“La creatività è l’arte di sommare due più due, ottenendo cinque” (Arthur Koestler)
ATTUALIZZANDO… ITALIANI, GENTE CREATIVA
Siamo estrosi, intraprendenti, maestri nell’arte di arrangiarci. Non abbiamo senso dello Stato (e come potremmo averlo? quando mai siamo stati incoraggiati a farlo), ma guai se qualcuno ci tocca la famiglia, o gli interessi legati al nostro orticello. Buttiamo disinvoltamente sporcizie per strada, ma le nostre case sono brillanti, lucide e pulite. come specchi. Un pezzo della fortuna di Vittorio De Sica si incentrò nelle geniali trovate di “Pane, amore e fantasia”, negli anni sessanta, poi conquistammo anche il companatico, in abbondanza. Oggi abbiamo perso il companatico, la frutta e il dolce e anche il pane é a rischio default. Per fortuna l’amore é rimasto e soprattutto ci ispira, inesausta, la fantasia.
Se dovessi fare un augurio a me stesso e a tutti gli italiani di cuore e volontà, e spesso di valore, direi e anzi lo dico, qui: non date retta ai numeri e alla logica, non é detto che due più due faccia quattro! Se dovessimo dare retta all’inesorabile logica dei numeri, una corda al collo o un tuffo nel Tevere sarebbero l’unica via di uscita. Suicidio di gruppo allora? Raccogliamo iscrizioni? No, perdiana. Esaltiamo il nostro dna: estro, fantasia, spirito di iniziativa! Solo così, penso, potremo raddrizzare i numeri. Se poi riuscissimo a capire che il bene comune fa bene al nostro bene personale, se riuscissimo ad avere giustizia giusta (leggetemi qui sotto…), a fare sacrifici pretendendo che tutti li facciano, se riuscissimo a garantire il merito e ad aiutare i bisognosi… beh, non saremmo italiani: saremmo perfetti e in questo porco mondo noi certamente non lo siamo, ma nessuno lo è.
CARO NAPOLITANO, AIUTI I CARCERATI!
Signor Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, mi permetta di insistere. Le chiedo ancora un gesto di indulgenza verso tutti coloro a cui, in carcere, è stata inflitta qualche crudele ingiustizia. Solo Lei può farlo e, visto che ha deciso di lasciare il Quirinale, questo – mi creda – sarebbe il miglior gesto possibile per congedarsi: dare attenzione e comprensione a chi non ha alcun strumento per farsi ascoltare: i detenuti, in particolare quelli che subiscono un trattamento, per non dire veri soprusi, senza pietà.
Ho parlato delle storie di Marcello Drll’Utri, Fabrizio Corona e anche di Cuffaro perché sono a conoscenza della loro sofferenza. Ma, ovviamente, il mio riferimento é a tutti i detenuti che soffrono in condizioni analoghe.
Presidente: é giusto rifiutare a Dell’Utri un’ora di parlatorio in più, a Natake?!? È giusto che Corona sia condannato a nove anni quadi fosse un efferato assassino? È giusto che Cuffaro non possa salutare la madre morente?
A tutti chiedo umanità. Ma Lei, garante dei diritti di tutti i cittadini, è l’unico che possa intervenire, concretamente.
BOCELLI, PUÒ DIFENDERE VERDI?
Caro Andrea BOCELLI, la segnalazione mi arriva da una comune amica irresistibile, Maria Pia. Qualche giorno fa, a Roma, i musicisti dell’Auditorium di via dei Greci hanno proposto un Verfi bizzarro, in stile jazz. Un disastro, indignazione generale. Lei, BOCELLI, é in tournée a Miami e torna ai primi di gennaio. Ma, se vuole e può, dica qualcosa, in difesa del Maestro oltraggiato capricciosamente… Maria Pia si battè affinché lei potesse cantare al Colosseo, con regia di Zeffirelli… Ricorda? Mi dicono che solo Lei può dire con energia credibile che Verdi, del resto come tutti i grandi italiani (…la creatività…legga qui sopra), andrebbe onorato e rispettato. Io mi batto sempre per la libertà assoluta, ma ogni limite ha la sua pazienza – ci ricordava Totò.