“In genere rimango con l’uomo di turno per un considerevole periodo di tempo. Questa tendenza alle relazioni lunghe non è sintomo di masochismo o di mancanza di immaginazione, ma semplicemente di prudenza. E’ un problema cambiare partner: bisogna inventarsi nuove strategie per vedersi a ore inusitate, comprare biancheria sexy per dissimulare la cellulite, farsi carico delle sue fantasie erotiche e altre sciocchezze di questo genere. E’ una seccatura, e la maggior parte delle volte non ne vale la pena.”(Isabel Allende, “Amore. Le più belle pagine di Isabel Allende sull’amore, il sesso, i sentimenti”, Feltrinelli 2013)
ATTUALIZZANDO…
A me, forse per ragioni di età, l’argomento sembra assai più pesante, e amaro, rispetto al modo, di consueta e elegante ironia, con cui è affrontato da Isabel Allende. Non è questione di amore, né di sesso, e purtroppo neanche di erotismo. Il problema profondo, almeno per me, è che se ti metti a riflettere sulla ripetitività di ciò che facciamo, per ogni fase della nostra vita quotidiana ci accorgeremmo che sono infinite le ‘sciocchezze’ e le ‘seccature’ che ci tormentano, o banalizzano. E la maggior parte delle volte, come dice Isabel, non ne vale la pena. Mi chiedo ogni tanto: per che cosa varrà veramente la pena di vivere, da oggi fino al congedo definitivo? Provo a scacciare le tentazioni buoniste, tipo i nipotini, il matrimonio delle figlie, le chiacchiere con gli amici, ecc… Confesso che, alla fine, mi resta solo il desiderio di riuscire a leggere tutti i libri che, finora, non sono neanche riuscito a sfogliare.
CERASA E IL VERO, VERO RENZI
Claudio Cerasa, trentenne, è il più vispo rampollo tra i foglianti. Ieri si è inventato l’idea di fare un viaggio in treno con Matteo Renzi e di raccoglierne (pilotarne?) variegate confidenze. Il risultato è un bel contributo a scoprire la complessa personalità del Sindaco di Firenze, a cominciare da ciò che gli conviene, oppure no, di fronte all’audace progetto di diventare segretario del Pd. Renzi è furbo, sa ad esempio perché piace. Perciò, sapendo che molti lo immaginano come un Tony Blair risciacquato in Arno, dice subito di essere affascinato dall’idea di poter fare nel Pd quello che Tony Blair fece nel 1994 con il New Labour. Poi sorride di fronte al caso delle prostitute di Firenze, dice che gli bastano cinque minuti per una rigeneratrice pennichella, che le ultime amministrative sono state vinte dai sindaci, non dai capi corrente; è convinto che praticamente alle prossime elezioni Grillo scomparirà, infine non rinuncia alla promozione del suo libro, mondadoriano, “Oltre la rottamazione”.
Che dire? Bravo Renzi? No. Bravo Cerasa.
DELLA VALLE E IL CORRIERE… BAZOLI, DE BORTOLI, ANSELMI
Ieri avevo scritto che, perdiana, se davvero Della Valle vuole acquisire il controllo del Corrierone, come ci fa capire da anni, ebbene, questo è il momento! Oggi su Il Foglio leggo un delizioso editoriale di Giuliano Ferrara (credo), che non ha mai nascosto diffidenza verso il re delle Tods. Condivido le sue riflessioni, che si incrociano con le mie. Aggiungo che la situazione del Corriere è resa più accessibile, perché confusa, in quanto il vigilante Bazoli non è certamente più il protagonista di sempre. Gli anni passano per tutti, anche per questo magnifico interprete del potere: acciacchi, forse noia, certamente una incipiente e imbarazzante sordità. Ferrara, o chi per lui, scrive che il direttore di Della Valle è già pronto: Giulio Anselmi. Tra i direttori possibili (presto ne faremo una classifica, come divertissement) sostengo da anni che Giulio è il più istituzionale possibile, quello che maggiormente dà garanzie di correttezza, indipendenza ed equidistanza. Ma, a questo punto, non si può ignorare il cardinal Ferruccio, che sta battendo (Albertini e Missiroli esclusi) ogni record di longevità, nella direzione. E perché de Bortoli è così longevo? Perché, sia pur attento a tutta la costellazione, è stato illuminato dalla stella polare Bazoli. E ora che Bazoli entra in penombra, molti lacchè, e poi vassalli e valvassori, si affrettano a insinuare che anche l’indecifrabile prelato di via Solferino stia per entrare in irreversibile declino. Per di più Luigi Bisignani, nel suo libro, gli ha inflitto devastanti mazzate. E Bisi non è certo né lacchè né valvassore né vassallo né valvassino… Tuttavia, Sua Eminenza Ferruccio è stato un mio allievo quando aveva vent’anni, lo conosco bene ed è mio vanto poter dire che ne intuii le qualità straordinarie fin da quando gli altri miei ragazzi arrivavano in redazione in jeans sbrindellati e lui, rispettato da tutti, si muoveva assorto nei corridoi, in blazer blu e scarpe lucidatissime. De Bortoli ha una sapienza neanche raggiunta dall’immenso Paolo Mieli nel saper gestire i più difficili equilibri. Perciò considero ancora aperta la partita del Corriere.
Quanto a Della Valle, l’ultima e decisiva domanda, oggi come ieri, ripeto: i dindi, ci sono?
ELOGIO DEL GIOCO D’AZZARDO*, CI SARA’ ANCHE SGARBI
So che sto rischiando di annoiarvi, ogni giorno vi ripeto l’appuntamento a Piazza Santa Chiara a Roma, ore 10.30, giovedì 27 giugno. Per la presentazione del mio libro, ‘Elogio del gioco d’azzardo’. Fatto sta che io tengo alla mia creaturina non tanto per il gusto che ho a vaneggiare carte e a puntare i miei numeri alla roulette, quanto perché si tratta di una indispensabile battaglia, a proposito della nostra libertà individuale. C’è chi vuole frenare il gioco, o addirittura cancellarlo. Il pretesto più diffuso è che induca alla rovina… A parte la ridicolaggine, il punto cruciale è sempre lo stesso: abbiamo uno Stato, si tratta di renderlo efficiente, e di avere dallo Stato leggi, regole, controlli, disciplina: prevenzione e repressione, se le leggi vengono violate. Per il resto, lo Stato avrebbe anche il diritto di garantirci le nostre libertà di scelta. E di vivere, di conseguenza, come desideriamo.
21-06-2013
*”Elogio del gioco d’azzardo” di Cesare Lanza, editore L’Attimo fuggente, Euro 22. La prima edizione ha avuto una tiratura limitata a opinion leaders e agli addetti ai lavori. Non è, al momento, distribuita in libreria. Chi desiderasse prenotare una copia (fino a esaurimento o per le successive edizioni) può scrivere a info@luce2007.it.