“Il giocatore che cambia di continuo le sue puntate imbrocca sì qualche coincidenza, ma rischia sempre di incrociarsi con la fortuna, senza trovarla mai.” (Mario Soldati, L’attore, Mondadori).
SE BERSANI LA PENSA COME SOLDATI
Non so se a Bersani piaccia giocare. (Secondo la mia filosofia di vita, tutti sono giocatori: consapevoli, o senza rendersene conto). Fatto sta che, da giocatore consapevole o inconsapevole, sta facendo sempre la stessa puntata: no a Berlusconi, si a Grillo, nessun compromesso per il Quirinale. Secondo la teoria di Soldati, prima o poi la fortuna gli arriderà. A mio parere, la fortuna gli ha già concesso i numeri giusti per la presidenza del senato. Ma ora, per la doppia partita del Quirinale e di Palazzo Chigi? Penso che Bersani abbia una sola puntata vincente possibile: far eleggere al Quirinale un nome gradito ai Grillini e così trovare via libera per il governo. Difficile, ma possibile.
BERLUSCONI HA CAPITO LA TRAPPOLA
Il Cavaliere non è un giocatore, però ne sa più di tanti virtuosi del tavolo verde. Da ragazzo fece tesoro di una brutta esperienza, perse i soldi che aveva in tasca, illudendosi di poter far fesso, per strada, gli abili illusionisti del gioco delle tre carte. Da allora, cioè da 50 anni, non ha più scommesso. Però nella vita e nel lavoro ha dimostrato, di fatto, di essere il giocatore più scaltro, temerario e furbo… Questa volta ha intuito le carte in mano a Grillo, teme che al Colle salga un personaggio a lui ostile (Bersani avrebbe i numeri per imporlo anche solo con i Montiani, senza M5S) e fa il possibile per uscire dal vicolo cieco in cui é finito. E Bersani, furbo quanto Silvio, ha fatto circolare il nome di Prodi, per terrorizzare l’antagonista. In politica, niente è come sembra.
LE SAGGE? ECCO ALCUNI NOMI
Isabella Rauti ha lanciato un nel giochetto su Twitter: Napolitano ha dimenticato di inserire anche una sola donna, nei due gruppi di saggi chiamati come “facilitatori” della soluzione della crisi. La Rauti chiede quali potrebbero essere i nomi delle sagge. Ho partecipato al gioco, ecco i miei nomi: Emma Bonino, la Cancellieri, Letizia Moratti, Natalia Aspesi, Barbara Spinelli, Elide Melli, Fiammetta Jori, Lina Sotis, Dacia Maraini, Monica Guerritore, Benedetta Tobagi, Anna Maria Cancellieri, Paola Severino, Assunta Almirante, Renata Boero, Gemma Carallo, Norma Rangeri, Concita De Gregorio, Paola Saluzzi, Paola Perego, Luisa Todini, Rosella Cenci, la stessa Isabella Rauti i primi nomi che mi vengono in mente. Ma ne farò altri… Adoro la sapienza scaltra, sottile e istintiva delle donne. Ci salverebbero da tanti guai! Perché Napolitano non forma una commissione di sole donne eccellenti, che studi la condizione femminile e proponga norme e leggi che possano migliorarla?
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3-4-13