Questa – forse – è l’ultima pagina di diario, prima dello scempio estivo di agosto, botti, stupidaggini che si moltiplicheranno, effimere vacuità in spiaggia, tempo buttato e che mai sarà recuperato. Mi piego alle abitudini. Continuerò a lavorare, dedicandomi soprattutto a due libri che sto scrivendo, l’interminabile dizionario dei personaggi grandi e squallidi della Rai televisiva dal 1954 a oggi; e una raccolta di storie e di ricordi sui giocatori d’azzardo.
E’ possibile che, se succederà (e temo che succederà!) qualcosa di emozionante, interromperò il mio silenzio e in qualche modo riapparirò. Ma voi chissà dove sarete, lettori amici e no! In ogni caso, ci diamo appuntamento per la fine di agosto. Il nostro sito storico, www.lamescolanza.com, sarà aggiornato nella prima e nell’ultima settimana di agosto dalla nostra brava Rita Di Simone. Nel cuore del mese, si vedrà. Siamo un minuscolo gruppo di lavoro, nessun finanziatore, in compenso una libertà totale. A presto.
ADDIO A MARTA MARZOTTO…
Stamattina abbiamo avuto una notizia, inattesa e dolorosa, che Marta Marzotto, a o nacque, nel 1988, la prima figlia del mio secondo matrimonio 85 anni, se n’è andata. Ero suo amico, la terrò sempre in cuore. Quande le attribuimmo il suo stessa nome, Marta Marzotto mi regalò un quadro destinato alla bimba, che Renato Guttuso le aveva dedicato, tra altre centinaia di dipinti e disegni. Marta è stata una grande amica, una grandissima donna, protagonista del nostro tempo. Se avete pazienza e curiosità, leggete l’intervista che scrissi nel 2001: la ripubblichiamo su “La mescolanza”, non la rileggo per evitare di commuovermi. Ricordo che mi disse, contrariamente ai pettegolezzi, che aveva avuto solo tre amori: il marito Umberto, Guttuso e Lucio Magri. Poi, imprevedibile come sempre, se ricordo bene (o forse fu in un’altra occasione) mi rivelò che era innamorata cotta di Pietro Ingrao, segretamente. Ne approfittai per dare a Ingrao la notizia e chiedergli un commento, ma il vecchio leader comunista, pur compiaciuto, non mi concesse una sola parola. Eccezionale, Marta! E sempre sorprendente. L’ultima volta l’ho incontrata qualche mese fa nella sua bellissima casa milanese, mi regalò due grandi fotografie, quasi due quadri, in cui lei – bellissima, desiderabilissima – amoreggiava con Guttuso. Una bizzarria, no? Ma il suo costante approccio era quello di piacere, sedurre, sorprendere. Ne approfittai per dichiararle, finalmente, che era stata per lustri una donna dei miei sogni, ma non avevo mai avuto il coraggio di corteggiarla, per timore, orgoglioso come sono, di un rifiuto. Ricordo il suo sorriso, chissà quante centinaia di battute e allusioni, maliziose o ingenue come la mia, avrà avuto nella sua bella, splendida vita.
NON SE NE PUO’ PIU’! RENZI SI PRENDE ANCHE IL TG3?
Su “Il Fatto” di oggi, in prima pagina e all’interno, c’è questa allarmante indiscrezione: il dg e ad della Rai, Antonio Campo Dall’Orto, sarebbe in procinto di silurare Bianca Berlinguer dalla direzione del Tg3 e sostituirla, rispettosamente verso il premier Renzi, con Antonio Di Bella. In poche parole, un crescendo della renzizzazione della Rai e bene fa Carlo Freccero a tuonare: “Fanno fuori la Berlinguer, così tutti i notiziari saranno allineati al governo sul referendum. Colpo di mano per il sì. Neanche Berlusconi osava tanto”.
Dire che sono incredulo è poco. Indignato, scandalizzato, e sempre più desideroso (utopisticamente?) che al timone del governo, e della Rai, arrivino personaggi meno sfacciati e intrusivi.
CHE BOTTO! LUIGI VICINANZA LASCIA L’ESPRESSO
Luigi Vicinanza, fior di giornalista, si congeda dalla direzione de “L’Espresso” con un numero memorabile: una riesplosione dei “Panama Papers”, con un dossier, raccolto da Paolo Biondani e Leo Sisti, in cui si racconta “la mazzetta più grande della storia: 1.5 miliardi dollari” mega tangenti pagate dall’Eni ai familiari di un ministro algerino e a politici nigeriani corrotti (ancora su “La mescolanza” riprendiamo per intero l’articolo). E non basta, sotto il titolo “Mani pulite in viale Mazzini” a cura di Floriana Buffon, una carrellata sui tanti problemi della Rai: ritardi nei collegamenti, disservizi continui, tecnologie obsolete, gare opache, indagine della procura…
Vi segnalo anche la rubrica di Massivo Riva incentrato sulla Volkswagen che rimborsa i clienti americani, ma non gli europei: altrimenti fallirebbe. E Bruxelles non fa nulla per difendere i cittadini dell’Unione.
TERRORISMO / MA CHE COSA HA VOLUTO DIRE FRANCESCO?
Come tanti, non ho capito la frase del Papa, secondo cui siamo in guerra, ma non è una guerra di religione…Il Foglio, con grande vigore, interviene e obietta. Idem, tanti altri giornali. Non voglio fare lo spiritoso, ma forse al Papa sarebbe bastato aggiungere una paroletta, ecco: “Questi atti di terrorismo non sono solo una guerra di religione”.
BENTORNATO, IN FINANZA, CORRADO PASSERA!
Mentre scrivo, in Monte Paschi di Siena discutono un piano alternativo di salvataggio della banca, proposto da Corrado Passera, insieme con gli svizzeri dell’Ubs. Non so come andrà a finire, comunque sia festeggio il ritorno di Passera a un ruolo di manager e di stratega, nell’alta finanza. Corrado ha avuto una, neanche breve stagione, da Monti fino alle ultime elezioni amministrative, in cui ha ceduto a tentazioni politiche. Oserei dire una grande delusione, innanzitutto per lui e per quanti, come me in tutta modestia, lo stimano. Dapprima ministro con esagerate ambizioni nel governo del prof. Monti, poi dissidente, poi col progetto di un disegno nazionale e ambizioni da premier (mica male, ma non si rendeva conto che l’esperienza con Monti lo aveva bruciato), poi velleitariamente aspirante alla poltronissima di sindaco a Roma o a Milano. Ma la politica politicante non era il suo mestiere, soffrivo nel vederlo coinvolto per esigenze di visibilità, in certi sguaiati talk show, a confronto con interlocutori che non meritavano neanche di allacciargli le scarpe. Ora gli do il bentornato, Mps o no, sono certo che Passera darà il meglio di sé nelle banche o in società pubbliche o private, ben sapendo, più di tanti chiacchieroni, di economia e finanza.
UNA LEZIONE DI AMORE E DI DIGNITA’
Su Facebook un medico di Carbonia, Marco Deplano, racconta un suo incontro con una paziente, malata in fase terminale di un tumore. Potete leggere tutto su Fb oppure su “La mescolanza”. Mi sono emozionato e commosso. I miei lettori più pazienti e affezionati sanno cosa penso della vita e della morte. In questo racconto leggiamo il dignitoso, consapevole, congedo di quella signora malata, con parole semplici e toccanti. Non aggiungo altro: i sentimenti e gli esempi di amore, coraggio e dignità sono quelli che riescono a lasciare senza parole perfino un commentatore, spesso cinico e intrusivo, come me. Non riuscirà mai, il terrorismo dell’Is o di altri, ad annientare i valori della nostra civiltà, la dignità ripeto, la tolleranza.
OLIMPIADI, CHE NOIA ESTENUANTE
Il “Corriere dello Sport” fa il suo mestiere e pubblica una paginata di interventi di veri e presunti vip, a sostegno del temerario e sciagurato progetto olimpico per Roma 2024. Niente da eccepire. Si va da Nerio Alessandri (risum teneatis) a Giorgio Armani, da Guido Barilla a Laura Pausini, da Alessandro Benetton a Roberto Benigni, da Andrea Bocelli a Giovanni Ferrero, da Ennio Morricone a Riccardo Muti, da Paolo Sorrentino a Giuseppe Tornatore… Ci sono cascati pure, con tutte le scarpe, Monica Bellucci e Marco Tronchetti: per i quali, ovviamente per motivi diversi, nutro simpatia, stima e ammirazione. Ma ci sarà anche un giornale, non sportivo, che voglia pubblicare, gli elenchi sterminati di personaggi e opinionisti che dicono no alla sirena tentatrice delle meraviglie olimpiche? Virginia Raggi, pensaci tu!
29.07.2016
cesare@lamescolanza.com