“Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata.” (Umberto Eco)
“Il cane è la virtù che, non potendo farsi uomo, s’è fatta bestia.” (Victor Hugo)
“Non voglio essere felice nella tristezza delle frasi fatte.” (Aldo Busi)
“La vita dei cani è troppo breve. Questa è la loro unica, vera colpa.”
(Agnes Sligh Turnbull, scrittrice statunitense)
ATTUALIZZANDO… “SEI UN CANE!” MA PERCHÉ?
Spero che prima poi si metterà fine agli ingiuriosi epiteti con cui tiriamo in ballo i cani, senza una loro pur minima colpa. Non ci credo molto, per la verità, ma me lo auguro: perché il cane è un animale meraviglioso, un amico fedele e affettuoso. Perché denigrarlo?
RIDICOLE FRASI FATTE…
Da sempre sono attento ai modi di dire, le frasi fatte: cerco di capirne la saggezza, ma anche le ridicolaggini. Perché si usa dire “quel cane di un uomo” (o di un assassino, di un criminale)? Cosa hanno mai fatto, i cani, per meritarsi questo affronto? Si comportano meglio degli uomini!
DA REX A LASSIE, A MILIONI DI CAGNOLINI
Non prendo certo le difese di celebri cani come Rex e Lassie, resi popolari dal cinema e dalla televisione. Ma di milioni e milioni di cagnolini innocenti, che allietano la nostra vita, in ogni angolo del mondo. Perché dobbiamo riferirci a loro con disprezzo, con rabbia immotivabili, tipo: “È un lavoro fatto da cani!”. Ma perché?
PERCHÉ I GATTI SONO TRATTATI DIVERSAMENTE?
Adoro i cani, ma mi piacciono anche i gatti: per di più, vivo a Roma, dove ad ogni angolo o quasi di strada ci sono le “gattare”, che danno cibo e assistenza a mici, micetti e alle continue cucciolate. Ottimo! Ma è evidente la disparità di trattamento, rispetto ai cani.
“SEI UN GATTO!” È UN COMPLIMENTO
Avete mai sentito qualcuno gridare “È un lavoro che sembra fatto da un gatto”? Se gridiamo “Sei un cane!”, il malanimo sprezzante è evidente, attribuibile a (presunti) difetti. Se invece diciamo a qualcuno “Sei un gatto!”, è implicita una nota di ammirazione: per l’astuzia o l’indipendenza.
RIMPIANGO TUTTI I MIEI CANI
Kira, meravigliosa boxerina, allietò la mia infanzia. Poi ho avuto anche due fedelissimi compagni come un cane lupo e un alano, intelligentissimi barboncini, dinastie di dolcissimi labrador, oggi vivo con una bassottina (ci sono i cani e ci sono i bassottina: umanoidi!). Nessuno mi ha amato più di loro. Un po’ di rispetto, per favore.