RICORRENZE. NATI IL 17 MARZO

Carlo Cassola, Edin Dzeko, William Gibson, Rudolf Nureyev, Paola Palma, Renzo Rubino, Kurt Russel, Giovanni Trapattoni. 
MORTI: Marco Aurelio, Francois de la Rochefoucauld, San Patrizio, Luchino Visconti.

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FRANCESCO CURRIDORI

Da Il Giornale.it Autore

Sono originario di un paese della provincia di Cagliari, ho trascorso l’infanzia facendo la spola tra la Sardegna e Genova. Dal 2003 vivo a Roma ma tifo Milan dai gloriosi tempi di Arrigo Sacchi.
Quel sospetto di Capuozzo su Zelensky: “Perché non lo ha fatto prima?”
Il noto inviato di guerra Toni Capuozzo critica l’atteggiamento del presidente Zelensky sull’ingresso dell’Ucraina nella Nato. Volodymyr Zelensky ha annunciato la rinuncia all’entrata dell’Ucraina nella Nato. “Perché non farla venti giorni fa?”, si chiede il giornalista Toni Capuozzo in un commento pubblicato sul sito di Nicola Porro.

“UN INNAMORATO RESPINTO”?

Il noto inviato di guerra dipinge il presidente ucraino “come un innamorato respinto” dall’Alleanza Atlantica e invita a riflettere sul fatto che, anche se Vladimir Putin avesse deciso in ogni caso di invedere l’Ucraina, una tale dichiarazione sarebbe stata come “una piccola molotov nei cingoli dei carri armati russi”. Capuozzo si chiede se la “parola neutralità” possa effettivamente diventare “un’offesa alla libertà dell’Ucraina, alla sua democrazia, al futuro dei suoi bambini”. E, inoltre, si chiede se sia un atto di “libertà vigilata” decidere di “non ospitare esercitazioni Nato come quelle dello scorso anno, e basi come quella bombardata l’altro giorno”, sempre ai confini del Patto Atlantico. A detta di Capuozzo, la risposta a tale dilemma è negativa e, con una certa malizia, sottolinea: “Comunque meglio che lo stillicidio di vite umane, e il massacro dell’assalto finale, pur di stare nella Nato”.

MARINA OVSYANNIKOVA HA ONORATO IL SUO POPOLO

Il giornalista di Mediaset invita, inoltre, a non perdere di vista la giornalista Marina Ovsyannikova che si è opposta alla guerra in diretta tv e che, per il momento, se l’è cavata con una semplice multa. Il suo è un gesto che ridà “l’onore al popolo russo”, il quale può essere anche governato da un atocrate come Vladimir Putin, ma resta un grande popolo, per storia, cultura, carattere”. Per Capuozzo “fa male vedere tanti scomodare i paragoni con Hitler – sì, lo so, sono dedicati a Putin il pazzo, il malato, il gonfio distante…- davanti a un popolo che ha sconfitto il nazismo pagando il prezzo di 25 milioni di morti”. E aggiunge: “Dovremmo stare zitti, noi, sul tema”, considerando soprattutto il fatto che gli ucraini hanno dedicato un francobollo a Stepan Bandera “volenteroso collaboratore del nazismo”. Del resto, sottolinea Capuozzo, i russi non controllano effettivamente il proprio popolo, visto e considerato” come hanno dato notizia della sentenza, sbianchettando il cartello”.

OGGI VI DICO… IL SOSPETTO

“Dove men si sa, più si sospetta.” (Niccolò Machiavelli)

“Non è bello avanzare sospetti quando non si hanno prove.” (Arthur Conan Doyle)

“È bene sospettare di tutti, finché non si riesce a dimostrare che sono innocenti.” (Agatha Christie)

“A pensare male si fa peccato, ma spesso si ha ragione.” (Giulio Andreotti)

“Chiunque sia sospettoso invita al tradimento.” (Voltaire)



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