retorici, cronache banali e comunque anticipate dalle riverenti televisioni, stupidaggini sulle previsioni per il nuovo conclave…
COMUNICAZIONE RAI, PER IL FESTIVAL DI SANREMO
Complimenti all’invisibile Costanza Esclapon e al suo gruppo di lavoro, da Fabrizio Casinelli in giù e a lato. Ho partecipato, un anno, come consulente per la comunicazione, a un Festival, e a tre edizioni come autore, so bene quanto sia difficile comunicare e reggere squadroni e orde di colleghi giornalisti, fotografi, curiosi, politici, mestatori vari, spioni, esigenze divistiche di protagonisti e comparse. Quest’anno, alla vigilia della campagna elettorale e con tutti i colpi di scena di un’inquieta realtà italiana, tutto è andato liscio. Come sempre affianco del conduttore, oltre alla comunicazione Rai, dominante, c’era anche quest’anno un ufficio stampa personale di Fazio. A differenza per fortuna di anni passati, non ci sono state sovrapposizioni da parte degli addetti al conduttore. Sobrietà, serietà, precisione: le regole immutabili del lavoro di un buon comunicatore, che non deve essere mai invadente, ma sempre qualche passo indietro.
UMBERTO TOZZI DOMANI A SOSTEGNO DEI DISABILI
Rinnovo l’invito a tutti coloro che mi leggono e che siano, mi auguro numerosi, favorevoli a un forte sostegno delle difficoltà dei disabili. Domani, sabato alle 14.30, in piazzale Flaminio ingresso stadio Flaminio dalla direzione di viale Maresciallo Pilsudski, ci sarà una simpatica manifestazione a favore di bambini portatori di handicap. L’animatrice è la professoressa Gemma Carallo, è prevista anche la partecipazione del cantautore Umberto Tozzi. Queste iniziative sono destinate ad andare avanti. Nutro massima fiducia nel movimento, chiedo la presenza ai romani che possano rubare un paio di ore al loro weekend, attestazioni di consenso e partecipazione a tutti.
MYRTA MERLINO, PANSA PAPÀ E FIGLIO, FINMECCANICA, ELEZIONI
Myrta, la maga Merlino, ha un bel programma su LA7 “L’aria che tira”. È una delle mie conduttrici preferite, ma stamattina mi è piaciuta e dispiaciuta. Ha fatto l’ottimo colpo di portare nel suo studio un giornalista che adoro, Giampaolo Pansa, papà del direttore generale di Finmeccanica, Alessandro, al quale ieri sono state attribuite tutte le deleghe in sostituzione di Orsi, arrestato. Mi sarebbe piaciuto che Myrta stuzzicasse Giampaolo su questo argomento. E ho trovato strano che non riuscisse a tenere in pugno il talk, a fronte delle urla e delle sovrapposizioni di voci e fastidiose interruzioni. Schiamazzi, che la conduttrice di solito sa evitare o gestire. L’unico sobrio era Giampaolo, dunque ammirevole in tv oltre che nella carta stampata.
PAROLE, PAROLE/SPIEGHIAMO I NEOLOGISMI
Trend. Dall’inglese, indica l’andamento complessivo di un fenomeno, entro un certo periodo di tempo. In economia un trend indica la direzione lungo la quale si muove il grafico delle quotazioni di un bene finanziario.
ASCOLTI TV/PROSEGUE IL SUCCESSO DEL 63° FESTIVAL DI SANREMO AL 42,50%. RESISTEINTER – CLUJ ALL’8,69%. BOOM PER UNOMATTINA E LA VITA IN DIRETTA. SOS PER MATTINO CINQUE AL 10%.
Va avanti il trend positivo del 63° Festival di Sanremo che ottiene nella prima parte 11.497.000 telespettatori (42,80%) e nella seconda 6.354.000 (46,91%) per media ponderata di 10.700.000 e il 42,50%. Il picco in valori assoluti durante l’intervento di Roberto Baggio con 14.722.000 ed il 48,53%, il picco in share durante l’esibizione di Albano con il 52,09%, la canzone più seguita è stata “Il futuro che sarà” di Chiara Galiazzo con 13.821.000 telespettatori. La quarta serata del Festival 2012 ottenne una media di 9.931.000 con il 41,91%, riuscirà il Sanremo Story di stasera a superare questo ascolto? Tutte le altre reti in prime time non arrivano al 10%; da segnalare il buon esito della partita Inter – Clujal’8,69% e dello Speciale Tg La7 – Bersaglio Mobile, su “Il Caso Grillo”, al 4,77%. L’effetto Sanremo si fa sentire anche negli ascolti del day time di Raiuno, in particolare ottimi ascolti per Unomattina(23,37% e 25,72%) e boom per La vita in diretta (nelle tre parti 24,39%, 29,95% e 20,86%). Da segnalare anche il buon risultato di Agorà con ospite Silvio Berlusconi all’11,29%. Aria di crisi perMattino Cinque che nelle due parti ottiene un risicato 10,71% e 11,52%. Il Tg1 è il telegiornale più seguito con il 22,91%, il Tg5 registra il 19,76% e il TgLa7 il 7,02%.
UNA FOTO AL GIORNO
di Maria Antonietta Serra
BRUCIANO I RICORDI
15/02/13