OGGI VI DICO CHE…

… “Pietro, pochi lo sanno,  non si chiamava Pietro ma Simone ed era uno dei dodici apostoli. Anzi,  lui e il fratello, Andrea, furono proprio i primi due a seguire Gesù. Era una dritta che gli aveva dato Giovanni Battista: “Andate da quello che è gagliardo!” Durante il loro primo incontro, Gesù disse a Simone: “Tu non ti chiamerai più Simone, ma Pietro”” “Ma scusa , Salvatore, io mi chiamo Simone, perchè ora a trent’anni devo cambiare nome?” “In verità, in verità ti dico, famo a fidasse, va bene? Non è che io ti possa spiegare tutto, ora. Pensa che tra duemila anni verrà uno che si chiamerà  Ricardo Izecson dos Santos  Leite, ma gli cambieranno il nome in Kakà. Eppure non dirà niente…” (Francesco Totti, “E mo’ te spiego Roma”, Mondadori, 2012).

DIMISSIONI DEL PAPA. 1. SCUSATEMI, NELL’INSONNIA QUALCOSA NON MI CONVINCE…

Papa_Benedetto_XVI_a_Milano

Sono agnostico, laico. E non mi piace la retorica. Dappertutto, oggi dilagava la santificazione precoce di papa Ratzinger, con due parole ricorrenti: il dolore, il coraggio. E poi la purezza, l’umiltà, l’onestà intellettuale… Questa mattina all’alba – alle 5.50! –  la nostra amica Fifty, di solito razionale anzi pessimista anzi virtuosamente cinica, mi ha scritto: “Sono affascinata da questo papa. Mi piace un sacco. Ha fatto un gesto di incredibile umiltà. Ha gli occhi e la faccia buoni e puri.” Io ero rientrato da poco da una partitina a poker ed ero di umore storto perchè, per la solita insonnia, non riuscivo ad addormentarmi. E non avevo ancora letto i giornali. Ma che diamine c’entrano gli occhi buoni e puri? Siccome non avevo voglia di litigare mi sono limitato a scrivere: “prudenza…”, e ho ricominciato a contare le pecorelle (non quelle del Pastore dimissionario, ma quelle tradizionali, calabresi, sarde, siciliane…guai a chiedersi la loro origine, il sonno non arriva più.”

Ho dormito un paio di ore, poi ho letto Ferruccio de Bortoli, rispettoso come un grande diplomatico, ma astuto come una volpe;  ho letto Giuliano Ferrara, letterariamente perfetto e giustamente orgoglioso della sua intuizione di un anno fa, ed Eugenio Scalfari, solenne come al solito, e Marco Travaglio, clamorosamente senza i suoi lampi di ferocia, e tanti altri… Maestri e allievi. E ho visto e chiuso rapidamente la televisione…. Un articolo scritto è sempre meglio dell’insopportabile bla bla dei talk televisivi, in occasioni come queste, in cui nessuno ha qualche consapevolezza da esporre, ma tutti parlano, parlano… Perfino nei miei programmi preferiti, Andrea Vianello sulla terza rete, e i dibattiti a La 7. No, qualcosa non mi convinceva. Sono tornato a letto e, rinunciando alle pecorelle, ho continuato ad arrovellarmi.

DIMISSIONI DEL PAPA. 2. MA PERCHE’ NON CI ESPRIMIAMO IN PAROLE POVERE?

Come sempre quando non capisco qualcosa, ho cercato la sintesi del problema. Signori, questo in parole povere è ciò che penso. In due parti, la prima dedicata, con rispetto, ai credenti. Il Papa è Dio in terra, sì o no? E allora perchè ha deciso di dimettersi? La croce va portata fino in fondo o no, come coraggiosamente ha detto l’arcivescovo di Cracovia, Dziwisz? Dunque: Dio che si arrende? Da laico, mi sembra una visione spaventosa: il vostro Dio si ritira, non ce la fa più, dunque fino a qual punto è arrivata la malvagità umana, se Dio in terra getta la spugna.

La seconda parte è dedicata agli agnostici, ai laici. Il nostro orgoglio ci impone di rivendicare sempre una prima e fondamentale esperienza: capire! Sappiamo bene che i credenti non hanno questa necessità. Sono sorretti dalla fede, e per loro è un grande privilegio – in qualsiasi momento di confusione, di crisi, di incertezza. Anche di fronte a questa decisione storica di Benedetto XVI. Inutile per un credente chiedersi: perchè? La risposta la dà la fede: il credente dice che Dio in terra ha fatto bene, bene ha suggerito lo Spirito Santo a consigliargli di fare così.  Noi, laicamente, no: dobbiamo capire. E quindi la sintesi è in questa sola domanda: perchè?

DIMISSIONI DEL PAPA. 3. E CHI SARA’ E COSA FARA’ IL SUCCESSORE DI RATZINGER?

Senza riuscire, per ora, a capire perchè, anche noi sempliciotti riusciamo a capire che l’evento è storico e rivoluzionario. Se il Papa è un uomo come un altro, può decidere di ritirarsi e lasciare al suo destino il gregge che gli è stato affidato, niente sarà come prima: il sole ha smesso di girare intorno al sole, è la terra che gira intorno al sole; così è da sempre, ma non lo avevamo capito. La Chiesa cambierà: i papi andranno in pensione, le regole cambiano come in una grande azienda, la modernizzazione lascerà di stucco milioni di credenti che  (ripeto all’infinito: senza ironia, lo scrivo con rispetto) comunque saranno sempre sorretti dal dono della fede e da infinita pazienza, da fiducia nella giustizia che sarà sancita alla fine della vita in questa terra. Oppure no?

DIMISSIONI DEL PAPA. 4. PULIZIA! PER CREDENTI E NO, LA PRIMA SPERANZA E’ QUESTA

In televisione e sui giornali ci vediamo proporre le facce di tanti cardinali considerati più o meno papabili. Facce in gran parte oneste, serie: bonaccioni sorridenti. Non manca qualche espressione torva, qualche smorfia poco rassicurante, intendiamoci. In linea di massima – molti senza consapevolezza – questi principi della Chiesa in ogni angolo della terra vengono tirati in ballo per il quiz rituale: sarà questo o quello il prossimo pontefice? C’è qualcuno, tra i giornalisti della carta stampata e i blateranti in televisione, che sappia persuasivamente rispondere a questa domanda? No, no, no. E allora perchè tanto chiasso, come del resto si è sempre fatto, a cadavere ancora caldo del papa deceduto, e questa volta – per fortuna – vivo e vegeto, ancorché certamente malato e spossato, in partenza per il rifugio di Castelgandolfo?  Perchè. Semplice: perchè l’argomento interessa, e molto, e giustamente.

Bene, per definire la speranza che dovrebbe unire credenti e non credenti, lascio la parola a mia sorella, Lia, al contrario di me fervida credente. Mi ha mandato questo sms: “Penso che quest’uomo umile e integro non poteva più sopportare la sporcizia nella chiesa, parole sue, ha combattuto molte battaglie, ha conservato la fede! Speriamo arrivi un giovane che prenda in mano la ramazza e abbia il coraggio e la dignità di questo uomo, non ne possiamo più di questi terribili uomini di potere, che parlino di Dio se ne sono ancora capaci.”  Non concordo (non avendo fede) nel giudizio di totale consenso su Ratzinger, ma mi unisco alla speranza. Del resto, quando ci sarà la fumata bianca, sapremo se la Chiesa avrà deciso di fare pulizia, esaudendo la presunta intenzione attribuita a Benedetto XVI, e tornare ai valori predicata da Cristo.

UNA FOTO AL GIORNO

di Maria Antonietta Serra

MESSAGGIO SUBLIMINALE

messaggio subliminale

 

12/02/13

 

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