“Nessun essere umano può portare a un altro il dono dell’idillio. L’unico a poterlo fare è l’animale perché lui non è stato cacciato dal Paradiso”. (Milan Kundera)
ATTUALIZZANDO… TENEREZZE DI SCALFARI VERSO RENZI
Nei dintorni del concetto di idillio collocherei la toccante articolessa di Eugenio Scalfari domenica su “La Repubblica”. Nella sua consueta circumnavigazione settimanale su tutti i problemi che opprimono questo infelice mondo, il Fondatore apre il cuore a una speranza: per fortuna in Italia abbiamo un
premier come Renzi, che sta inanellando una serie di meritati successi… Romanticamente il mitico Eugenio parla di un “bocciolo di rosa” (sic), tormentato da qualche spina. E conclude con inedito ottimismo: la rosa potrebbe sbocciare.
A REPUBBLICA ANCHE EUGENIO IN ZIG ZAG
Mi sembra degno di attenzione, al di là della tenera metafora poetica, questo nuovo atteggiamento di Scalfarone. “La Repubblica” ha sostenuto fortemente Renzi, durante la direzione di Ezio Mauro: l’unica voce dubbiosa e a volte discorde era quella di Scalfari. Poi, via via, il sostegno era diventato più lieve, o meno perentorio. Ultimamente, sono apparsi rilevanti alcuni commenti critici dell’editore, e proprietario, Carlo De Benedetti verso il capo del governo. Il quale, a sorpresa, trova invece in Scalfari, ex critico, un delicato appoggio.
CHISSÀ SE IL PREMIER GRADIRÀ L’OMAGGIO?
Che dire? Al momento solo una vecchia battuta, ho sentito in giro. A Renzi converrebbe fare gli scongiuri. Non c’è protagonista politico che non abbia pagato con una débâcle l’appassionata ammirazione scalfaresca: il caso più eclatante fu quello di Ciriaco De Mita, celebrato entusiasticamente quando si insediò a Palazzo Chigi. Vero è che stavolta Eugenio si esprime con dolcezza sorprendente. Ma il rischio è che il bocciolo, petrarchesco più che scalfaresco, di Renzi o per Renzi non sbocci. Altro che spine! Il premier a ogni passo sembra muoversi su un campo di spine.
“LA VERITÀ” E UNA POESIA DI CORRADO CALABRÒ
Domani esce il primo numero de “La verità“, il nuovo giornale di Maurizio Belpietro (condirettore Massimo De’ Manzoni, direttore editoriale Stefano Lorenzetto). Collaborerò anch’io, quindi, non solo per me, ma per l’importanza coraggiosa dell’impresa, vi prego di dare un’occhiata.
Tra i tanti messaggi di auguri, mi è piaciuto molto quello di Corrado Calabrò, un caro amico, un esemplare servitore dello Stato, capo di gabinetto non ricordo più di quanti ministri – per lustri e lustri. Corrado è anche un poeta apprezzato in tutto il mondo emi ha inviato una sua poesia, dedicata alla verità. Eccola…
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LA VERITÀ, UN SASSO NELL’ACQUA
“Eh, la verità… Tu credi?/
Secondo me/ la verità gioca con un gatto/ come una pallina/
in sospensione in una boccia /d’acqua./ Ci vuoi provare? Vedi questo ciottolo?/
Lancialo così, a paragone./
Ecco, la verità / è come un sasso nell’acqua./ Ne puoi scorgere i cerchi in superficie/
ma se lo segui con lo sguardo al fondo/ non si distingue in mezzo agli altri ciottoli.”
Corrado Calabrò
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MICCICHÈ, LUCIDO REALISMO… RITORNA?
Se volete digitare www.lamescolanza.com potrete leggere una interessantissima, lunga e bella intervista di Gianfranco Miccichè a “Libero“. Miccichè, che oggi ha 61 anni, ha avuto una splendida giovinezza politica, tuttora recordman per un incredibile exploit elettorale: in Sicilia 60 vittorie a zero, in tutti i luoghi in cui si votava. Poi, sottosegretario, viceministro, ministro… Poi, ancora, una lunga pausa. Mi fa piacere salutare il suo ritorno, proponendovi le sue riflessioni, lucide e realistiche.
cesare@lamescolanza.com
19.09.2016