Francia e Germania impongono l’accordo agli altri Paesi della Ue: 750 miliardi sul tavolo, metà a fondo perduto, metà in prestito. All’Italia ne arriveranno più di duecento
LE PAGELLE DEL CLAN… MARIAROSA MANCUSO 7+
“Il lettore vero – che legge per divertimento – quando non capisce, scappa. Solo il lettore finto – che legge per farlo sapere in giro – quando non capisce crede di essere entrato in un superiore universo culturale”(Mancuso, Il Foglio).
NATI IL 21 LUGLIO
Alessandro Bergomzoni, Antonio Eustor, Beppe Grillo, Ernest Hemingway, San Filippo Neri, Marina Poletti, Cat Stevens, Robin Williams.
MORTI: Arnaldo Bagnasco, Carlo Bo, Giuseppe Bonizzoni, Massimo Bontempelli, Villy De Luca, Boris Giuliano, Gaetano Martino.
INDISCREZIONI, NOMINE, CANDIDATURE… BERTINOTTI, SARÁ VERO?
Bertinotti ha in casa tre Mao di Andy Warhol, dei Mafai, dei Kokocinski, dei Dorazio, degli Schifano, degli Zorio, dei Mattiacci, l’anfora di Patella, lo schema di bicicletta di Schifano, le donne di cartapesta di Pierluigi Manetti. Dice che tutto gli è stato regalato. I Warhol sono frutto dell’eredità lasciatagli da Mario D’Urso. L’unica opera acquistata è uno sconosciuto Lattanzi pagato diecimila lire a una Festa dell’Unità di 55 anni fa [Caccia, Corriere della sera].
SORRISI, SMORFIE, LACRIME… A SULMONA!
“Voglio trasferirmi a Sulmona. Non per Ovidio (ho sempre preferito Orazio) e nemmeno per i confetti, che pure apprezzo. Voglio trasferirmi a Sulmona dopo aver visto il banco macelleria del Conad di via Sallustio. Un banco macelleria che nelle città del Nord, piccole o grandi cambia poco, ce lo possiamo soltanto sognare. Un banco macelleria che non ricordo nemmeno nelle città del Sud costiero. Prima di arrivare davanti a questa meraviglia c’erano state delle avvisaglie, quasi all’ingresso il carretto-espositore rigurgitante di trecce d’aglio, l’aglio di Sulmona per l’appunto, e poi il frigo interamente dedicato agli arrosticini marca Pingue, di pecora, di agnello, di fegato… Voglio trasferirmi a Sulmona e piazzarmi davanti al banco macelleria del Conad di via Sallustio: la prima ragazza che chiede salsicce di fegato sarà la mia musa”. (Camillo Langone).
OGGI VI DICO… LE COINCIDENZE
“Io credo che le sole cose sicure in questo mondo siano le coincidenze.” (Leonardo Sciascia)
“Se il proprio treno è in ritardo, la coincidenza partirà in perfetto orario.” (Arthur Bloch, Legge dei treni, La legge di Murphy)
“Succedeva nei film e succedeva nella realtà, tutti i giorni. La gente si prendeva quello che voleva, si aggrappava alle coincidenze, quelle poche, e ci tirava su un’esistenza.” (Paolo Giordano)
“Il valore di una coincidenza è uguale al suo grado di improbabilità.” (Milan Kundera)
“La fatalità trionfa non appena si crede in lei.” (Simone De Beauvoir)
ATTUALIZZANDO… SIMENON E SOLDATI
Mi spiegate qualcosa di certe coincidenze? Ve ne racconto una, mia, protagonisti Simenon e Soldati. E penso che le coincidenze, considerate comunemente i capricci del destino, a volte sono indecifrabili. Non voglio tediarvi (se invece vi sta bene, ne parleremo un’altra volta), rievocando episodi drammatici e tragici: attentati, la morte di grandi politici e di re, alluvioni, terremoti, infiniti eventi di cronaca. No. Sono stati scritti libri interi, sulle coincidenze!
A PROPOSITO DI POLITICA DI OGGI
Se dovessi parlare della politica di oggi, sceglierei però Giuseppe Conte: oggettivamente, per lui, la coincidenza della sua seconda, e molto discussa presidenza con l’esplosione della pandemia, è stata un evento fortunato: ha tentato di accreditarsi come statista, si è rivolto alla nazione in tivu a reti unificate, con la giustificazione del virus ha potuto eludere, senza pagar pedaggio, i problemi italiani più inquietanti, si è contraddetto un’infinità di volte. No. Scaccio questa tentazione, in fondo ne abbiamo parlato altre volte.
QUELLA PICCOLA SORPRESA…
Preferisco proporvi una coincidenza lieve, minima, una di quelle che ci capitano spesso, nella vita di ogni giorno. Dunque: durante la quarantena pensavo con desiderio ai libri di Mario Soldati e di Georges Simenon, tra i miei scrittori preferiti, per leggerli o rileggerli. Ma non sono riuscito a trovarli, nel caos delle mie cataste in libreria. Poi è arrivata la possibilità di uscire e progettavo di acquistarne qualcuno. Niente da fare: per pigrizia, le librerie chiuse negli orari in cui uscivo, altri minimi impedimenti. So che esistono ben altre preoccupazioni e anch’io ne ho avute, credetemi! Però sono passati quattro mesi con questo pensieruccio in testa. Ed ecco che a luglio decidiamo di rifugiarci in una casa di campagna, che non aprivamo da tre anni. La prima sera vado a letto e sul comò cosa trovo? Sommersi da vecchi giornali, ecco un magnifico romanzo di Soldati, “L’incendio”, e una storia di Simenon. Potete immaginare la mia felicità. Ma se c’è un messaggio, qual è? Forse devo vivere in campagna tutto l’anno?