“La flessibilità trionfa sulla rigidità, la debolezza sulla forza. Ciò che è malleabile è sempre superiore a ciò che è inamovibile.” (Lao Tze)
“Ci sono due tipi di mente… quella matematica, e quella che viene chiamata l’intuitiva. La prima arriva alle sue vedute lentamente, ma sono ferme e rigide; la seconda è dotata di grande flessibilità e applica se stessa simultaneamente alle diverse parti apprezzabili di ciò che essa ama.” (Blaise Pascal)
ATTUALIZZANDO… MA I NOSTRI FIGLI SANNO COS’È?
Presumo che i nostri figli, i nostri nipoti non abbiano neanche una vaga idea di ciò che significa questa minacciosa e abusatissima parola, “flessibilità“. Provo dunque a spiegarglielo in brutale sintesi…
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L’EUROPA SARÀ FLESSIBILE? VI SPIEGO…
1. Noi chiediamo all’Europa flessibilità. 2. Che cosa vuol dire, in poche parole? Vuol dire, in poche parole, che con il cappello in mano, chiediamo a Bruxelles di avere comprensione o pietà o flessibilità, chiamatela come preferite.3. Per cosa? Non vorremmo pagare tre o quattro o cinque miliardi (non è chiaro, quanto) che l’Europa esige in più, rispetto alla nostra manovra economica. 4. Cosa faranno a Bruxelles? Chiuderanno un occhio su questi miliardi? No. Ce li regaleranno? No. 5. Si arriverà prima o poi a un compromesso. L’Europa avrà comprensione o pietà o flessibilità (chiamatela come volete) e potremo alla fine ottenere una dilazione: pagheremo tre o quattro o cinque miliardi – non si sa – in futuro. 6. E chi pagherà, in futuro? I nostri figli e i nostri nipoti. È questo l’approdo della flessibilità!
I NOSTRI DOVERI, RIFLESSIONE INDISPENSABILE
Vogliamo aggiungere una riflessione su doveri e diritti? Il nostro dovere è di affrontare finalmente il debito pubblico, che cresce ogni giorno: lo lasceremo in eredità, appunto, a figli e nipoti (potrebbe esplodere prima, e portarci al fallimento, ma comunque sul loro destino ricadrà). Dovremmo, per riuscirvi, affrontare due peccati capitali: l’evasione fiscale e la diffusione della corruzione. Nel sistema fiscale, persistono benefici inauditi per chi dovrebbe pagare di più e crudele severità per chi non può. Mentre la corruzione è la madre di un enorme sperpero di denaro pubblico.
MA ABBIAMO ANCHE DIRITTI!
Poi, però, ci sono anche i diritti. Romano Prodi ci condusse in Europa con un disastroso patto economico, un folle cambio lira/euro e nessuna garanzia sulle nostre esigenze. Oggi non dovremmo più chiedere elemosine e subire continui interessi passivi, accettando prestiti e dilazioni, ma dovremmo chiedere e ottenere rispetto per quanto ci spetta, ad esempio sostegni concreti e continui per il dramma delle migrazioni.
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ITALEXIT COME BREXIT?
Oppure uscire dalla gabbia che ci soffoca: Italexit come Brexit. Seguendo l’esempio inglese. Come si è visto, a dispetto dei troppi catastrofisti, non sarà la fine del mondo. Spero che figli e nipoti sappiano ribellarsi.
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cesare@lamescolanza.com
04/04/2017.