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OGGI VI DICO CHE… LIBERTA’ VO CERCANDO, MA…
“Non è la libertà che manca,mancano gli uomini liberi” (Leo Longanesi)
ATTUALIZZANDO / GIANFRANCO ROTONDI, BATTUTISTA SENZA CENSURE
Gianfranco Rotondi, intelligente superstite e tenace, fiducioso rianimatore della democrazia cristiana, è tra quei (pochi) politici capaci di esprimersi con buona verve ironica. Il senso dell’umorismo non gli impedisce di coltivare una utopia, la rinascita della Balena bianca, ma gli consente la consapevolezza che la Dc, comunque, esiste e persiste, in altri luoghi dello spirito e del potere. Ecco la sua ultima folgorante performance… “Renzi é un vero democristiano. Per questo ha portato al Quirinale Mattarella, democristiano sublime; uno che indossa il cappotto di De Gasperi, ha la gobba di Andreotti e porta gli occhiali di Forlani…” Perciò Rotondi entra (leggere sotto) nel catalogo dei liberi di mente.
SOCRATE / LA VERGOGNA DELL’INDIFFERENZA PER I MARÒ
Sono certo che Socrate, il faro filosofico del nostro movimento, deplorerebbe inesorabilmente l’ignavia e l’incapacità di tanti nostri politici, che non hanno saputo risolvere tempestivamente la via crucis dei nostri militari, condannati in India. Anzi! Un altro episodio si aggiunge a questa ignominia: è di ieri la notizia che, dopo 1227 giorni, la Corte Suprema indiana ha ulteriormente rinviato, al 14 luglio, l’udienza probabilmente decisiva. Forse Socrate con la sua nobiltà d’animo, non approverebbe e non raccoglierebbe il diffuso e malizioso, ma realistico sospetto a cui mi permetto di fare riferimento. Forse l’India, regina delle negoziazioni, vuole semplicemente alzare il prezzo! E perché allora il nostro governo non acconsente a una trattativa e a un accordo (come spesso ha fatto, per di più per eventi discutibili e chiacchierati), se sono indispensabili per restituire la libertà a Massimiliano La Torre e Salvatore Girone? Questa è una battaglia in cui il nostro movimento spera di raccogliere il massimo sostegno possibile.
SEGNALAZIONI/ IL FATTO, GRAFICA E SCINTILLE
Mi piace molto il restyling de “Il Fatto Quotidiano” di Marco Travaglio: non solo per la grafica, moderna e incisiva, ma perché la qualità dei contenuti, molto alta fin dall’ormai lontano debutto, ne risulta avvantaggiata. Impreziosita. Nel numero di oggi, cito la doppia paginata sulla decadenza della letteratura, sull’imput del saggio “Scrittori e popolo” di Alberto Asor Rosa, in parte ristampato. Due pagine dedicate ai conformismi e alla decadenza della letteratura. Evviva: un orgasmo, per me (solo di tipo intellettuale posso, ormai, permettermene). E quindi vi confido che entro luglio pubblicherò la mia ultima follia, per ora vi dico solo che si tratta di poesia, ma è l’argomento (che non svelo), per di più, che farà arricciare il naso ai soloni della critica e agli sguatteri della defunta società letteraria. Mi ignoreranno o mi sbertucceranno, il che è legittimo e forse giusto: ma senza avermi letto, per pregiudizio, come d’abitudine
EMANUELE TREVI, BRAVO E ACUTO! PERÒ, FUORI IL NOME..
Nel dibattito sul “Fatto”, una bella intervista – di Silvia Truzzi, giornalista per me purosangue – a Emanuele Trevi. Il quale depreca il crollo di valori fondamentali nelle case editrici, giustamente aggiunge che “è quasi tutta merda, ma non si può essere nemici del presente”, denuncia che l’editing è al servizio del marketing. Infine confida: “Ho conosciuto un manager, a capo di un marchio italiano grande e prestigioso, che con l ‘aria di enunciare una verità indiscutibile, mi ha detto che la parola “morte” nel titolo rende invendibile un libro. Dunque oggi Thomas Mann sarebbe stato costretto a cambiare il titolo di “Morte a Venezia”…”
I LIBERI DI MENTE / AMICI DI “SOCRATE”, IL CATALOGO (PER ORA) E’ QUESTO
(Da molti – troppi – giorni non sono più riuscito a occuparmi di una iniziativa a cui tuttavia tengo molto: la confezione, insieme con tutti voi, di un catalogo di protagonisti della storia dell’umanità, di personaggi, e anche di uomini e donne non famosi, considerabili “liberi di mente”, ovvero privi di quel grave peccato intellettuale che è il pregiudizio. L’iniziativa è inquadrabile nel nostro movimento di opinione “Socrate”, che si batte a sostegno del merito, contro la rassegnazione e ogni sorta di pregiudizi. E non prendetemi per i fondelli: so bene che il catalogo, qui sotto, può apparire arbitrario, pretenzioso, soprattutto infinitamente incompleto! Il punto è che vorrei confezionare l’elenco, anzi i due elenchi (viventi e defunti), con il contributo di tutti, giorno per giorno, seguendo gli impulsi vostri, oltre che i miei. Oggi inserisco Laura Antonelli, per ragioni affettive e pensando alla meravigliosa stagione della sua giovinezza; un grande servitore dello Stato, e poeta finissimo, Corrado Calabrò; lo scrittore Georges Simenon (sto rileggendo alcuni racconti di Maigret, che è poi il vero personaggio libero di mente, con l’incredibile sensazione di non averli mai letti); Roberto Baggio, grazia e libera fantasia calcistica di purissimo livello; una recente ed entusiasmante amica, la saggista Anna K.Valerio, che mi sta molto aiutando a sviluppare il movimento; un uomo di alta qualità professionale e intellettuale, Ettore Sequi, capo di gabinetto del Ministero degli Esteri e da luglio ambasciatore italiano in Cina; il più grande giornalista italiano dei giorni nostri, e ho il privilegio di essergli amico, Vittorio Feltri (auguri per il suo compleanno, che ha festeggiato ieri). Un lettore malizioso – non sono autorizzato a farne il nome – mi invita a proporre un terzo elenco: quei personaggi dell’attualità di oggi, che ritengono essere liberi di mente, ma non lo sono affatto! Ottima, perfida idea per accendere un dibattito. Ci penserò. E tutti voi, amici miei, troverete un po’ di tempo, in questo lungo e probabilmente estenuante week end, per suggerirmi idee e nomi di vostro gradimento? Viventi: Fulvio Abbate, Franco Abruzzo, Silvano Agosti, Woody Allen, Ilaria Ammirati, Alberto Arbasino, Corrado Augias, Roberto Baggio, Marilisa Belli, Maurizio Bianconi, Aldo Busi, Massimo Cacciari, Urbano Cairo, Corrado Calabrò, Bernardo Caprotti, Beppe Caschetto, Maurizio Cattelan, Filippo Ceccarelli, Mario Cervi, Francesco Cevasco, Marina Cicogna Mozzoni, Carlo Cottarelli, Maurizio Crippa, Roberto D’Agostino, Andrea D’Angelo, Giorgio Dell’Arti, Cesare De Michelis, Mauro della Porta Raffo, Massimo Donelli, Giancarlo Dotto, Costanza Esclapon, Vittorio Feltri, Liliana Ferraro, Valerio Fiorespino, Fabio Franceschi, Roberto Giovalli, Pier Francesco Guarguaglini, Giordano Bruno Guerri, Monica Guerritore, Alejandro Jodorowsky, Fiammetta Jori, Lorenzo Jovanotti, Camillo Langone, Agazio Loiero, Stefano Lorenzetto, Selvaggia Lucarelli, Paolo Maldini, Claudio Magris, Pierluigi Magnaschi, Roberto Mancini, Citto Maselli, Clemente Mastella, Gian Paolo Montali, Luisa Montolivo, Morgan (forse), Malcom Pagani, Marco Pannella, Papa Francesco, Lina Passalacqua, Corrado Passera, Ugo Pastorino, Lea Pericoli, Nicola Pietrangeli, Lucia Poli, Paolo Poli, Livia Pomodoro, Lucio Presta, Mario Resca, Carlo Ripa di Meana, Fabrizio Rondolino, Gianfranco Rotondi, Riccardo Ruggeri, Alberto Rusconi, Flavia Schiavi, Ettore Sequi Vittorio Sgarbi, Alessandro Sortino, Luisa Todini, Francesco Totti, Marco Tronchetti Provera, Anna K.Valerio, Ornella Vanoni, Andrea Vianello, Lucio Villari, Maria Alberta Viviani, Franca Viola, Lina Wertmuller, Zdenek Zeman. Defunti: Gaetano Afeltra, Edoardo Agnelli, Laura Antonelli, Simone de Beauvoir, Dario Bellezza, Carmelo Bene, Caligola, Giacomo Casanova, Vincenzo Cerami, Jean Cocteau, Egisto Corradi, Joe D’Amato, Gabriele D’Annunzio, Leonardo da Vinci, Thomas Edison, Giovanni Falcone, Ennio Flaiano, Carlo Emilio Gadda, Gallileo Gallilei, Antonio Ghirelli, John Keynes, Giorgio Lago, Leo Longanesi, Mario Luzi, Alda Merini, Tina Merlin, Indro Montanelli, Irene Némirovsky, Nerone, Pier Paolo Pasolini, Cesare Pavese, Picasso, Giuseppe Prezzolini, Ezra Pound, Marcel Proust, Amelia Rosselli, Vittorio Giovanni Rossi, Sergio Saviane, Camillo Sbarbaro, Leonardo Sciascia, Georges Simenon, Socrate, Maria Luisa Spaziani, Nikola Tesla, Gian Maria Volonté, Voltaire.
DONZELLI EDITORE / VENT’ANNI DEDICATI (ANCHE) ALLA POESIA
Francesca Pieri, ottima addetta stampa dell’editore Donzelli, mi fa sapere: nel 2016 saranno vent’anni di impegno della casa editrice nel celestiale (questo aggettivo è mio) territorio della poesia. Se volete saperne di più, digitate www.lamescolanza.com o cercate in rete un articolo di Alessandro Zaccuri, su “Avvenire” del 17 giugno. Era il 1996 quando Donzelli – tre anni dopo la nascita della casa editrice – apriva le porte alla poesia pubblicando Meteo di Andrea Zanzotto, una breve plaquette corredata da disegni di Giosetta Fioroni. Ad oggi,la collana ha raggiunto 56 titoli: www.donzelli.it/catalogo/collana/15 . Qui mi interessa segnalare che la collana non ha limitazioni numeriche a favore della poesia straniera o di quella italiana. E, soprattutto, che da qualche tempo Donzelli ha inaugurato la consuetudine di pubblicare ogni domenica, sui suoi profili Twitter e Facebook, un verso nello spazio minimo che il web consente, 140 caratteri. “Così facendo muoviamo la nostra poesia a una velocità di identificazione che può essere molto pericolosa se non è affiancata dal controllo testuale e da una scelta ragionata del verso. Ma siamo convinti che la poesia sia anche questo: una finestra di bellezza per ammirare la complessità del presente e per affacciarsi all’universo intatto e avventuroso della forma libro.”. Formidabile! Questa, amici cari, si chiama divulgazione. Ed è ammirevole la passione per la poesia, spazio celestiale ma poco redditizio del marketing, da parte di un importante editore.
26.06.15