OGGI VI DICO CHE…

OGGI VI DICO CHE… sto tornando a Roma e mi limiterò a riferirvi poche note, sulla serata di ieri per la presentazione del mio libro “Due o tre cose che so sulle assicurazioni“, e qualche indiscrezione raccolta in un paio di giorni trascorsi nella bella Milano.

IL RESOCONTO SU “LA MESCOLANZA”

Cesare Lanza, MilanoDigitando l’accesso al nostro sito www.lamescolanza.com potete leggere un ampio resoconto, anche fotografico, sulla nostra serata di ieri nella sala Unicredit Tower.
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LETTERE / DA ALDO FORBICE

aldo forbicee“Caro Cesare, una premessa prima di replicare brevemente alla tua proposta sull’abolizione del canone Rai per introdurre un’assicurazione obbligatoria per le emergenze.
Colgo l’occasione per farti i miei complimenti per i racconti dei tuoi ricordi sui personaggi che hai incontrato e frequentato nei sessant’anni della tua professione. In generale, concordo con i tuoi giudizi, ma con alcuni sei stato troppo generoso. Evidentemente diversi furfanti ti hanno trattato con i guanti bianchi. Sei stato fortunato, ma purtroppo, altri, che hai citato benevolmente, in realtà sono (o sono stati) degli autentici mascalzoni, tutt’altro che encomiabili professionisti. Non posso fare i nomi, ovviamente, anche perché ho già troppo nemici.
Nel merito dell’articolo di ieri ne condivido l’impostazione. Del resto un’assicurazione obbligatoria per i disastri naturali (eventi sismici, alluvioni, inondazioni, valanghe, ecc.) esistono, in varie forme, in diversi paesi europei. Personalmente prediligo il modello spagnolo: 50% assicurazione (con le bollette elettriche) e 50 % a carico dello Stato. Dal risarcimento danni dovrebbero essere escluse le costruzioni abusive e quelle non autorizzate dagli enti locali (con progetti non approvati, senza abitabilità, ecc.). In questo modo le 80-100 euro l’anno sarebbero ben investiti e, oltretutto, potrebbero essere fiscalmente detraibili. Per quanto riguarda la Rai, non basta abolire il canone. Bisognerebbe ridurre anche le spese. Intanto il tetto retributivo delle 240.000 l’anno per i dirigenti dovrebbe essere rigorosamente rispettato, senza cioè concedere èscamotages che hanno ostacolato l’applicazione integrale della legge. Inoltre, bisognerà procedere rapidamente ai tagli già individuati nell’informazione televisiva (anche per evitare quegli indecorosi spettacoli di sprechi nell’impiego di mezzi tecnici, operatori e giornalisti, come si è visto di recente anche nei disastri abruzzesi), che va accorpata, razionalizzata nelle quattro reti, con una diversa vocazione editoriale, con un solo direttore e quattro vicedirettori. Bisognerà poi pensare alla chiusura delle inutili e dispendiose sedi regionali e tagliare i troppi “rami secchi” nelle reti, radio compresa. La radiofonia, ad esempio, è sovradimensionata: 200 giornalisti e 500 tecnici, impiegati e assistenti sono un’enormità se li paragoniamo alle altre reti estere (a partire dalla Bbc) e dai network commerciali italiani. Il super renziano Campo Dall’Orto dovrebbe dedicarsi a questi progetti, invece che limare la struttura pachidermica esistente, pensando solo a nuove nomine funzionali alla maggioranza di governo. Ma le elezioni sono ormai vicine e le cariche della presidenza e del direttore generale sono in scadenza. C’è da sperare che anche Campo Dall’Orto lasci presto …il campo libero.
Aldo Forbice”

FEDERCALCIO / RESTA TAVECCHIO?

Carlo Tavecchio all'assemblea Lega Nazionale Dilettanti LNDNella prossima primavera è in scadenza l’attuale presidente di Federcalcio, Tavecchio – che era stato accolto con diffuso scetticismo. Salvo colpi di scena sarà rieletto. Al di là di qualche bizzarra gaffe, il suo bilancio é considerato positivo dai grandi elettori.
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LEGA CALCIO / SULLO SFONDO C’É BERETTA

galliani_beretta_Leggermente più complicata la situazione della Lega Calcio. Tutto sembra dipendere dalle decisioni di Adriano Gallani: al momento, nonostante i rumors, la sua candidatura non c’è. E non ci sarà fino a quando non si capirà cosa vogliano fare i cinesi del Milan. Se e quando entreranno a pieno titolo, se e quando con quali intenzioni, quali collaboratori, quali diritti decisionali. Se alla fine Galliani dovesse decidere di lasciare l’adorato Milan o, peggio, esservi obbligato, è probabile – non è certo, ma probabile – che aspiri alla presidenza della Lega. In tal caso, non ci sarebbe partita, nessuno lo contrasterebbe. Ma se invece non si candidasse, la soluzione sembra nitida: rielezione di Maurizio Beretta, l’Intramontabile.

cesare@lamescolanza.com

26.01.2017