Dario Argento, Giuseppe Gioacchino Belli, Elisabetta I, Stefano Feltri, Gloria Gaynor, Elia Kazan, Giuni Russo, Giovanni Toti.
MORTI: Karen Blixen, Sergio Endrigo, Lucio Fontana.
POESIE / FIAMMETTA JORI
Un sottile diaframma tra me e la vita
che non riesco a toccare con le dita.
Distanza sfocata come d’aurora boreale incantato lo sguardo sul reale.
Sospeso il respiro e tutto è lontano,
mentre il tempo, il tempo… passa più piano.
BUROCRAZIA / PER IL SUPERBONUS
Numero di certificati che un condominio deve esibire quando chiede il superbonus relativo al credito d’imposta per le ristrutturazioni previsto dal Decreto Agosto: 43. Se a fare la richiesta è una villa o un singolo appartamento: 38 [Paolucci, La Stampa].
OGGI VI DICO… LA BOXE
“Se c’è una magia nella boxe è la magia di combattere battaglie al di là di ogni sopportazione, al di là di costole incrinate, reni fatti a pezzi e retine distaccate. È la magia di rischiare tutto per realizzare un sogno che nessuno vede tranne te.” (Morgan Freeman)
“È il posto più bello del mondo, il ring. Sai quello che ti può capitare.” (Mike Tyson)
“Dovrebbero abolire la boxe perché un boxeur si fa male? Sarebbe una follia. C’è molta più gente che muore in bagno.” (Muhammad Ali)
“Nessuno è mai riuscito a mandarmi al tappeto. A parte le mie sei mogli.” (Jake Lamotta)
IN RICORDO DI MAZZINGHI
Quando Sandro Mazzinghi, sconfitto da Benvenuti, cantava sotto la doccia “Roma nun fa la stupida”. A volte, per commemorare alcuni personaggi, bisognerebbe avere la qualità di un grande scrittore… Questa umile riflessione mi è tornata in mente qualche giorno fa, quando è morto all’ospedale di Pontedera, dov’era ricoverato da una decina di giorni, l’ex campione del mondo di pugilato, categoria superwelters.
QUANDO ERO UN PISCHELLO…
L’ho incontrato e conosciuto tanto tempo fa, negli anni sessanta, quando ero poco più che un ragazzetto, al Corriere dello Sport: Mazzinghi incontrò Nino Benvenuti, oggettivamente più forte di lui. La cronaca e il commento erano affidati a Franco Dominici, uno dei più prestigiosi specialisti di boxe. Il dopo gara di Benvenuti (prevedibile vincitore, e così fu) venne affidato a un collega più esperto di me, non ricordo il nome. Mazzinghi, a me.
ROMA NUN FA LA STUPIDA STASERA…
Con il sacro fuoco di entusiasmo degli esordienti, mi precipitai negli spogliatoi subito dopo la fine del match.
Lo spogliatoio era vuoto: ma sapevo che gli italiani corrono quasi sempre in soccorso dei vincitori. Mazzinghi era sotto la doccia, pesto e gonfio in viso, e cantava, forse per consolarsi, “Roma, nun fa la stupida stasera”… Capii allora, e ricordo oggi come se fosse ieri, che non ero all’altezza di descrivere quei drammatici momenti, la solitudine e l’amarezza del campione sconfitto. Ci voleva un Hemingway, per raccontare quella situazione!
NON C’ERA UN HEMINGWAY…
Ma altro che Hemingway! C’era solo un imberbe cronistello nello stanzone. Mazzinghi era del tutto indifferente verso di me, con quella canzone sulle labbra ferite, prima che nello spogliatoio piombassero altri giornalisti e gli uomini della sua equipe.
COME BARTALI CON COPPI
Sandro se n’è andato un mese prima di compiere 82 anni. Dopo una splendida carriera, ma sempre secondo rispetto a Benvenuti, di cui tuttavia era buon amico: come Gino Bartali di fronte a Fausto Coppi. Sul ring un guerriero: 64 incontri, 43 vinti per ko, solo tre sconfitte. Riposi in pace, era un uomo buono, saggio e intelligente.