Una tempesta di mille voci si abbatte sul Milan, da quando i cinesi si sono ritirati e hanno lasciato il boccino in pugno al fondo Elliott. L’agenzia Ansa ha lanciato come possibile nuovo presidente Paolo Scaroni (il cda rossonero è convocato oggi, 12 luglio, alle 16.30) e ha messo in rilievo le concrete possibilità di destituzione degli attuali dirigenti, Mirabelli e Fassone. Da calabrese verace, faccio il tifo per Il mio “paisá”, perché di origine calabra anche lui, Rocco Commisso. In America ha realizzato i suoi sogni, tra l’altro è proprietario dei Cosmos, vuole il Milan ed è uno che non si arrende. Forza Rocco…
OGGI VI DICO CHE… LA SOLITUDINE
“La solitudine può essere una tremenda condanna o una meravigliosa conquista.” (Bernardo Bertolucci)
“Tutto il problema della vita è questo: come rompere la propria solitudine, come comunicare con gli altri” (Cesare Pavese)
“Siamo animali solitari. Passiamo la vita cercando di essere meno soli. Uno dei metodi più antichi è raccontare una storia pregando l’ascoltatore affinché dica – e senta – Si, è proprio cosi, o almeno è così che mi sento. Non sei così solo come pensavi.” (John Steinbeck)
ATTUALIZZANDO… É LA VECCHIAIA, BELLEZZA!
Penso che la solitudine, per chi sappia accettarla senza drammatizzare, possa risultare preziosa per le nostre riflessioni. Vi confido che io l’ho scoperta negli ultimi anni, anche un po’ dolorosamente, almeno all’inizio. È un privilegio inaspettato, che mi è stato riservato dalle mie famiglie: due mogli, cinque figli. Non ne parlo, non credo che interessi: nessuna lagnanza però, succede a molte persone anziane, nelle mie stesse condizioni. È del resto è giusto è inevitabile, Raccogliamo ciò che abbiamo seminato: è la vecchiaia, bellezza!
L’INTUIZIONE DI LEOPARDI
Giacomo Leopardi ha scritto: “La solitudine è come una lente d’ingrandimento: se sei solo e stai bene, stai benissimo; se sei solo e stai male, stai malissimo.” La penso come lui, con una riflessione ulteriore: la solitudine aiuta a misurare la propria forza di carattere e induce a bilanci, riflessioni, osservazioni autocritiche.
NIENTE VITTIMISMO, PERÒ
Importante é non precipitare nel vittimismo, non crogiolarsi nella depressione. Penso che a molti uomini politici sarebbe stato (e sarebbe anche oggi, ovviamente) molto utile capire e valutare la solitudine nel momento del loro maggior successo, anziché quando si sia compiuta la loro decadenza.
I POLITICI, ANCHE GRANDI, DAL TRIONFO ALLA SOLITUDINE
Penso a grandi protagonisti come Alcide De Gasperi, Amintore Fanfani, Giulio Andreotti, Bettino Craxi… Dal successo (dal trionfo!) alla solitudine. De Gasperi, statista prezioso, fu bruscamente messo da parte. Fanfani, il “rieccolo”, si batté meglio di tutti contro la solitudine delle sconfitte: riuscì a riemergere molte volte. Bettino Craxi fu obbligato ad andarsene in esilio ad Hammamet. Legioni di cortigiani abbandonarono Andreotti durante le sue lunghe battaglie giudiziarie.
E RENZI? E I VINCITORI DI OGGI?
La solitudine aiuta a valutare le fragilità e le incognite dell’esistenza e insegna ad avere rispetto per gli altri. Pensate che Matteo Renzi sappia cosa sia la solitudine e ciò che significa, mentre va in giro a blaterare sciocchezze, arroganze, bugie? Sospetto che non abbia la forza di assaggiarla, quindi non abbia imparato a riflettere, e quindi per questa lacuna continui a ripetere i medesimi errori. E l’esperto Matteo Salvini e il giovanissimo Luigi Di Maio che cosa sanno, della solitudine? Temo che non sappiano cosa sia, nell’euforia di questi mesi. Ma prima o poi arriva, per tutti.
“Quando si evita a ogni costo di ritrovarsi soli, si rinuncia all’opportunità di provare la solitudine: quel sublime stato in cui è possibile raccogliere le proprie idee, meditare, riflettere, creare e, in ultima analisi, dare senso e sostanza alla comunicazione” ha scritto Zygmunt Bauman, un grande sociologo e filosofo polacco. Leggetelo e meditate, gente, meditate.