“La politica è un modo di guadagnarsi la vita simile a quello dei settori più squallidi della delinquenza abituale. Conflitto di interessi mascherato da lotta tra opposte fazioni. Conduzioni di affari pubblici per interessi privati”. (Ambrose Bierce, Dizionario del Diavolo, Guanda Editore, 1911)
ATTUALIZZANDO… DUE OTTOBRE 2013, UNA DATA PER LA STORIA
La frase che avete qui sopra non è Beppe Grillo né di uno dei tanti cittadini, che incontro ogni giorno, infuriati contro la nostra classe politica; indignati, disgustati, esasperati. L’autore è Ambrose Bierce, un giornalista e scrittore di cui si sa poco. Diceva di sé: “Io vendo insulti”. Solo per questo, se fosse vivo, mi sarebbe piaciuto conoscerlo e diventare suo amico. Nacque in Ohio nel 1842, morì probabilmente nel 1914 in Messico, dove si era unito con entusiasmo alle truppe di Pancho Villa. Diventò famoso per il suo Dizionario del diavolo, a cui lavorò per tutta la vita, prima del titolo definitivo era intitolato anche Dizionario comico, dizionario del cinico. Bierce si prende gioco con spudoratezza di tutto quanto sia ufficiale e convenzionale, a cominciare dalle istituzioni, dalle strutture sociali, dalle religioni. Non risparmia nessuno e dissacra anzi massacra tutto e tutti.
Perché ne misuriate la grandezza vi propongo altre tre sue battute.
Il Console: “è colui che non essendo riuscito a farsi conferire una carica dal popolo, ne riceve un’altra dal governo a patto che lasci il paese”. La rivoluzione: “il brusco passaggio da una forma ad un’altra di malgoverno”. Pessimista com’era, questa è la sua definizione dell’anno: “una serie di trecentosessantacinque delusioni”.
A parte Bierce, su La Repubblica ho letto una tagliente lettera di Sergio Troisi di Palermo: “Di fronte allo schioccar di dita del Dominus, e al lesto eseguire dei ministri famigli, viene subito in mente la folgorante definizione di Enzo Sellerio agli esordi del berlusconismo apposta a pennarello su una fotografia appesa nel suo studio che ritraeva gli scudieri di allora: “i quattro camerieri dell’Apocalisse”. Secondo Beppe Grillo, che ha invaso la RAI, “camerieri dei politici” sono anche i giornalisti non solo televisivi. E infine, ieri, 2 ottobre 2013, la politica italiana è entrata nella storia per il più grande spettacolo, grottesco e comico, offerto al dileggio di tutto il mondo.
NOVANTA MORTI, SENZA SILENZIO Né RISPETTO
C’è voluta un’immane tragedia per l’incendio di un barcone diretto a Lampedusa, con 94 morti, per indurre Angiolino Alfano a fare il suo lavoro (ministro degli Interni, ministro dimissionario, di nuovo ministro pentito), per fare in modo che i diversamente berlusconiani rinviassero i loro estenuanti conciliaboli, e per ottenere finalmente un po’ di silenzio da parte della nostra sciagurata classe politica. Quelli che proprio non riescono a stare zitti, neanche di fronte ai morti, a strazianti vicende umane come quella di oggi, sono i leghisti. “La responsabilità morale della strage che sta avvenendo nelle acque di Lampedusa è tutta della coppia Boldrini-Kyenge”, ha cinguettato imperturbabile Gianluca Pini, Vice presidente della Lega a Montecitorio. Insomma, per questo leghista, un povero cristo morto non è un povero cristo morto da compiangere, ma un deplorevole immigrato, da esecrare perché non è stato obbligato a restare a casa sua.
AMAREZZE. SCAJOLA, BELEN, CUCCHIANI, GRAZIANA CAPONE
L’ex ministro degli Interni, Claudio Scajola, non riesce a vendere la casa, con vista Colosseo, che qualcuno aveva comprato per lui, a sua insaputa / Fulvio Abbate su Il Foglio :“In nessun altro paese al mondo la vita e le opere di Belen Rodriguez assumerebbero lo spessore di un affare pubblico, quasi nazionale. / Enrico Cucchiani, silurato da Intesa San Paolo, incassa una buonuscita da 4 milioni. Voci di malcontento sue e dei suoi amici, in confronto ad altre liquidazioni d’oro. E il titolo di Intesa San Paolo, intanto, ha avuto un crollo allarmante./ Graziana Capone, coinvolta nella chiassosa vicenda delle ragazze che frequentavano in maniera più o meno intima Berlusconi, ha dichiarato al magistrato di non aver avuto rapporti sessuali con l’adorato Silvio. “Era la notte tra il 28 e il 29 settembre 2009, compleanno del Cavaliere: abbiamo solo chiacchierato per tutta la notte, nient’altro, siamo andati in camera da letto e ci siamo fatti un po’ di coccole.. Tutto qui”. Ha anche precisato che lei era in slip perché aveva terminato una doccia.. Qualche mese dopo fu assunta nell’ufficio stampa del Presidente.
CONSIGLI PER IL WEEKEND
CINEMA. Renato Nicolini, seduto dentro un mini-van che corre lungo il Grande Raccordo Anulare di Roma, per raccontare l’opera dell’ingegner Gra:”Tanti futuri possibili” il film omaggio a Renato Nicolini di Gianfranco Rosi, campione di incassi al cinema nel weekend scorso con “Sacro GRA”, vincitore all’ultimo Festival di Venezia; domani sera alla Sala Trevi, Roma, Vicolo del Puttarello 25./ TELEVISIONE. Mara Venier ha esordito con un bel risultato a Domenica In, sorprendendo tutti con un bacio saffico con Ornella Vanoni, che ha esposto anche la lingua. Da non perdere dunque il pomeriggio di Rai Uno, tralasciando l’insipido Massimo Giletti, perché la Venier annuncia un altro colpo a sorpresa./ MOSTRE. “Centoventicinque” di National Geographic, Roma, Palazzo delle Esposizioni, Via Nazionale 194. / TEATRO. “Ex Amleto”, con Roberto Herlitzka (per me, uno dei più straordinari attori italiani), Roma, Teatro Lo Spazio, Via Locri 42./ LIBRI.“Suburra” di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo, Einaudi, 2013. / “La via maestra. L’Europa e il ruolo dell’Italia nel mondo. Conversazioni con Giorgio Napolitano” di Federico Rampini, Mondadori, 2013./ CALCIO. Sabato sera Inter-Roma; domenica sera Juventus-Milan. Si comincerà a capire come andrà il campionato. Prevedo due pareggi.
03-10-2013
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