OGGI VI DICO CHE… LEGGERE UN LIBRO

“Leggo per legittima difesa” (Woody Allen)

“Non ho avuto mai un dolore che un’ora di lettura non abbia dissipato”
(Charles Montesquieu)

“Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine”
(Virginia Woolf)

“Un buon libro è un compagno che ci fa passare dei momenti felici”
(Giacomo Leopardi)

ATTUALIZZANDO… DE BORTOLI E MIELI, INTERESSANTI E DELUDENTI

Un libro può essere, allo stesso tempo, interessante e deludente. Mi riferisco (ma gli esempi sono numerosi) a due famosi giornalisti, Ferruccio de Bortoli e Paolo Mieli. Il primo è un uomo fortunato: “Poteri forti (o quasi)” ha scatenato un putiferio prezioso per il lancio e le vendite. Grazie a due righe inserite abilmente: l’intervento dell’allora ministra Maria Elena Boschi su Federico Ghizzoni, all’epoca ceo di Unicredit, affinché si ingegnasse a salvare Banca Etruria, in crisi.

 

 


FERRUCCIO, BOSCHI E GHIZZONI

La Boschi ha smentito, ha minacciato querela, ma solo dopo sette (!) mesi si è decisa: con un’iniziativa in sede civile, non penale. L’intervento ci fu o no? De Bortoli conferma, Ghizzoni, sempre zitto, (forse) parlerà, davanti alla commissione parlamentare, é convocato per il 20 dicembre.

 

 


SOBRIO, SENZA PASSIONE

L’interesse intanto resta alle stelle. Ferruccio ha diretto il Corriere per dodici anni e racconta i suoi incontri con (quasi) tutti i potenti del mondo. Ma senza passione, senza sangue: fedele al suo stile sobrio, cardinalizio. Una esposizione di sé e della sua straordinaria carriera.

 

 

 


MIELI, LECTIO MAGISTRALIS PER ELITE

E Paolo Mieli? Speravo che “Il caos italiano” fosse una divulgativa storia d’Italia, meditavo di regalare il libro alle mie quattro figlie, a stagisti, a tanti giovani desolatamente ignoranti. Invece (purtroppo?) è un saggio d’élite per gli addetti ai lavori, una lectio magistralis che risulta impervia per chi già non conosca, bene, le vicende politiche. Paolo, anche lui, non solo ha diretto il Corrierone per una vita: è un esimio storico. Fin troppo erudito: nei primi capitoli ci sono almeno cinquanta (noiose) citazioni. Peccato!

cesare@lamescolanza.com