… “Sono uno scrittore, uno scrittore di nessuna importanza. Non ho ancora venduto né un racconto né un articolo a nessuno… per vivere ci ingegniamo: abbiamo sofferto la fame per giorni di fila, abbiamo derubato i nostri amici, ingannato i commercianti, abbiamo vissuto una vita da cani fin da quando ho deciso di fare lo scrittore… Forse domani dovremo mendicare aiuto a qualcuno, proprio come te”. Henry Miller, Parigi 1928)
#SANTOROVSBERLUSCONI 1: HANNO VINTO SILVIO E LA7
33,58% di share, più di otto milioni di telespettatori, ovvero un risultato superiore – sulla piccola La7 – di quanto ottenuto la sera prima su Rai Uno da una partitissima di calcio come Juventus-Milan. E, in effetti, è stato uno spettacolo. Nello scontro diretto con Santoro il successo è andato platealmente al Cavaliere, capace di trasformare l’attesissimo confronto in molti momenti degni di un avanspettacolo o di irresistibili pezzi di commedia italiana, tipo Totò e Peppino, Alberto Sordi, fino ai giorni nostri, Fiorello, Bonolis, Chiambretti. Non so, non ho capito se Santoro, che ha due anime, si sia sdoppiato, magari inconsapevolmente. Il Santoro tribuno politico ha commesso l’errore micidiale di consentire a Berlusconi la sua capacità istrionica, di fare battute e di cavarsela con la comicità, una qualità che ha esibito in qualsiasi occasione – quando vendeva spazi pubblicitari per Publitalia, quando ha fatto polemiche nel mondo del calcio, quando tutt’ora racconta barzellette, quando ha sedotto gli italiani, mettendosi ahinoi al nostro livello, quando ha recitato il suo immutabile copione in Italia, quando ha passato allegre serate ad Arcore con le Olgettine, e perfino (fin quando non ha sbracato) nei vertici dei convegni internazionali, con le più alte autorità del mondo.
Il Santoro conduttore e inventore di programmi, insomma l’altra anima di Michele, teneva d’occhio le aspettative dell’audience. Come ha sempre fatto nella sua fortunata carriera, con ascolti quasi sempre straordinari, l’unica possibilità per lui, data l’ingombrante presenza, di mantenere il suo ruolo. Così, di politica e di giornalismo se ne sono visti pochissimo. Ma lo spettacolo televisivo è stato una delizia. Almeno per me e per chi è appassionato di televisione. Come giornalista mi dispiace che Santoro abbia avuto decine di occasioni e non ne abbia utilizzata neanche una per riportare Berlusconi alla realtà, quantomeno alla sua storia. Due esempi bastano. Il primo: perché non gli ha fatto riascoltare una delle tante imbarazzanti intercettazioni? Secondo: perché non gli ha ricordato la terribile battuta sul posteriore della signora Merkel? Una gaffe che probabilmente gli è costata la poltrona di Palazzo Chigi?
#SANTOROVSBERLUSCONI 2: RETROSCENA IRRIFERIBILI, ANCHE DA VESPA
Confesso di essere rimasto spiazzato, come appassionato di televisione e di politica, in due momenti assolutamente inconsueti di “Porta a Porta” e “Servizio Pubblico”. C’è qualcosa che sta cambiando nel linguaggio e nei comportamenti televisivi? Si cominciano a rivelare retroscena di solito mai riferiti? Da Vespa, all’improvviso, Berlusconi ha rivelato di aver partecipato a una cena in casa, definita sontuosa, del famoso conduttore. Una cena offerta da Vespa per propiziare una pace tra Berlusconi e Casini. Orgogliosamente, e a mio parere ingenuamente, Vespa ha aggiunto che alla cena erano presenti importanti personaggi: ministri, cardinali, imprenditori… (Una volta, quando facevo il direttore di giornali, avrei immediatamente chiesto ai miei cronisti, che si chiamavano, tra gli altri, Massimo Donelli, Ferruccio De Bortoli e Gigi Moncalvo – e tutti e tre sarebbero riusciti nell’intento – di portarmi, per pubblicarli, i nomi di tutti gli invitati alla cena di quei potenti). Ebbene, queste sono cose che ovviamente si fanno, da sempre, ma di solito sono taciute dai protagonisti.
Secondo episodio, da Santoro. Michele, a un certo punto, si fa sfuggire l’esistenza di un accordo preliminare con i collaboratori di Berlusconi: non si sarebbe dovuto parlare dei processi (del Cavaliere, naturalmente). Sennonché, il genio del male che è sempre pronto a scattare nel cervello di Berlusconi, si è acceso ancora una volta: Silvio ha preso il posto di Travaglio, e dopo che Santoro e Travaglio avevano evitato di parlare dei suoi processi, si è messo ad elencare i processi di Marco, definendolo un diffamatore abituale.
Tutte e due le volte è stato Berlusconi a squarciare il velo dei retroscena, suscitando il compiacimento di Vespa e la furia di Santoro. Perché? E soprattutto la domanda è: sono rivelazioni che fanno bene ai programmi e ai protagonisti? Come ho detto, sono spiazzato e perplesso. Una cosa tuttavia mi sembra certa: gli spettatori più avveduti hanno un’ulteriore conferma, gustosa quanto sgradevole, che i giochi del potere si fanno raramente in pubblico, ma altrove; la distanza tra il celebre Palazzo pasoliniano e noi poveracci che viviamo una diversa realtà quotidiana è diventata immensa, forse irrecuperabile.
UNA MODESTA ESIGENZA GIORNALISTICA…
Ora non sono direttore di giornali (salvo che del mio adorato “L’attimo fuggente” e dei miei siti ) e forse non sono neanche il direttore di me stesso. Ma la vocazione giornalistica di quando avevo vent’anni resiste. Pertanto chiedo a tutti, se possibile, di aiutarmi a rispondere alle domande su cui avrei voluto far trottare la mia redazione, se ne avessi una.
Prima: un reporter di vecchia o di giovane scuola mi porti l’elenco completo degli invitati alla cena di Bruno Vespa; possibilmente con testimonianze su battute, conversazioni, accordi eccetera. Seconda: sentendo le due fonti, ovvero Santoro e il suo team, e Berlusconi e il suo staff, vorrei conoscere minuziosamente gli accordi presi prima del programma tra il conduttore e il Cavaliere; possibilmente, appurare anche se si sia trattato di accordi verbali o, addirittura, scritti.
PAROLE, PAROLE/SPIEGHIAMO I NEOLOGISMI
- Nel gergo di Internet, un blog è un particolare tipo di sito web in cui i contenuti vengono visualizzati in forma cronologica. In genere un blog è gestito da uno o più blogger che pubblicano, più o meno periodicamente, contenuti multimediali, in forma testuale o in forma di post, concetto assimilabile o avvicinabile ad un articolo di giornale.
ASCOLTI TV/QUASI 9 MILIONI PER IL DUELLO SANTORO – BERLUSCONI. RESISTE “DON MATTEO 8“, LE BRICIOLE PER LE ALTRE RETI. OTTIMO “OTTO E MEZZO” AL 9,91%.
Prevedibile boom di ascolti per la puntata di ieri sera di “Servizio pubblico” che vedeva ospite Silvio Berlusconi, 8.670.000 spettatori con uno share del 33,58%. Picco di ascolti alle 22:44 mentre Giulia Innocenzi fa ammettere a Berlusconi il lapsus tra Bundesbank e Deutsche Bank dice dovuto all’età con 9.893.000 (35,10%). Resiste su Raiuno “Don Matteo 8” con 16,67% nel primo episodio e il 17,63% nel secondo. Per le altre reti solo briciole. Boom di ascolti per “Otto e mezzo” con ospite Massimo D’Alema 2.955.000 e il 9,91%. Pierluigi Bersani non ha scelto la serata giusta per andare ospite da Vespa a “Porta a porta“, infatti, è stato seguito dal 16,23%. Non approfitta dell’evento il TgLa7 che mantiene i suoi ascolti con l’8,47%, mentre il Tg1 totalizza il 22,50% e il Tg5 il 21,95%.
UNA FOTO AL GIORNO
di Maria Antonietta Serra
SORTILEGIO AMARANTO
11/01/13