…”Se proprio si deve parlare, sia almeno per non dire niente”
(Samuel Beckett).
IL TALK ALLA VIGILIA DELLE ELEZIONI E, DA 24 ORE, NEI PRIMI COMMENTI
Questa battuta di Beckett mi è venuta in mente varie volte, ascoltando, seguendo in televisione i numerosissimi dibattiti politici. Politici, giornalisti, tuttologi, viandanti, esternatori di professione e avventizi, eccetera eccetera, sembravano star lì, davanti alle telecamere, e non dico tutti, ma in stragrande maggioranza, per piacere o per dovere, se non per abitudine. Ma raramente si riusciva a sentire qualcosa d’interessante. L’attenuante, per tutti, è che c’era grande confusione politica, prima del voto, e ancor più dopo (per non parlare della ridicola corsa ad azzardare previsioni globali e relativi commenti, dopo le prime indicazioni sballatissime degli instant poll). Ma allora perchè non restarsene a casa…
UN PIZZICO DI VANITA’…
…per ricordare che qui, alle 5 della sera, ho previsto e annunciato, di gran lunga in anticipo verso tutti, l’impresa vittoriosa di Silvio Berlusconi. Lo scrivo, ripeto, esclusivamente per umanissima vanità. Non sono berlusconiano. Non lo incontro da qualche anno (l’ultima volta quando venne a farci visita a “Il senso della vita” di Paolo Bonolis. Nel ’78 rifiutai di accettare una sua gentile proposta di lavoro (a Telemilano!) perchè mi trovai sgomento di fronte alla sua invadenza e alla totale mancanza di rispetto dei ruoli. Ma chiunque, senza essere traviato dall’antiberlusconismo, avrebbe potuto e dovuto facilmente intuire il successo del Cavaliere. Avevo un solo dubbio, ed era sulla sua tenuta fisica. Non mi fidavo di chi aveva la ventura di vederlo da vicino: in egual misura alcuni mi dicevano che era stanco e assente, facile ad addormentarsi; altri lo descrivevano in forma splendente, solo indeciso sul nodo da sciogliere, riprendere il comando delle truppe o affidarle ad Alfano. Poi, quando finalmente ha deciso di scendere in campo, mi è bastato vederlo una sola volta per scrivere, qui, che avrebbe ripreso il pallino della partita in mano. Poi, la seconda volta (subito dopo la performance da Santoro), scrissi che aveva già vinto, nel senso che al Senato avrebbe pareggiato e quindi il vincitore alla Camera, Bersani secondo i pronostici, avrebbe dovuto fare i conti con lui. Infine, ho scritto ripetutamente che la risalita dal 10 per cento sarebbe stata clamorosa, sarebbe arrivata a livelli non pronosticati da nessuno! Oggi, aggiungo che se la campagna elettorale fosse durata un paio di settimane in più (ricorderete che il Cavaliere aveva chiesto un piccolo rinvio…) avrebbe vinto anche alla Camera. Per quest’ultima mia personale scommessa, però, non è possibile una controprova.
E ORA?
Umilmente mi limito a mettere in riga alcune constatazioni…
col sapore di pagelle.
MONTI
Non sono del tutto d’accordo con quelli che sostengono quanto sia stato erroneo, per il premier, candidarsi. Tutti dicono che se avesse avuto la pazienza di aspettare sulla sponda del fiume, Monti sarebbe stato una risorsa spendibile per qualsiasi traguardo. Mentre ora, dopo gli attacchi da parte di tutti, è considerato il primo, grande sconfitto. Tesi prevedibile e anche sostenibile ragionevolmente. Per quanto mi riguarda, forse irragionevolmente, sono convinto che se Monti non si fosse candidato, sarebbe stato massacrato anche di più dagli antagonisti e, oggi, risulterebbe ancor più improponibile per qualsiasi ruolo. In conclusione: è sconfitto, ma non cancellato dalla scena politica. E ricordo che il suo vero traguardo è all’estero…. Nei mesi che verranno, di fronte al probabile caos politico ed economico, potrà rinfacciarci di non essere stato nè ascoltato nè capito, per quanto ha fatto per il bene del Paese.VOTO 5.
BERSANI
Si può dire che ha perso, ma anche che ha vinto. Perchè è certo che da cinquanta e più anni il pci e i i partiti successivamente suoi figli non avevano ottenuto un risultato tanto scarso. Ma è anche vero che le condizioni sono cambiate – in particolare di fronte all’irruzione di Grillo – e comunque Bersani, pur di fronte alla scandalosa valanga del Monte dei Paschi, è riuscito a vincere alla Camera, aggiudicandosi l’assurdo premio di maggioranza. Ha vinto i n volata e non col il distacco che tanto frettolosamente gli era stato attribuito…ma ha vinto. (Mi vengono in mente i risultati televisivi: una volta si vinceva al minimo col 30% di share: oggi, tra tante offerte diverse, si vince anche col 20 e addirittura col 18%!). Non credo che si dimetterà subito, molto interessante sarà vedere come gestirà i risultati, con quale disponibilità e/o astuzia tattica. Ha sbagliato campagna elettorale, tenendo bassi i toni, e senza mai una parola di scuse per quanto ha combinato la vecchia classe politica. E ha sbagliato a non mettersi a fianco Renzi. VOTO 4.
BERLUSCONI
C’è chi dice che non ha vinto perché il Pdl rispetto alle ultime elezioni, da cui 4era uscito in trionfo, ha perso molti punti e milioni di voti. Io sono d’accordo con quelli che dicono che è stata più di una vittoria: un vero miracolo. Il Pdl due mesi fa era finito, distrutto. Berlusconi l’ha ripreso in mano e rianimato, sfiorando un successo pieno: ha ottenuto il suo obiettivo, impedire che la sinistra (i “comunisti”) vincessero e potessero governare – ignorandolo o, chissà, finalmente atterrandolo. Ha ottenuto che, senza di lui, non si governa. Fantastico, incredibile comportamento da super venditore: la restituzione dell’Imu e tutto il resto… Chissà cosa si sarebbe inventato, se la campagna elettorale fosse durata ancora quindici giorni. Una forza della natura e, come sempre dal ’94, gli avversari lo hanno aiutato, aggredendolo e deridendolo. VOTO 9.
GRILLO
Ha stravinto, e anche su questo mi permetto di dire che in questa modesta nicchia abbiamo scritto che Beppe avrebbe ottenuto, come in Sicilia, un risultato ben più alto di quello previsto alla vigilia. Ora – contro il suo parere espresso a caldo – penso che farebbe bene ad accettare alleanze giuste, su un programma giusto, di pochi punti; e prendersi così il merito, non piccolo, di rendere governabile l’Italia, quanto meno per affrontare le emergenze. Parlando chiaro e minacciando di ritirarsi al primo sgarro degli alleati. Potrebbe anche rivendicare il ruolo di premier a tempo, smettere di urlare e insultare, pensare concretamente al suo Paese. Non succederà, sarebbe un miracolo…e sarebbe il suo trionfo, se riuscisse a trasformarsi da rivoluzionario in leader costruttivo, Non credo che, con il ribellismo, potrà durare a lungo: i suoi eletti saranno i primi a confondersi, a sparpagliarsi, sostanzialmente a indebolirlo. Si prenda la responsabilità di avere un ruolo-guida (o quanto meno lasci alla vecchia politica la responsabilità di rifiutarlo). VOTO 9 e 1/2
CASINI, FINI…
Se non è un ko definitivo, poco ci manca. Questo è un Paese che riapre sempre volentieri una porticina o un portone. I due gemelli mi sono simpatici. Ma hanno sbagliato tutto. Casini ha capito troppo tardi che appiattirsi su Monti era un grave errore. Fini ha sbagliato i tempi della rottura. Ma, ormai, cosa fatta capo ha. Non escludo che possano riapparire, in particolare Casini, che al Senato è caduto in piedi. VOTO, rispettivamente, 4 e 1/2 e 4.
LEGGE ELETTORALE
Infine, non sono affatto d’accordo con quanti sostengono che la prima cosa da fare sia una nuova legge elettorale. Il risultato di queste elezioni non è colpa del porcellum. Una nuova legge elettorale, con questi risultati, non sarà facile da concordare, ci vorranno mesi se non uno- due anni. E non è detto che si riveli un balsamo risolutore. Le prime cose da fare sono interventi per l’occupazione, la riduzione saggia delle tasse, la ripresa e lo sviluppo. Soprattutto, con il buon esempio (primo provvedimento, ridurre i costi della politica!), bisogna dare fiducia a un Paese avvilito, senza pace, senza compattezza, senza coscienza morale. Succederà? Temo proprio di no. Ma ci spero, con tutto l’amore che ho per l’Italia. E trovo curioso che sia proprio un pessimista globale come me, a scrivere una cosa tanto incoraggiante, ottimista e, forse, anche retorica.
VOTO SCIOCCHEZZE CHE SI DICONO SU LEGGE ELETTORALE: 0, leggasi ZERO.
QUIRINALE
Alla luce del risultato, mi sembrano paralizzate tutte le candidature di destra o di sinistra. A meno che non siano Pd e Pdl a fare l’ammucchiata e a spartirsi le cariche più importanti. Questa ipotesi sarebbe una vera sciagura e un grandissimo regalo per Grillo, che certo sarebbe all’opposizione e in questo caso si preparerebbe ad affrontare, nelle migliori condizioni, una nuova campagna elettorale e uno sviluppo politico di grande dimensioni. Non credo che sia verosimile un’alleanza, un pasticciaccio di governo con alleanza Pd/Pdl. Ma in Italia niente è da escludere. In tal caso – fantapolitica – ci vorrebbe un premier super partes, e non potrebbe essere Monti, per bilanciare e coordinare il pacrtum sceleris! Tornando al Quirinale, la mia ultima civetteria è quella di aver pronosticato la riconferma di Napolitano, smentito dall’interessato e da tanti osservatori. Ora, subito dopo il voto, avete visto quanti cominciano ad alludervi, a parlarne? Forse – ricordando ancora Beckett – non sanno ciò che dicono, e io con loro. E tuttavia insisto: la matassa potrebbe cominciare a sbrogliarsi così… VOTO IPOTESI RICONFERMA NAPOLITANO: / +…
ASCOLTI TV/ TUTTI GLI ASCOLTI DEGLI SPECIALI ELETTORALI 2013
Vince la serata lo Speciale Elezioni 2013 – Chi ha vinto su Raiuno con 6.349.000 telespettatori e il 22,65%. Testa a testa tra lo Speciale Tg5 all’8,98% e Piazzapulita 8,40%. Bene Otto e mezzo con l’ 8,92%.
FOCUS MARATONE ELETTORALI: Tg1 Speciale Elezioni 2013 al 19,18%; Tg2 Speciale Elezioni al 6,03%; Tg3 Speciale Elezioni 2013 al 10,25%; Lo Speciale Tg4 – L’Italia al voto al 6,40%; Speciale Tg La7 all’8,74%; Il voto 2013 di SkyTg24 con 217.769 spettatori medi.
SECONDA SERATA: Porta a Porta – Speciale Elezioni 2013 ottiene il 31,31%, il Tg2 Punto di Vista – Speciale Elezioni Politiche ed Amministrative 2013 il 4,49%, Speciale Linea notte – Elezioni Politiche ed Amministrative 2013 il 6, 25% e Omnibus night il 6,53%.
ASCOLTI TELEGIORNALI edizioni principali: Tg1 il 22,67%, Tg2 il 8,43%, Tg3 il 12,87%, Tg5 il 20,05%, Studio Aperto il 5,70% nella prima parte e il 3,47% nella seconda, Tg4 il 4,75%, TgLa7l’11.09% e SkyTg24 511.713 spettatori medi.
26/02/13
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