FENOMENOLOGIA DI NICOLA CARRARO

nicola-carraro-mara-venierIeri mi sono occupato della polemicuccia lanciata da Mara Venier, che non ha voluto partecipare al quarantennale di “Domenica In” e si è (giustamente) incavolata perché nei comunicati stampa era data per certa la sua presenza. Ho definito evitabili, ovvero superflui, gli interventi di suo marito Nicola Carraro, un simpatico personaggio che non perde occasione di intervenire sulla rava e sulla fava. Simpatico com’è, di buon mattino Nik mi ha dedicato questo messaggio: “Non evitabile invece un ma va a fan culo al grande Cesare Lanza. Tuo Nicola Carraro”. Gli ho risposto: “Concordo e condivido la schiettezza. Ma invecchiando sono diventato perfino buonista. Quindi non ricambio, anzi aspetto altri interventi, superflui e no”. E lui, imperterrito: “Grande Cesarone, il mio post oltretutto non era rivolto a Domenica In o alla Perego o a Lucione, che nonostante tutto continuo a stimare, ma ad altre persone per cui rinnovo il vaffa ma con affetto. Nik”.
Chiedo scusa: mi rendo conto dell’assoluta superfluità di questo carteggio su Internet. Però, adoro fare riflessioni serie, almeno tento di farle, su argomenti frivoli. Eccomi quindi ad occuparmi della fenomenologia di Nicolino nostro (o mostro?). Premetto che Carraro ha avuto la fortuna, credo invidiabile da quasi tutti, di aver ereditato un patrimonio di miliardi in lire e suppongo anche in euro. Lo invidio anche per la scelta e la coerenza della sua identità: ha scelto di non fare, sostanzialmente, un ciufolo. Si è innamorato perdutamente di Mara Venier, e lo capisco: ha deciso di dedicare la sua vita a lei, come un’ombra o un raggio di sole perenne. Tempo fa ha scritto un libro sulla saga della sua famiglia e della famiglia Rizzoli, soprattutto dedicato al ricordo del fondatore, Angelo Rizzoli. Mi ha irritato: senza bisogno di essere Thomas Mann e di seguire il riferimento de “I Buddenbrook”, era una stupenda occasione per raccontare momenti di storia italiana, romantici e drammatici. Niente di tutto questo! Fedele a sé stesso, solo futilità. Vi state chiedendo se abbia qualche rancore o antipatia verso Nik? Assolutamente no. Non condivido il senso che ha voluto dare alla sua vita, ma sono ugualmente consapevole dei miei limiti. E lui, come tutti i grandi cazzari, è simpatico, simpaticissimo, anche quando interviene con petulanza, evitando di starsene zitto.

SRDB. MA COSA VOLEVA DIRE LUCIONE?

paola-perego-lucio-prestaIeri ho scritto anche che, nella polemicuccia, si registrava un intervento, giustificatissimo, di Lucio Presta (Nik lo chiama Lucione, ma in realtà il mio amico è dimagrito in pochi mesi di 50 kg). Intervento giustificato perché Presta non è solo il marito di Paola Perego, ma anche l’agente, che ne tratta meravigliosamente gli interessi. A Lucio piace essere, a volte, criptico. Una volta, su twitter, augurava “buona notte o buon giorno a tutti, tranne uno”. Tutti si chiedevano chi fosse quell’uno. Ho il forte sospetto che non esistesse, era solo un divertissement. Nella polemica su “Domenica In”, Presta era intervenuto così: “SRDB, anche oggi casi clamorosi di infezione. Del resto unico vaccino possibile, un bagno di umiltà”. Ebbene, tutti sono impazziti per chiedersi cosa significasse quel SRDB. Mi sono scervellato e posso garantirvi, salvo smentite, che significa “Sindrome rancorosa del beneficiato”. Aggiungo, ma non vorrei incrementare altri scambi polemici (visto che Presta ha scelto una elegante, e per tutti indecifrabile, elusività), che quando Mara – grande star, intendiamoci bene – attraversava un periodo nero, fu Lucio a rimetterla in primo piano. E aspetto altre esternazioni di Nicola, con vaffanculo o senza, a suo piacimento, possibilmente su altri argomenti.

NOMINE / ITALIA FUTURIBILE. CANDIDATURE PER CONFINDUSTRIA

Vacchi e ReginaAlberto Vacchi, 52 anni, presidente di Unindustria Bologna, si è candidato ufficialmente a succedere a Giorgio Squinzi. Vacchi è il leader di una multinazionale del manifatturiero, la IMA di Ozzano Emilia, nel 2014 (quotata a Piazza Affari da 21 anni) ha fatturato 854 milioni. In lista come successore di Squinzi anche Aurelio Regina. Giovedì 28 gennaio saranno designati i tre saggi, tradizionalmente incaricati di sondare le varie forze in campo e proporre le candidature. / Fabio Storchi è stato invitato a candidarsi a Federmeccanica: emiliano di Reggio Emilia, imprenditore del settore.

CICLISMO, CALCIO, ATLETICA, TENNIS. FORZA GASPERINI!

New Inter Milan's coach Gian Piero GaspeIeri ho sostenuto l’allenatore del Genoa Gasperini, che ha avuto il coraggio di denunciare, con nomi e cognomi , le molestie che gli danno alcuni ultrà del Genoa, un fenomeno che non riguarda solo la mia squadra del cuore ma l’intero mondo del calcio. Oggi esplodono le notizie su scommesse e corruzione nel mondo del tennis. Sembra che venivano vendute le partite di Wimbledon, secondo uno scoop della BBC erano coinvolti alcuni tra i primi cinquanta campioni della classifica mondiale. Djokovic dice che ambigui personaggi cercarono di contattarlo: perché, commenta giustamente Nicola Pietrangeli, non lo denunciò subito alle autorità sportive e alla magistratura? In precedenza, come è noto a tutti, scandali analoghi si erano registrati nel ciclismo, afflitto soprattutto dal doping e anche nell’atletica leggera. Mi considero uno sportivo vero e, come molti milioni di altri appassionati dello sport, mi chiedo quando avremo la capacità di dire basta e restituire lo sport ai suoi valori fondamentali. La denuncia di Gasperini mi era apparsa un’eccellente occasione per aprire un dibattito serio, con interventi seri, con provvedimenti seri. Oggi mi chiedo se ci sia serietà nel mondo dello sport e, in particolare, in Italia! Cosa aspetta l’ottimo Malagò, presidente del Coni, ad intervenire? Cosa aspettano i direttori dei grandi giornali sportivi ad aprire campagne purificatrici? Chi avrà il coraggio di seguire l’esempio di Gasperini? Eppure l’allenatore del Genoa ha dato schiaffi a tutti, a destra e a sinistra, ha accusato i mass media di essere reticenti, evasivi, e soprattutto di dare spazio ai violenti – che così, nelle cronache, diventano protagonisti. Oggi, malinconicamente, prendo atto del silenzio quasi generale degli organi di informazione, in tv e nella carta stampata. Consentitemi di dare atto al Corriere della Sera di aver pubblicato una breve e interessante nota di Cristiano Gatti. Il succo: Gasperini non va lasciato solo.

ARTICOLI DA SEGNALARE / 1. PAOLO MIELI, GLI ORRORI DELLA PACE

paolo-mieliPaolo Mieli, che sta vivendo la sua quarta o quinta giovinezza, oggi si esibisce sul Corriere della Sera, pagine 42 e 43, in un tema delicatissimo: “Terminata la seconda guerra mondiale, abusi e sofferenze proseguite a lungo”. Il riferimento è a un saggio di Victor Sebestyen, edito da Rizzoli, che illustra gli aspetti più tragici del 1946. L’espulsione in massa dei tedeschi dai territori dell’Est, la carestia in URSS, l’Europa distrutta, miseria e prostituzione dilaganti anche nei Paesi vincitori.

ARTICOLI DA SEGNALARE / 2. IL TERREMOTO NON É PREVEDIBILE

Gian-Antonio-StellaGian Antonio Stella, che ebbi il piacere di avviare al giornalismo quarant’anni fa e che oggi è una firma di punta del Corriere della Sera, finalmente racconta quello che avevamo intuito: il terremoto non è prevedibile, è ragionevole e giustificata l’angoscia dei molisani dopo lo sciame sismico, la tecnologia ha finora insuperabili limiti. L’unica possibilità difensiva è imparare a gestire l’emergenza. Se mi è consentito esprimere una perplessità, riguarda molti docenti che assicurano, quasi gioiosamente, ma forse è un’impressione, “di sapere di non sapere”. Se questa è una buona conclusione filosofica, mi proclamo super scienziato e filosofo: perché so perfettamente di non sapere niente di niente, assolutamente (al massimo, esprimo qualche opinione, ma perdonatemi: quasi sempre, il punto di partenza è sapere di non sapere).

ARTICOLI DA SEGNALARE / 3. I SUPER MILIARDARI RICCHI COME
MEZZO MONDO

bill gates e del vecchioCi sono 62 ometti, o super uomini, chiamateli come volete, che concentrano nelle loro mani ricchezze equivalenti a quelle messe insieme dalla metà più povera della popolazione del pianeta. Massimo Gaggi sul Corriere della Sera li elenca uno per uno: il primo è Bill Gates, con i suoi 79,2 miliardi di dollari. Allo studio, un rapporto diffuso da Oxfam in vista del forum di Devos, La Repubblica dedica due pagine, 32 e 33. Con tutte le riflessioni di Enrico Franceschini, corrispondente da Londra.

cesare@lamescolanza.com
19.01.2016