Senza un filo di incertezze! “Ti sei sempre definito un grillino, giusto? Ecco, sappi che io sosterrò Giuseppe Conte qualsiasi cosa faccia. Dillo in giro. Se qualcuno si mette in testa di tornare alle urne, il Movimento scompare”… È il discorso che Beppe Grillo ha fatto a gente del M5s che magari non lo sentivano da mesi. L’assicurazione sulla vita della legislatura la siglano in due. Conte, che dice in pubblico e in privato che non prenderà la tessera del Movimento; e Grillo, che considera il simbolo e il nome della sua creatura orpelli ormai desueti e tranquillamente rinunciabili…
LE PAGELLE DEL CLAN… BOBO CRAXI, 7 +
Per la sobria reazione… Mentre percorreva in scooter piazzale Flaminio, a Roma, Bobo Craxi si è scontrato con la moto di una poliziotta. È caduto e ha battuto la testa. È stato trasportato in codice giallo al Santo Spirito. Dall’ospedale ha twittato: «Sono stato investito in pieno centro da una poliziotta che guidava contromano. Diciamo che succede».
RICORRENZE. NATI IL 17 GIUGNO
Sergio Marchionne, Eddy Merckx, Paulina Rubio, San Giuseppe da Copertino, Igor Stravinxky.
MORTI: Roald Amundsen, Gianfranco Ferrè, Giuseppe Montanelli, Pierre Reverdy
INDISCREZIONI, NOMINE, CANDIDATURE… UN FARMACO ANTI COVID
Un farmaco steroideo, economico e già disponibile, ha dato risultati sorprendenti contro il Covid-19: riduce la mortalità del 35% nei pazienti intubati
OGGI VI DICO… LE CHIACCHIERE
“Dammi una mano svelta piuttosto che una lingua svelta.” (Giuseppe Garibaldi)
“Se si tace per un anno, si disimpara a chiacchierare e si impara a parlare.”
(Fridrich Wilhelm Nietzsche)
“In generale accetto senza problemi le chiacchiere di tutti e senza problemi le lascio perdere.”
(Charles Bukowski)
“Non parli troppo di tutto questo. Altrimenti finisce tutto in chiacchiere. A parlarne troppo non si apprezza più nulla.” (Ernest Hemingway)
“All’innata vanità si accompagna una loquacità e una slealtà connaturata.” (Arthur Schopenhauer)
SORRISI, SMORFIE, LACRIME…
ll Bataclan è in vendita. Dopo l’attentato o jihadista del 2015 la sala concerti parigina non s’è più ripresa. Il gruppo Lagardère, proprietario, è in difficoltà
ATTUALIZZANDO… GLI STATI GENERALI
Una perdita di tempo, il premier chiacchiera e non è credibile. Questi cosiddetti Stati Generali, convocati da Giuseppe Conte, si stanno dimostrando (come previsto) una chiassosa perdita di tempo.La previsione si regge su almeno un centinaio di critiche, ben spiegate da chi la pensa come me, in primis il centrodestra (sarvognuno, finalmente unito). Ma sottolineo ciò che maggiormente mi induce a considerare futile e inutile questa iniziativa.
L’OLTRAGGIO ALLE ISTITUZIONI
Due priorità elementari. La prima: l’oltraggio alle istituzioni. E mi permetto di scomodare il mio idolo Socrate, simbolo universale dell’importanza delle regole.
Fu condannato a morte, a causa della sua opposizione tagliente, dal potere in carica nella sua epoca.
E, pur dissidente, non si sottrasse alla pena capitale (avrebbe avuto facili possibilità di fuga), sostenendo che rispettare le istituzioni è, comunque, un obbligo civico.
CONTE HA DISTRUTTO IL PARLAMENTO
Ebbene, un governo credibile, degno di questo nome, ha il dovere di rispettare e discutere il futuro del suo Paese in un solo luogo istituzionale: il Parlamento. Dove tutte le forze politiche, elette dai cittadini, possono esprimersi, prima che siano promulgate le leggi. Giorno dopo giorno, il primo ministro lo ha ignorato come raramente, prima, era successo. Il secondo motivo è legato al primo: è credibile, questo governo, per la ricostruzione? Temo di no. Ha esagerato in annunci e promesse, e però ha mantenuto poco, pochissimo, quasi zero. E ormai tutti (salvo i cortigiani e i creduloni) lo hanno capito. Fiumi di parole, nessuna concretezza.
CRAXI: PRIMUM VIVERE…
Gli Stati Generali sono un’altra occasione, un pretesto per parlare e tentare di illudere la gente, ormai esasperata dalle chiacchiere. Ricordo ancora Bettino Craxi: subito dopo essere stato eletto (ch’era in grave difficoltà) disse: “Primum vivere, deinde philosophari”, antica citazione latina. Conte farebbe bene a seguire l’etica di Socrate e il pragmatismo di Craxi, anziché eludere con rinvii continui, e frottole, le drammatiche urgenze italiane.