“Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore”. (Ennio Flaiano)
ATTUALIZZANDO… TUTTI TRUMPISTI, APPASSIONATAMENTE
Tutti fino al 7 novembre insultavano, disprezzavano e deridevano Donald Trump. Nessuno o quasi (tranne me e “Italia oggi”) ne aveva previsto il successo. Oggi intorno al neopresidente c’è una folla di ammiratori, in particolare di giornalisti, opinionisti, tuttologi che assicurano di averlo capito e sostenuto, fino al giorno della vittoria. Quanta illuminata ironia aveva Flaiano! Digitate www.lamescolanza.com, vi prego, e troverete una magistrale, elegante nota di Pier Luigi Magnaschi su un libro di Federico Rampini, che vuole spiegarci perché Trump si è imposto alla Casa Bianca. Per non rovinarvi il piacere della lettura, non aggiungo altro…
LA LUNA GRANDE PER TRUMP?
Avevo scritto che Trump era riuscito a battere perfino il suo oroscopo (Gemelli) ostile – Saturno contro – nei giorni del trionfo. Mauro della Porta Raffo mi segnala un’altra curiosa coincidenza: Trump ha sovvertito ogni pronostico nei giorni della luna insolitamente grande, come nel 1948, quando il favoritissimo Thomas Dewey fu sbaragliato a sorpresa da Harry Truman. Astronomia? Astrologia? Non è vero, ma ci credo…
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A PROPOSITO DI MAURO (E PIERO CHIARA)
Sabato alle 10.45 a Varese, al caffè Zamberletti, il nostro amico Mauro della Porta Raffo (“Il gran Pignolo”, come fu battezzato da Giuliano Ferrara) presenta l’ultimo numero della sua rivista, “Dissensi e discordanze“, dedicata interamente a Piero Chiara, nel trentesimo anniversario della morte. Segnalo qui l’appuntamento non solo per affetto verso Mauro, ma per stima assoluta verso Chiara. Purtroppo, è il mercato a stabilire anche la grandezza degli scrittori. Se Chiara fosse stato americano, la sua fama sarebbe stata riconosciuta nel mondo come quella di John Steinbeck ed Erskine Caldwell, esito a dire di Ernest Hemingway, ma certo anche di William Faulkner. E c’è anche la miopia dei saccentoni e dei critici! E dei grandi premi letterari… Il Premio Nobel a Grazia Deledda e a Dario Fo, ma a Piero Chiara no?
INVIDIA (IRRIFERIBILE) PER VESPA E LA RUSSA
Per me niente è irriferibile… Dunque, i maestri delle lunghe dirette televisive (terremoti, elezioni…) sono Enrico Mentana e Bruno Vespa. Da La7 non ho indiscrezioni. Dalla Rai, sì. Ed eccovi una confidenza, all’origine della mia sana e limpida invidia per Vespa. Mi dicono che durante le sette/otto ore di diretta, Bruno (1944) non si allontana dal suo posto, neanche durante gli intervalli per la pubblicità. Il punto è: neanche per un bisognino, per far la pipì! Idem, come lui un ospite assiduo, Ignazio La Russa (1947): bevono acqua, thè, succhi e ignorano la toilette. Hanno appena qualche anno meno di me, complimenti alla prostata.
DOMANDE (IM)PERTINENTI POLITICHE
1. Acquistereste un’auto usata da Matteo Renzi? 2. Accettereste di essere designato da Silvio Berlusconi come suo delfino?
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DOMANDE (IM)PERTINENTI CALCISTICHE
1. Ma davvero chi capisce di calcio può pensare che Donnarumma sia più bravo di Perin? 2. Il possibile passaggio di Donnarumma dal Milan alla Juventus è collegato al sostegno che la Juventus, come ha detto il dirigente juventino – onnipresente – Marotta, annuncia al candidato alla presidenza della Lega calcio Galliani, dirigente – uscente – del Milan?
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17.11.2016