“A lavar la testa all’asino si perde acqua e sapone” (Vecchio proverbio napoletano)
ATTUALIZZANDO… ACQUA E SAPONE PER TUTTI,ANCHE PER GLI ASINI!
Un liberale assoluto non può essere d’accordo con il divertente proverbio napoletano – che mi è stato suggerito stamattina da un collega giornalista, molto stimato. Il confronto è sempre indispensabile e sacrificare, oltre al tempo, un po’ di acqua e sapone non è sempre fatica sprecata. E poi: chi sono io per dire chi sia asino e chi no? Niente pregiudizi, abbiamo detto. Prima, almeno, confrontiamoci. E qui sotto vi propongo la parabola del Genoa, la squadra di calcio che adoro, fin dall’infanzia (e, quindi, da più di sessant’anni…). E’ una parabola calcistica, ma intenderla non lo può sol chi non lo voglia.
UN GRANDE GENOA, TRA TIFO INSUPERABILE, CAMPIONI, GASPERINI E PREZIOSI
In epoca antidiluviana il Genoa vinse un bel mucchietto di scudetti, diciamo che sulla maglia ci manca solo la stella del decimo. Poi, per decenni, ha navigato con eventi spesso tormentosi, tra serie A e serie B (e anche, ahimè, in serie C). Ma ci voleva ben altro per indebolire, non dico fiaccare, l’entusiasmo e la fedeltà di noi tifosi, vecchi adulti e bambini! Essere genoano è una condizione dello spirito: significa saper vincere, perché ancora ci capita di vincere, se non scudetti spesso partite straordinarie, ma anche saper perdere, e non è semplice, nello sport come nella vita quotidiana, di cui il calcio è una splendida metafora; sapendo perdere, noi genoani nella vita abbiamo imparato a capire le ragioni e i valori, i diritti dei perdenti; abbiamo imparato a non abbatterci mai, neanche di fronte a ingiuste disavventure, a micidiali persecuzioni. E potrei andare avanti a lungo, disquisendo su valori come l’orgoglio, la dignità, il coraggio, la capacità della sofferenza, la gioia di vivere emozioni estreme , di esaltarci e di deprimerci – senza però perdere la passione e la fedeltà. Potrei, ma vi risparmio retorica e prolissità.
IL ROMANZO POPOLARE DEL GENOA, PREZIOSI PERSONAGGIO CONTROVERSO
Quest’anno il Genoa è protagonista di un inedito romanzo popolare, non è facile per nessuno, figuriamoci per un tifoso accanito come me, esprimere opinioni oggettive. Ci provo. E dunque: abbiamo un presidente avventuroso, tale Preziosi, un imprenditore meridionale ed estroso che si è fatto conoscere per il suo spirito imprenditoriale in un’industria di giocattoli (Giochi Preziosi). Nel calcio, ha debuttato a Como in modo pessimo, lasciando orribili ricordi. E’ approdato a Genova non certo per tifo genoano, ma alla ricerca di una presidenza difficile e prestigiosa, trovandola in un club, il nostro, quasi di continuo alla ricerca di un presidente solido, temerario e importante. A Genova Preziosi si è distinto nel bene o nel male, con clamorose contraddittorietà, con una strategia inedita. Ci ha promesso la stella del decimo scudetto, e questo ci ha illuso e galvanizzato: facile sedurre gli assetati con la promessa dell’acqua nel deserto. Noi tifosi, assetatissimi, non abbiamo avuto né l’acqua né un pozzo né un rubinetto, ma importanti soddisfazioni sì. Dopo un infortunio disastroso (retrocessione, dopo una meritata promozione in serie A, a causa di una valigetta piena di banconote per acquistare una partita: un episodio che vorrei rimuovere dalla mente) c’è stato un percorso apprezzabile: risalita immediata in serie A, stabilità in serie A: un miracolo. E poi, in campo, una strategia intelligente e perversa: grazie al suo intuito, ai figli e a collaboratori ben scelti, una girandola di acquisti e cessioni di qualità. Milito, Thiago Motta – di cui conservo la maglia – quelli a me più cari… Alcuni (Bonucci, Boateng…) neanche visti in allenamento: acquistati per essere contestualmente ceduti, alla Juve e al Milan. Abbiamo visto in maglia rossoblù tutte le punte possibili e immaginabili, perfino Toni, quasi capocannoniere quest’anno. La strategia? Porte girevoli per lucrare – più delicatamente: reggere le ossa stabilmente in serie A – su acquisti intelligenti, campioni ingaggiati a prezzi bassi e subito rivenduti con evidenti profitti. Strategia odiosa esteticamente e romanticamente: come affezionarsi a una squadra che cambia di continuo i suoi giocatori? (Noi genoani ci siamo riusciti). Però, anche una strategia vincente: così la squadra, sempre rinnovata, è rimasta, con risultati molto lusinghieri. Quest’anno, il record dei cambiamenti: Preziosi ha stravolto la squadra due volte, prima nel mercato estivo, poi in quello invernale.
GASPERINI, UN ALLENATORE FORMIDABILE. CON UN PUNTO DEBOLE
E così arriviamo all’allenatore Gasperini, altro personaggio romanzesco. Gasper si è ingegnato a cambiare la formazione, senza lasciarsi stordire dagli arrivi e dalle partenze, con risultati incredibili, come se nulla fosse! E’ un allenatore bravissimo, intelligente e tatticamente il migliore, anche (con i collaboratori ben scelti) un formidabile preparatore atletico. Con un solo punto debole: è innamorato, non a torto, della sua qualità e un paio di volte l’anno sbrocca, mandando in campo cervellotiche formazioni, lasciando in panchina i migliori, forse allo scopo di far intendere che, comunque, il merito è tutto suo. Ma non è proprio così, per nessuno lo sarebbe. Comunque, è l’allenatore più adatto al Genoa, visto che a Palermo e nell’Inter ha avuto esperienze infelici. Sono uno strenuo ammiratore del suo lavoro. Quest’anno, è successo che il Genoa, per meriti sul campo, si sta battendo per entrare nelle competizioni europee. Probabile che vi riesca, ma se ci riuscirà è probabile che non sia ammesso al campionato dell’Europa League: a causa di ridicole e piccole (sembra) inadempienze economiche di Preziosi, castigate dalle regole europee. Tutto è ben spiegato in un articolo di Pianeta Genoa dell’ottimo giornalista Marco Liguori (digitate, se volete www.lamescolanza.com). E passo ai tifosi: molti si accontentano così, alcuni incontentabili si sentono offesi, c’è perfino chi rimprovera a Gasper di aver “frenato” la squadra! Ma come si può sostenere una bestialità del genere. Il Genoa ha battuto 3-1 il Milan a Milano, il Torino 5-1 a Marassi, l’Atalanta 4-1 a Bergamo nell’ultimo mese: è questo, il freno? Vi dico la mia opinione: sarò felice se avremo dimostrato un merito, in classifica, degno dell’Europa. Ma se in Europa non andremo, meglio così: il campionato europeo è faticoso. Preziosi non potrebbe attrezzare il club sia per la serie A, sia per l’Europa League. E Gasper, su due fronti, secondo logica non potrebbe moltiplicare i suoi miracoli. (Vero però che non c’è logica, nella filosofia del Genoa). In conclusione, chi è l’asino a cui negare acqua e sapone?… Gasperini e i giocatori, certamente no. Preziosi? Fa quel che può: venderà i migliori subito o tra un anno: Perin, Perotti, Iago, lascerà andare Bertolacci e Niang… Un film già visto. Forse gli asini sono i tifosi? Direi di no, ma chissà. Se il Genoa esiste, il merito è del tifo stupendo che non lo ha mai abbandonato, mai. Forse siamo asini, anzi muli: cocciutamente siamo andati sempre avanti. Senza acqua né sapone.
SEGNALAZIONI INTERESSANTI, FINESTRA STAMPA SUL MONDO WEB, DA MONICA MACCHIONI
Da carpe.diem.macchioni@mm-com.it: oggi vi propongo alcune segnalazioni che mi giungono da una eccellente professionista dell’informazione (largo al merito, no), Monica Macchioni. Ecco qui: WWW.DAGOSPIA.COM? Compagna fancazzista – http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/compagna-fancazzista-raffaella-paita-candidata-renziana-liguria- ///WWW.IL SUSSIDIARIO.NET Scenario/ Polito: Renzi “regala” il Pd a Scajola e Cosentino /// http://www.ilsussidiario.net/News/Politica/2015/5/21/SCENARIO-Polito-Renzi-regala-il-Pd-a-Scajola-e-Cosentino/WWW.CORRIERE.IT Giovani, ecco come saranno le pensioni http://www.corriere.it/economia/15_maggio_21/giovani-come-saranno-pensioni-futuro-/// . WWW.LIBEROQUOTIDIANO.IT Altre tre bombe contro Renzi. Cosa preparano i giudici… –http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/11791857/Consulta–altre-bombe-contro-Renzi./// WWW.ESPRESSO.REPUBBLICA.IT “L’Enit è in agonia, rottamaci!” –http://espresso.repubblica.it/inchieste/2015/05/20/news/il-carrozzone-di-stato-a-renzi-l-enit-e-in-agonia-rottamaci- ///WWW.ILMESSAGGERO.IT “Intercettazioni, il Csm vuole la riforma. Tutelare il diritto alla riservatezza” http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/POLITICA/intercettazioni_csm_riforma_tutelare_diritto_riservatezza///
LE FUTILITA’ DI OTTIMI MASS MEDIA. COSA E’ PEGGIO, L’ALTA SOCIETA’ O L’ANGOLO ACUTO? MYRTA O GALLI DELLA LOGGIA?
Sono un vecchio giornalista brontolone, lo riconosco. Ma non rassegnato. E ammiro il merito dovunque si trovi, a destra e sinistra. Pertanto detesto anche i pregiudizi. Ci può essere paradiso all’inferno, e inferno in paradiso. Ma non sono San Tommaso perché non solo credo anche se non vedo, ma sogno come verosimile anche ciò che immagino, e verosimile non è, per troppi miei simili – che hanno i piedi per terra. Non ci crederete, ma mi è molto facile sollevare il mio superquintale da terra e passeggiare in aria lievemente, felice di passeggiare senza che la terra possa temere che io la calpesti. Proverò anche a camminare sull’acqua e vi farò sapere. Intanto, tengo a dirvi due cose. La prima, io dico, ripeto e dico che lo so, ho avuto per questo momenti di felicità imprevista: due più due, se lasciate perdere i calcoli e il calcolatore, qualche volta fa cinque (anche tre, più di frequente, ma io voglio parlarvi, ora, di felicità). Vero, però, che un uomo che stimo, Urbano Cairo, di fronte al mio ineccepibile ragionamento, mi ha fatto notare che, per permetterci di trarre cinque da due più due, almeno qualche volta, di norma bisogna doverosamente, rigorosamente e noiosamente tener conto che la somma fa quattro. E voi tutti sapete bene che perdi la partita, se ti metti a discutere con un uomo di affari di successo. Detto ciò, che poi è quello che dicono tutti quando non hanno nulla da dire, ecco la seconda curiosità. Perché ottimi giornali e ottime televisioni debbono inconcepibili futilità. Cosa è più sciocco, Carlo Rossella con la sua rubrica “Alta società”, in un giornale raffinato e snob come “Il Foglio”, o chi scrive (il direttore Paolo De Paola, I presume) le micidiali ovvietà in quel francobollo – “L’angolo acuto” – che un buon giornale come il “Corriere dello Sport” pubblica in prima pagina? E chi è più irritante, tra Myrta Merlino e Tiziana Panella, che gorgogliano deliziate, pappa e ciccia con i loro ospiti politici e politicanti/farneticanti nell’eccellente “La 7” (rieccomi, Cairo: ma due più due non dovrebbe fare quattro?), oppure Ernesto Galli della Loggia, che “piscia” in cinquecento righe il suo pensierino debole, riassumibile in cinque?
CIVETTERIE / LA REGINA E’ IN PIEDI,UNA POESIA CHE MI FU DEDICATA VENT’ANNI FA
Capitemi: avendo trovato l’alibi in Myrta e Tiziana, in Carletto ed Ernesto e perfino – absit iniuria verbis – in Paoluccio, anch’io mi abbandono a un efferato narcisismo. E così mi congedo, oggi, pubblicando i versi, che il mio Nobel personale per la poesia mi dedicò esattamente vent’anni fa. Vent’anni dopo, come nei romanzi di Dumas padre, sono ingrigito, imbolsito nella mente e ingrassato nel corpo, senza spada né fioretto, ma i versi, questa è la magia della poesia, restano folgoranti e intatti: “Tra i tuoi regali visibili /e invisibili,/ (questi ti accompagneranno sempre/ -mi dici) /mi trascino/ schiava di me / regale e vinta,/ misera e austera, / algida e rovente,/ senza più trono…/ la regina è in piedi.” ( Fiammetta Jori, a Cesare, 17.5.’95, Forte dei Marmi).
cesare@lamescolanza.com Si pregano tutti i lettori, in particolare quelli desiderosi di aderire al movimento di opinione “Socrate”a sostegno del merito e contro la rassegnazione i pregiudizi, di scrivere a questo indirizzo: Lanza risponderà privatamente o pubblicamente, qui. Con le adesioni aggiungete nome e cognome, città di abitazione, se possibile età e lavoro, ogni riferimento utile per le comunicazioni. La privacy sarà rispettata per tutti.
21.05.15