OGGI VI DICO CHE…

“Nenni come Mussolini? Due parti della stessa tragicommedia? Ognuno, si sa, è responsabile delle proprie azioni, delle proprie scelte, dunque diamo a Mussolini quanto gli spetta come fascista e a Nenni quanto gli compete come socialista. Rifiutando la pretesa manichea di entrambi di essere agli antipodi, antitetici. Ma no: le cose che li hanno divisi non sono più numerose di quelle che li hanno uniti, l’avventura è stata in notevole parte comune, e dire come Nenni “ci riunisce un comune destino, se nonché Mussolini è un vinto” non è un ragionamento persuasivo, anche se la storia dei vincitori si fonda su di esso.” (Giorgio Bocca, “Mussolini socialfascista”, Garzanti, 1983).

 

 

ATTUALIZZANDO…

berlusconi s

Le avventure politiche italiane di questi anni, drammatiche e confuse, non sono certo finite. Saranno gli storici a dirci quali siano state le diversità di fondo, le diversità vere, tra gli ex comunisti e i seguaci di Berlusconi negli ultimi quattro lustri. Prima del Cavaliere, le relazioni impure, ad alto livello, cominciarono anche prima, tra Moro e Berlinguer. Poi, seguendo binari apparentemente separati, il flirt (involgarito, banalizzato) è diventato evidente, fino alle nozze del governo Letta/Alfano, benedetto da Napolitano e Berlusconi. Chissà come finirà. In attesa degli storici, so per certo che porre una semplice domanda alla base di sinistra e ai berlusconiani  non proprio militanti provocherebbe un mare di guai, la caduta del governo, sviluppi di alleanze impensabile. La semplice domanda (quella a cui tenteranno di rispondere gli storici) è questa: “Ma come fate a stare insieme, cosa vi unisce?”

 

 

INVECE, E INTANTO, IL GOVERNO VIVRA’…

letta alfano

 …almeno fino a quando lo statista Berlusconi non troverà mezzi più semplici e bruschi, per garantirsi contro le sentenze in arrivo. Certo, come ho scritto ieri, fino a quando non apparirà prossima e indispensabile la condanna alla interdizione perpetua dai pubblici uffici. Berlusconi, se scende in campo, potrebbe realizzare l’ennesimo colpaccio: non può permettersi di essere “ineleggibile”, per via giudiziaria (politicamente, è escluso).

 

 

DOMANDA SUGGESTIVA: MARINA O DANIELA SANTANCHE’?

marina berlusconidaniela santanche

 Nella fioritura estiva di scenari realistico e fantascientifici, l’ultimo bocciolo è questo: Silvio fa un passo indietro, si stanno facendo sondaggi per stabilire se la figlia Marina o la fida Daniela Santanchè saprebbero essere all’altezza di prenderne il posto pubblico, schierandosi in primissima fila. Partecipo alla raccolta dei petali e dico la mia. Per Marina – che smentisce questa prospettiva per l’ennesima volta – ho una stima molto grande, mi è piaciuta la sua applicazione nel lavoro aziendale in Mondadori e le unghie con cui ha sempre difeso il padre dagli attacchi più crudi e spietati. Ho conosciuto e intervistato la Santanchè quando neanche era sfiorata dalla tentazione di mettersi in politica, stimo – anche quando non ne condivido le idee – la sua coraggiosa qualità nel combattere, come una schermitrice: non aver paura dei colpi dell’avversario, attaccare di colpo, e a sorpresa, avendo individuato i punti deboli.

Conclusione: perchè no tutte e due? Marina alla guida del partito, Santanchè – che conosce la politica – in prima fila, per le battaglie…Forse in politica per due donne è più facile andar d’accordo di quanto lo sia per due uomini.

ELOGIO DEL GIOCO D’AZZARDO, CI VEDIAMO DOMATTINA

elogio (1)

 Forse vi ho sfibrato, ripetendovi l’appuntamento: domattina, giovedì 27 giugno, alle 10.30, presentazione del mio libro, “Elogio del gioco d’azzardo” *, e qualche scambio di opinione tra chi sarà presente (non mancheranno, vedrete, voci autorevoli e contrapposte). Per quanto mi riguarda, sono contrario a ogni proibizionismo, penso che un pizzico di follia è più creativo di tanto buon senso e banalità, capisco che sia temerario e scandaloso dirlo, in un Paese eternamente doroteo come il nostro, incellofanato in una sublime democristianità. Come sempre, le mie idee non mi impediscono di considerare con attenzione le opinioni degli altri. In questa occasione, non mi preme discettare sulle possibilità di vincere alla roulette, ma di spiegare che dobbiamo avere – sempre nell’ambito delle leggi e delle regole della comunità – la nostra libertà di scegliere come desideriamo vivere.

 

 

26-06-13

 

 

cesare@lamescolanza.com

 

 

 

*”Elogio del gioco d’azzardo” di Cesare Lanza, editore L’Attimo fuggente, Euro 22. La prima edizione ha avuto una tiratura limitata a opinion leaders e agli addetti ai lavori. Non è, al momento, distribuita in libreria. Chi desiderasse prenotare una copia (fino a esaurimento o per le successive edizioni) può scrivere a info@luce2007.it.