“L’ambizione che cavalca se stessa si disarciona” (William Shakespeare “Macbeth”)
ATTUALIZZANDO… CORRIERE DELLO SPORT/ LA MIA COLLABORAZIONE E’ FINITA
Vi anticipo una piccola, piccolissima, storia personale, lievemente simbolica di usi e costumi di quanto oggi avviene nel mondo editoriale. E’ successo che Roberto Amodei, editore del Corriere dello Sport, si è infuriato per quanto ho scritto qui, in questa rubrica, alcuni giorni fa: Tuttosport, un altro quotidiano sportivo da lui editato, sarebbe oggetto di interesse da parte di John Elkann e di Urbano Cairo. Amodei ha ingiunto al direttore del Corriere dello Sport di chiudere la mia collaborazione al quotidiano (che poi si traduceva nella rubrica di critica televisiva “Te le dico”). De Paola mi ha bonariamente svegliato di notte alcuni giorni fa per annunciarmi il problema e invitandomi ad aspettare qualche giorno. Infine, su mia richiesta, ieri mi ha detto che, non essendo intervenute novità, doveva “sospendere” la mia rubrica, in programma per domani, sabato. Ho risposto che non potevo accettare “sospensioni” di sorta (purtroppo, da più di cinquanta anni non sono a scuola!) e che perciò era preferibile chiudere del tutto la mia marginale partecipazione. Lungi da ma l’idea di farne un caso. Godiamoci le vacanze di Pasqua, se possibile. Nel mondo ci sono ben altri problemi, questa è la mia filosofia di vita! Ieri, centoquarantasette ragazzi sono stati massacrati In Kenya, colpevoli solo di essere cristiani. E’ solo un esempio, ogni giorno si verificano orribili eventi che rafforzano la mia convinzione che la vita è un non senso assoluto. A chi può interessare questo infortunio di Cesaretto, di fronte a quanto accade nel mondo, sia per le banalità, sia per gli orrori inaccettabili? Tuttavia, l’episodio è interessante, divertente e significativo di valori – ignorati – importanti. Quindi, dopo Pasqua ci tornerò, con approfondimenti sui tre attori della mini – pochade: un editore, un direttore, l’umile giornalista che scrive questo diario. Giuro che, anche se si tratta di un affare personale, mi ispirerò come sempre a ironia e autoironia.
L’AMBIZIONE SECONDO GIAN PAOLO MONTALI
La battuta scespiriana è citata oggi da Gian Paolo Montali, personaggio atipico e prezioso nel mondo dello sport, riferita al presidente della Lazio Lotito, nel corso di una interessantissima intervista di Alberto Costa sul Corriere della Sera (ripresa, se interessa su www.lamescolanza.com). Montali, che trionfò nella pallavolo prima di occuparsi anche di calcio – Juventus e Roma – sostiene che il calcio italiano non cambia mai perché governato sempre dalle stesse persone. Evidentemente, l’ambizione di coloro che hanno le chiappe sulle poltronissime è superiore a quella di coloro che alle cadreghe vorrebbero arrivare.
LE VICENDE DEL CORRIERONE E DELLA GAZZETTA DELLO SPORT/ DA ORFEO A GARLANDO
Le decisioni sul direttore che dovrà succedere a Ferruccio de Bortoli alla guida del Corriere della Sera sono ancora in alto mare: sparito ufficialmente (salvo ripensamenti) Mario Calabresi, i nomi più quotati sono due. Uno è Luciano Fontana, attuale condirettore a fianco di Ferruccio, persona splendida, uomo di “macchina”, come si dice: garanzia di continuità. L’altro è Mario Orfeo, attualmente alla direzione del Tg1, nel suo curriculum la direzione anche di due quotidiani di carta, Il Mattino e Il Messaggero. Meno forte la candidatura, spesso citata, anche da noi, di Carlo Verdelli, ex direttore della Gazzetta dello Sport, al momento editorialista de La Repubblica. Quanto alla Gazzetta dello Sport, non è detto che ci sia un cambio al vertice, le decisioni potrebbero essere rinviate di un anno. In lizza un giornalista interno, ben apprezzato: Luigi Garlando. Al vertice, per ora, Andrea Monti.
I PERSONAGGI LIBERI DI MENTE/ IL CATALOGO, GLI AGGIORNAMENTI
New entry di oggi: Urbano Cairo (vedi qui sotto), Carlo Cottarelli, Gian Paolo Montali, Roberto Mancini, da “Il Foglio” Maurizio Crippa e Camillo Langone, e ancora Lucio Presta, Beppe Caschetto, Lina Wertmuller, Lina Passalacqua (l’ultima futurista), Paolo Poli e la sorella Lucia. Martedì, alla ripresa della pubblicazione del mio diario, vi ricorderemo tutti i nomi, di viventi e defunti, aggiornati fino al post Pasqua. In questi giorni festivi, se avete voglia, collaborate con l’indicazione di nomi da voi prescelti.
URBANO CAIRO NON HA MAI LICENZIATO NESSUNO…
Lo consideriamo, come è scritto qui sopra, un personaggio libero di mente. Ma non solo: pur avendo lucidissime consapevolezze come imprenditore, in vari campi editoriali (periodici, pubblicità, La7), e sapendo ben fare di conto, non ha mai licenziato nessuno. Né alla sua prima grande esperienza, alla guida della Giorgio Mondadori Editrice, sia oggi a La7, dove almeno un terzo dei dipendenti sarebbe considerato, oggettivamente, superfluo. Cairo, e questo è un suo merito, preferisce riordinare i bilanci tagliando sprechi e spese superflue, razionalizzando la gestione anche delle cosiddette “risorse umane”, ma rispettando i posti di lavoro. E per questi motivi lo consideriamo l’imprenditore attualmente più bravo e apprezzabile. Se tagliasse drasticamente, risparmierebbe almeno quindici milioni, se non di più. Ma non lo fa. Chapeau!
BATTUTE FOLGORANTI NELL’UOVO DI PASQUA
Gian Paolo Montali: “Alla Roma sembra che la mano destra non sappia quello che fa la sinistra. I giocatori dicono una cosa, l’allenatore Garcia ha un’altra idea, Sabatini un’altra ancora e Pallotta fa i proclami…”/ Maurizio Crippa: “Se esistesse il divorzio breve, ci sono uomini che una volta nella vita vorrei sposare. Giuliano Ferrara, ad esempio”./ Giuliano Ferrara: “Caro Crippa, ti conosco da molto tempo e so che per le idee e la fede sei cristianamente pronto al martirio, con ironia, ma temi staussianamente la persecuzione…”/ Andrea’s version: “Tutti lì a porsi mille domande, e nessuno, in purezza, a dire a D’Alema che quel suo sfide sa di tappo”/ Camillo Langone: “Si onori in Graziano Delrio innanzitutto il padre di nove figlio, luminoso esempio di vitalità offerto a un popolo senescente”./ Pietrangelo Buttafuoco: “Mettendo insieme Alfano e il signor Renzi, un’altra canzone da suggerire alla Nunzia De Girolamo c’è: Malarazza. La cantava Domenico Modugno e fa più o meno così: Pigghia nu bastoni e tira fori li denti…/ Maurizio Milani: “Giovedì scorso, durante la lezione di Travaglio, ogni tanto inquadravano Oscar Farinetti, ospite del programma di Santoro. Ragazzi, c’era da avere paura. Guardava Travaglio con una faccia da film di Sergio Leone… La puntata western più bella della storia.”
PERPLESSITA’ (CONDIVISE) SULLA TRAGEDIA DELL’AEREO
Mi scrive, e condivido, Rita Fresegna: “Ho capito cinque cose: 1. Hanno impiegato troppo poco tempo per rivelare il contenuto della prima scatola nera, a differenza di quanto stanno impiegando per il contenuto della seconda. 2. Dopo soli due giorni, a indagine ancora in corso, Lufthansa decide di dare subito cinquanta mila euro per ciascun deceduto. Quanta generosità! 3. Ancora mistero sulla famiglia del copilota trasferita il giorno dopo in località sicura: nessuno ne parla più, dopo la notizia data da “Matrix”, attribuita alle autorità. 4. Il giorno dopo Lufthansa dichiara che i suoi protocolli prevedono controlli di ogni genere, anche su parentele dei piloti. Dopo una settimana si scopre che Lubitz sarebbe uno psicopatico, e tuttavia riusciva a nascondere perfettamente la sua grave patologia. 5. Lufthansa, tre ore dopo la tragedia, esalta l’eccellenza di Lubitz come pilota, dice cha ha sempre superato i test psicoclinici, nonostante sei anni fa avesse abbandonato un corso di formazione, a causa della sua depressione. Questa menata delle depressione è scappata fuori ancora prima, o quasi, della tragedia!…” Rita conclude: “Non credo ad una parola, non sono né complottista né tramologa.” Idem, condivido. Ricordo di aver scritto ieri: “Di sicuro al momento c’è solo che un aereo è caduto con centocinquanta vittime”.
03.04.15