“Cucina non è ciò che mangiamo. O meglio: non è solo questo. È l’elaborazione di materie prime secondo tecniche sviluppate nei secoli. È l’ambizione del buono e del bello convergenti in un piatto”. (Heinz Beck, “L’ingrediente segreto”, 2009)
ATTUALIZZANDO… ANDARE OLTRE LA SAZIETA’. E’ PECCATO?
Per tutta la vita, senza esitazioni e senza complessi di colpa (potrei averli solo pensando a chi nel mondo non riesca a sfamarsi, non certo a chi voglia impormi una dieta!), ho cercato il piacere nel cibo. Mi è testimone, affaticato, il corpo ultraquintalino. Credo che la distinzione tra fame e gola sia nota a tutti, comunque ce la ricorda, ancora, Heinz Beck: “La fame esprime un bisogno: quello di essere saziati. La cucina, invece, eccede la sazietà, va oltre il necessario, ambisce a soddisfare il piacere”. Quante volte, piacevolmente, l’ho soddisfatta – l’esigenza del piacere. E non ditemi che i buongustai sono peccatori! Al massimo, sono masochisti, autodistruttivi.
A PARIGI NON E’ UN VERO PARIGINO, COSI’ SI DICE, CHI…
Lasciatemi, in questa epoca di tragedie e di attentati, scegliere un argomento lieve per celebrare Parigi, lasciando da parte per una volta l’incubo del terrorismo. Si dice, a Parigi, che non sia un vero parigino chi non conosca la fantastica vigna che si trova alle spalle di Montmartre e non sia riuscito a procurarsi una bottiglia di vino, preparato con la magnifica uva di quel vigneto. Trilemma: 1. è una voce popolare, oppure 2. è uno snobismo gastronomico e salottiero, oppure 3. sono conoscenze reali e approfondite di raffinati enologi?
A ROMA NON E’ UN VERO ROMANO CHI NON ABBIA
GUSTATO LE OLIVE CHE…
…si possono cogliere liberamente dalle piante che impreziosiscono un prato attiguo all’Auditorium. Se volete preparare uno spezzatino alla cacciatora degno di questo nome, quelle olive sono indispensabili, come elemento essenziale per il sughetto. Datevi una regolata.
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LO SA BENE ENRICO, AL GROTTINO DEL LAZIALE
Già vi ho detto, nel mio diario, della meravigliosa cucina affidata a Enrico, l’oste del Grottino (via Romania, 27), e alla sua simpatica mamma, Anna. Chiunque può andare a raccogliere le olive, liberamente, in quel prato, ma solo pochi buongustai lo sanno. Enrico lo sa e delizia i suoi clienti. Oggi, a pranzo, ho apprezzato uno spezzatino di vitella tanto buono da leccarmi i baffi. Sono tutti in gran forma, al Grottino: la sua bella figura fa anche Cristina, la vispa cameriera ai tavoli. Prima dello spezzatino, ho apprezzato una fantastica pasta ai broccoli, impreziosita dal guanciale. Dopo, una ghiotta porzione di coda alla vaccinara. Il vino della casa è eccellente. Il Grottino sta diventando un cult, per me, della cucina romana. Per chi non sia tifoso della Lazio, non c’è problema: Enrico ai muri ha appiccicato le foto e le maglie dei campioni che hanno fatto la storia della Lazio, ma la mamma e la figlia sono fans della Roma…
INSICUREZZE / 1. SE AVETE DUBBI SULL’ANNO CHE VERRA’…
…ve li toglie tutti l’ultimo numero di Focus in edicola. L’editto in copertina recita così: “Scienza, Ambiente, Cultura, Medicina: le scoperte, le sfide e le storie degli uomini che nei prossimi 12 mesi miglioreranno la prossima vita.” Mi documenterò, potete starne certi, sull’affidabilità di questi uomini straordinari.
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INSICUREZZE / 2. EXCUSATIO NON PETITA, ACCUSATIO MANIFESTA!
Giuseppe Sala, riferisce “La Repubblica”, candidato sindaco di Milano, si rivolge agli elettori così: “Non sono l’uomo di Renzi. Milano si fidi.” E aggiunge di essere di sinistra, quindi non vuole NCD tra i piedi. Eventualmente.
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INSICUREZZE / 3. SE FATE L’AMORE CON UNA SIGNORA FRANCESE NON LASCIATEVI GABBARE…
Secondo una divertente nota pubblicata da “Il Fatto quotidiano” (all’origine una classifica stilata dall’ “Indipendent”, relativa a una ricerca su oltre mille donne) quasi una donna francese su tre finge l’orgasmo durante la penetrazione: “Oui,oui…”, ma nulla veramente è successo. Se vi interessa, sappiate che due volte l’anno si celebra niente di meno che la Giornata Mondiale dell’orgasmo.
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INSICUREZZE / 4. E QUESTA E’ LA MIA, SULLA CLASSIFICA DEI LIBRI
“La Repubblica” pubblica la classifica dei dieci libri di maggior successo, nell’anno. Adoro, come forse sapete, classifiche e pagelle. Ebbene, che possa crepare all’istante, se ne abbia trovato uno solo di mio interesse: neanche “Sottomissione”, di Houellebecq, che avevo acquistato nei giorni dell’attentato al giornale satirico francese: perché l’ho lasciato a metà. Sul podio ci sono Carrère (“Il regno”), medaglia d’oro, argento per de Kerangal (“Riparare i viventi”), il bronzo va a Cercas (“L’impostore”). Forse, per chiedere venia, acquisterò il decimo, ultimo in classifica, per me il più attraente: “Primo Levi di fronte e di profilo”, di Belpoliti.
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22.12.2015