… “I leader non sono che etichette che servono a dare un nome a un fine e, case in quanto tali, generic hanno una connessione minima con l’evento… Più grande è il leader, più evidente è l’inevitabilità e la predestinazione di ogni atto da lui compiuto. Il leader è lo schiavo della storia”. (Lev Tolstòj)
PAPA FRANCESCO (INCONSAPEVOLE) E LA MESSA AD INVITI
Paolo Crecchi, già citato in questa rubrica, uno straordinario cronista (se ci fosse il giornalismo di una volta sarebbe conteso dalle più ricche testate), ha messo a segno un colpo eccezionale: ha scoperto che ieri, domenica, la prima messa del nuovo pontefice era stata organizzata ad inviti. Crecchi era l’unico giornalista ad essersi dato pena di presenziare alla cerimonia, curiosando e prendendo appunti. Ma come? Bergoglio predica e sogna la Chiesa povera per i poveri e poi, alla sua prima uscita, vengono invitati notabili, raccomandati e privilegiati, e di poveri neanche l’ombra? Ovviamente, il Papa era totalmente all’oscuro. E a questo punto la notizia diventa ancora più clamorosa: è l’apertura di prevedibili conflitti e di un braccio di ferro tra il Papa che da indirizzi per una nuova Chiesa e la persistente miopia delle gerarchie burocratiche e della Curia. Chi vuole saperne di più, legga il “Secolo XIX” di oggi.
MAHONY E IL CRONISTA DAL PARRUCCHIERE
E vai! Domani, sempre sul Secolo XIX, e sempre a firma di Crecchi, un altro scoop. Stamattina, uscendo dall’albergo e gironzolando a caccia di notizie, Crecchi incontra Roger Mahony, ex arcivescovo di Los Angeles, tristemente noto per lo scandalo sulla pedofilia. Lo segue come un piedipiatti, vede che il prelato entra in un bel saloncino da parrucchiere, entra dentro come un cliente qualsiasi. Seduto a fianco di Mahony, intento a farsi curare i lisci capelli col riportino, Crecchi lo incalza con domande da vero cronista, e lo fotografa più volte. Non mi sembra corretto riferire la conversazione e anticipare la lodevole impresa di Paolo.
QUIRINALE E PALAZZO CHIGI, TREPIDA ATTESA
Ho passato un delizioso weekend tra il debutto del Papa, le eccellenti nomine di Laura Boldrini e Pietro Grasso, mi è mancato solo un risultato positivo di fratel Genoa (devastato ancora una volta da un pessimo arbitraggio)… Ora, ditemi che il sogno di un cambiamento straordinario in Vaticano e nel cittadella politica si stia già dissolvendo! Sogno, infatti, per Palazzo Chigi e Quirinale due nomi che ci lascino intravvedere, per il nostro futuro, ciò che hanno illuminato Jorge, Laura e Pietro: la speranza, la possibilità della rinascita, un mondo migliore. In questi giorni, tutto si scoprirà e assesterà. Da pessimista globale, obbligatoriamente e però ottimista romantico giorno per giorno, mi auguro di non dovermi svegliare un giorno con sentimenti di profonda delusione. A domani.
COMUNICATORI 1. CON PALENZONA, UNA RIGOGLIOSA FORESTA
Come funziona il sistema della comunicazione a fianco di uno degli uomini oggi più potenti in Italia, Fabrizio Palenzona? All’Unicredit, dove Palenzona è il big assoluto, teoricamente c’è Maurizio Beretta, il quale (un genio, nelle relazioni) si dedica però soprattutto alla Lega Calcio, che presiede. Portavoce e consigliera di fatto è Giuliana Paoletti. A sua volta la bella e brava Giuliana, inserita come consulente in variegate altre società, ha da poco assunto un nuovo incarico presso Alitalia. Dietro i comunicati ufficiali, il vero compito di Paoletti è quello di lavorare come comunicatrice dei piccoli azionisti della sempre più mal messa compagnia di bandiera. I “piccoli” avevano manifestato vari mal di pancia all’epoca della gestione di Andrea Ragnetti, il quale se ne infischiava altamente. Ora, grazie alla professionalità di Giuliana Paoletti, la proposta dei piccoli azionisti è stata accolta bene anche da Intesa San Paolo e altri grandi. In pratica, solo Air France non la Paoletti… Sempre in Alitalia, Antonella Zivillica si consolida nel suo ruolo, di recente le sono stati affidati l’archivio storico e la rivista Ulisse.
Tornando a Palenzona, a Renato Vichi, direttore della comunicazione di Unicredit, spetta il compito, non brillante ma prezioso, della cucina: comunicati, informazioni ufficiali, precisazioni, eccetera. E Massimiliano Paolucci si occupa di Aeroporti di Roma e di Gemina: anche qui, Palenzona è dominus e anche qui Paolucci si occupa del “pigliatutto”.
Ma non basta! Adesso, dopo la gigantesca fusione tra Gemina (Adr) e Atlantia (Autostrade italiane) si sa che la comunicazione è in acque, se non agitate, quanto meno confuse. A Autostrade Francesco Delzio è direttore delle relazioni esterne e istituzionali, ex Piaggio, autore di vari libri, sussiegoso, sostenuto – pare – riferimenti trasversali politici (di questi tempi, non si sa quanto stabili). La curiosità è di vedere come si sistemeranno le competenze tra lui e Paolucci.
Alla luce di questa boscosa proliferazione di incarichi, se qualcuno chiedesse: “Qual è il modo più spiccio per raggiungere Palenzona?”. Risposta semplice: un contatto diretto, perché Palenzona è uno di quelli che adorano far da soli; oppure, i buoni uffici di Roberto Mercuri, suo genero, un personaggio molto affidabile e competente, sia pur con qualche incidente di percorso.
COMUNICATORI 2. UNA RIFLESSIONE SULL’INCARICO DI PAOLETTI
La sostanza reale del nuovo incarico di Giuliana Paoletti in Alitalia è stata tenuta riservata. Appena conosciuta, la novità ha aperto un dibattito: è giusto e opportuno che un comunicatore si occupi degli azionisti di una grande azienda? Non ricordavamo un incarico così specifico: forse, qualcosa di simile risale all’epoca di Massimiliano Paolucci, che aveva compiti analoghi a Rcs. Schiettamente, il nostro modesto parere è positivo. Paoletti si occupa dell’immagine di importanti personalità come Rotelli e Caltagirone, è universalmente riconosciuta come un’ottima professionista nel settore, i piccoli azionisti di Alitalia avevano buone ragioni per essere insoddisfatti e anche gli altri l’hanno accolta bene… Farà un buon lavoro. Certamente, in linea generale, la frantumazione delle competenze nel vasto mondo della comunicazione può preludere a gelosie, sovrapposizioni e ad altri rischi.
COMUNICATORI 3. INTANTO, IN FINMECCANICA QUALCOSA SI MUOVE…
Carlo Maria Fenu, dopo lo scandalo che portò all’arresto di Giuseppe Orsi, lascia Finmeccanica per trasferirsi all’Ansaldo. A Finmeccanica è rientrato Roberto Alatri, che dall’azienda era uscito nel giro di cambi di poltrone per trasferirsi all’Expo 2015. Uomo preparato e, anche per la famiglia, potentissimo. Da segnalare anche un nome, che nessuno è riuscito finora a rottamare: l’egregio Pietro Capogreco, gran bel carattere (cardinalizio, curiale): nonostante qualche problemuccio è riuscito a mantenere la sua poltrona anche dopo la fusione tra Alenia e Aermacchi.
PAROLE, PAROLE/SPIEGHIAMO I NEOLOGISMI
Whatsapp. È un’applicazione mobile multi-piattaforma che consente di scambiare messaggi di testo con i contatti della propria rubrica, che a loro volta devono avere installato il programma sul loro smartphone. Oltre alla messaggistica istantanea di base, gli utenti WhatsApp possono creare chat di gruppo, condividere file audio, video e immagini, nonché geo-taggarsi.
ASCOLTI TV/ IL PRIMO ANGELUS DI PAPA FRANCESCO SFIORA IL 50% DI SHARE. VINCE LA SERATA UN MEDICO IN FAMIGLIA (20,07% E 22,30%), CANALE CINQUE NON VA OLTRE IL 10,45%. MALE GILETTI IN VERSIONE RIDOTTA
Prime time a favore della quarta puntata di Un medico in famiglia 8 con 5.873.000 telespettatori col 20,07% nel primo episodio e 5.353.000 con il 22,30% nel secondo. Bene Le Iene Show con il 15,40%, mentre sempre male Canale Cinque con il film tv Francesco ferma al 10,45%. Grandissimo interesse per il primo Angelus di Papa Francesco che è stato seguito da 6.758.000 spettatori con il 41,50% su Raiuno e da 1.389.000 spettatori con l’8,05% su Canale Cinque. Nel day time da segnalare il buon riscontro delGran Premio d’Australia di Formula 1 che registra il 23,20%; bassi ascolti per L’Arena in versione ridotta, che porta a casa un magro 11,57% nella prima parte e 16,05% nella seconda. Domenica In – Così è la vita registra il 15,91%. In leggera risalita Domenica Live che nelle tre parti ottiene il 13,89%, il 12,92% e il 14,69%. Quelli che… registra il 9,60%. Il Tg1 è il telegiornale più seguito con il 25,04%, segue il Tg5 con il 19,39% e il TgLa7 al 7,23%.
18/03/13
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